Rete ecocardiografica a Lecce

Un modello di integrazione dei servizi tra ospedale e territorio

I sei ospedali della provincia e gli ambulatori territoriali di Campi Salentina, Gagliano del Capo, Galatina, Lecce, Martano, Poggiardo, Nardò, San Cesario sono ora collegati e rete tra di loro e con il centro di secondo livello dell'ospedale Vito Fazzi. Realizzato con i fondi Fesr per un importo di circa 500 mila euro, il progetto ha previsto l'acquisto di apparecchiature e la realizzare di una infrastruttura infotelematica.

I vantaggi sono notevoli: il lavoro in rete non solo permette la refertazione digitale e quindi la definizione di una archivio dei dati dei pazienti, ma è uno strumento prezioso di omogenizzazione dei linguaggi. L'ecocardiografia, infatti, è una tecnica molto diffusa e molto utilizzata ma si rende sempre più necessario rendere omogenee le modalità operative, a vantaggio anche dell'appropriatezza diagnostica. Il lavoro in rete facilita quindi la condivisione di  modalità esecutive, procedure e indicazioni diagnostiche. E non solo. In caso di necessità potrà essere attivata la lettura di secondo livello senza trasferimento del paziente.

"La rete ecocardiografica garantisce la continuità assistenziale - dice Antonio Sanguedolce, Direttore Sanitario Asl Lecce - i dati del paziente restano a disposizione dei clinci e vengono definite modalità operative valide per tutto il territorio. Il nostro obiettivo è di estenderla ancora in maniera capillare su tutta la provincia. Siamo certi che questo sarà uno strumento utile a ridurre disagi e liste di attesa".    

Data di pubblicazione:

09/01/2016

Ultimo aggiornamento:

02/03/2016