Colon-retto

Lo screening del colon-retto propone il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. I tumori dell’intestino, infatti, si sviluppano lentamente a partire da formazioni preesistenti, come i polipi e gli adenomi che possono iniziare a sanguinare diversi anni prima della comparsa di altri disturbi. Lo screening ricerca nelle feci queste tracce di sangue, non visibili a occhio nudo.

A chi è rivolto

L’esame è offerto a donne e uomini tra i 50 e i 69 anni, invitati a effettuare l’esame ogni due anni. Se rientri nel programma, ricevi a casa dalla tua Asl la lettera d’invito per eseguire lo screening.

Inoltre, sempre nel rispetto dell'informativa Privacy, riceverai comunicazioni telefoniche (chiamata, sms, email o messaggio WhatsApp) per fornirti informazioni, per ricordarti l’appuntamento, per permetterti di confermarlo o di comunicare la tua indisponibilità.

Come raccogliere il campione

Dopo aver ritirato gratuitamente il kit in farmacia, bisogna raccogliere un campione di feci nella provetta seguendo le indicazioni contenute nel kit e riconsegnarlo entro quarantotto ore alla stessa farmacia che, così, provvede a inviarlo al laboratorio Asl che analizza il campione.
 
Prima del test si può mangiare regolarmente. La raccomandazione per le donne è di eseguirlo almeno tre giorni dopo la fine delle mestruazioni, in assenza di perdite di sangue che potrebbero contaminare il campione.

Comunicazione dell'esito

L’Asl comunica l’esito negativo dello screening inviando una lettera a casa. Il percorso di prevenzione continua dopo due anni con l’invito a ripetere l’esame.
Se l’esito è positivo, l’Asl ti invita per eseguire – sempre gratuitamente – gli esami di approfondimento. Non c’è da preoccuparsi, non significa che si ha un tumore, ma è bene sottoporsi agli accertamenti raccomandati ai fini della diagnosi precoce con finalità di prevenzione dei tumori. Nessuno di questi esami è obbligatorio e tutti sono a carico del Servizio Sanitario Regionale.
 
Esami di approfondimento

In caso di presenza di sangue occulto nelle feci, il percorso prosegue con l’esame di approfondimento, ovvero la colonscopia, che consente al medico di analizzare gli organi interni con il colonscopio, un piccolissimo cavo flessibile con un puntale che è un condensato di tecnologia.

In appena 13 millimetri di diametro, infatti, sono installate una microcamera, due sorgenti di luce, un canale di aspirazione e uno di lavaggio. Questi ultimi strumenti consentono al medico, già durante l’esame, di asportare eventuali polipi ed effettuare una biopsia.

Il materiale eventualmente prelevato viene analizzato e in base alle caratteristiche delle cellule vengono avviati i percorsi terapeutici e di controllo più appropriati.

La colonscopia è dunque un esame invasivo, che va preparato seguendo le indicazioni fornite dallo staff medico. In molti ritengono l’esame doloroso, ma in realtà viene eseguito in seguito a sedazione leggera, con farmaci ipnotici e antidolorifici somministrati per favorire il rilassamento

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Screening del colon-retto: a chi è rivolto e come si fa

Il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, utile per la diagnosi precoce del tumore al colon-retto, è offerto a donne e uomini tra 50 e 69 anni. Scopri come partecipare.

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