Centro raccolta sangue cordone ombelicale

Le cellule contenute nel sangue del cordone ombelicale hanno un valore terapeutico per il trattamento di malattie del sangue, maligne e non maligne, e patologie immunitarie. Il sangue cordonale è stato utilizzato a scopo trapiantologico dal 1988, anno del primo trapianto allogenico con sangue da cordone ombelicale e negli ultimi 25 anni questa attività è cresciuta rapidamente.

Negli ultimi anni si è registrato un aumento del numero delle banche che offrono alle famiglie, a fronte di tariffe annuali, il servizio di conservazione del sangue cordonale del loro bambino, per un possibile futuro uso privato.

 

Perché è importante donare il sangue di cordone o  placentare?
Perché è ricco di cellule staminali.

Perché è importante donare le cellule staminali?
Perché sono uniche. Le cellule staminali da cordone si possono donare solo al momento della nascita.
Donarle è innocuo per madre e bambino. Possono curare diverse malattie ematologiche (leucemie, linfomi, etc), neurovegetative, metaboliche, muscolo-scheletriche, ossee e diversi tumori solidi. Donarle aiuta la ricerca scientifica che sta facendo progressi continui riguardo a loro ulteriori usi.

Cos'è il cordone ombelicale?
E' una formazione anatomica che mette in comunicazione la placenta con il feto. È costituito da 2 arterie ombelicali, una vena ombelicale e da una sostanza gelatinosa la "gelatina di Wharton". Normalmente dopo la nascita, il cordone, la placenta ed il sangue placentare vengono gettati via tra i rifiuti speciali. Tuttavia il sangue placentare è ricco di cellule staminali.

Cosa sono le cellule staminali?
Sono elementi primitivi dotate di due caratteristiche importanti l'automantenimento e la capacità di differenziarsi in diversi tipi cellulari emopoietici e non, quali cellule nervose, epatiche, cardiache etc.

Come vengono prelevate?
Si può donare il sangue cordonale direttamente in sala parto, subito dopo il parto, sia spontaneo che cesareo. Quando il neonato è stato già allontanato per ricevere le cure dovute, dopo la recisione del cordone ombelicale e prima dell’espulsione della placenta, si collega il cordone ad una sacca dove il sangue in esso contenuto viene raccolto senza alcun fastidio per la mamma.

Come vengono conservate?
Le unità raccolte vengono, entro 30 ore, trasportate alla Banca Regionale dove verranno conservate in criocontenitori ad azoto liquido alla temperatura di -196 C°. Le unità possono rimanervi teoricamente per tempo illimitato. Saranno patrimonio nazionale ed internazionale. L'unità raccolta non sarà prontamente disponibile, rimarrà in quarantena fino a 6 - 12 mesi dal parto permettendo così ai sanitari di accertarsi dello stato di salute di madre e bambino. La mamma sarà sottoposta agli esami ematochimici obbligatori per legge ed il pediatra verificherà la buona salute del bambino.  Non tutte le unità prelevate risultano idonee alla conservazione. Le principali limitazioni sono rappresentate dallo scarso volume e dalla scarsa cellularità del campione raccolto. In tal caso l'unità non sarà distrutta, ma verrà destinata alla ricerca.


Il nostro Centro di Raccolta è presso l’ospedale Perrino di Brindisi, ed è uno dei centri riconosciuti nella Regione Puglia che raccoglie e invia il sangue placentare alla Banca regionale della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

 

INFORMAZIONI

Se desidera saperne di più è possibile rivolgersi al Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ospedale Perrino.

Contatti 0831 537274  cordoneombelicale@asl.brindisi.it

Ci si può rivolgere anche all’ADISCO, Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale, sede di Brindisi. Contatti: 335 6445782

 

Consulta anche:

www.adisco.it

www.centronazionalesangue.it

www.trapianti.salute.gov.it