Giunta regionale. I provvedimenti della Sanità

La sintesi dei principali argomenti discussi ed approvati dall'Esecutivo in materia di Sanità.

"Istituzione del Centro regionale per gli screening obbligatori allargati alle malattie metaboliche ereditarie". Costituzione del Coordinamento regionale per gli screening neonatali obbligatori e allargati alle malattie metaboliche ereditarie.

La Giunta ha approvato la delibera di istituzione del "Coordinamento regionale per gli screening neonatali obbligatori e allargati alle Malattie Metaboliche Ereditarie" presso l'Unità Operativa Complessa Malattie Metaboliche dell'Ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, nominando quale coordinatore il dott. Francesco Papadia, attualmente Responsabile pro tempore del Centro regionale per gli screening obbligatori e allargati alle Malattie Metaboliche Ereditarie.

Tra le funzioni che dovrà svolgere il "Coordinamento regionale per gli screening neonatali obbligatori e allargati alle Malattie Metaboliche Ereditarie" eccone alcune:

  • il monitoraggio e la promozione della massima uniformità di applicazione degli screening neonatali su tutto il territorio regionale;
  • coordinare le attività per la  diffusione  delle  migliori pratiche in tema di screening neonatale;
  • attuare le direttive emanate dal Centro di coordinamento sugli screening neonatali, di cui all'art. 3 della L. 167/2016;
  • fornire informazioni codificate e  standardizzate  ai  servizi territoriali per l'assistenza alle famiglie dei  neonati  sui  rischi derivanti  dalle  patologie  metaboliche  ereditarie,   nonchè   sui benefici conseguibili attraverso l'attività di  screening,  offrendo anche informazioni sulla terapia e sulle  migliori  cure  disponibili per la specifica malattia metabolica;
  • stabilire le modalità di raccolta dei campioni di sangue nonché di consegna  dei medesimi, entro quarantotto ore dal  prelievo,  presso  il  centro screening regionale;
  • istituire  un  archivio  centralizzato  sugli   esiti   degli screening neonatali al fine  di  rendere  disponibili  dati  per  una verifica dell'efficacia, anche in  termini  di  costo,  dei  percorsi intrapresi;
  • coordinare i rapporti con le altre Regioni che dovessero chiedere convenzioni in merito agli screening da effettuarsi per i nati fuori Regione.

 

Banca del sangue cordonale della Regione Puglia: disposizioni utilizzo di emocomponenti topici (gel piastrinico da sangue cordonale/collirio). Modifica e integrazione della DGR N. 1498 dell'1/8/2008.

La Giunta ha autorizzato la Banca del Cordone Ombelicale della Regione Puglia, situata presso l'IRCCS privato accreditato "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo, alla distribuzione a titolo gratuito delle unità di emocomponenti per uso topico (gel piastrinico da sangue cordonale e collirio) e di emazie da cordone ombelicale per uso trasfusionale.

La delibera stabilisce anche che, in fase iniziale dell'attività, siano autorizzate all'utilizzo le Unità Operative degli Ospedali di II Livello (individuati con il Regolamento regionale di riordino della rete ospedaliera n. 7/2017) nonché dell'IRCCS "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo.

Sono state approvate anche le procedure condivise con il Direttore della Banca Regionale del Cordone Ombelicale e le società scientifiche di Ortopedia, Oculistica e Dermatologia (Procedura operativa per la richiesta di emocomponenti ad uso non trasfusionale da sangue cordonale) ed il Modulo per il consenso informato al trattamento con emocomponenti ad uso non trasfusionale da sangue cordonale.

La Struttura Regionale di Coordinamento (SRC) di Medicina Trasfusionale effettuerà un monitoraggio trimestrale dell'attività svolta, in collaborazione con la Società Scientifiche di settore.

La Banca del Cordone Ombelicale della Regione Puglia organizzerà eventi formativi rispetto all'utilizzo dei prodotti delle cellule cordonali in collaborazione con le Società scientifiche.
Sono stati individuati come centri di prelievo e raccolta di sangue cordonale, sulla base dei dati parti anno 2016, le unità Operative di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale "Dimiccoli" di Barletta, dell'Ospedale di Andria e della Casa di Cura privata accreditata CBH di Bari (eliminando il Punto nascita di Putignano in quanto disattivato).

 

Brevi note sul gel piastrinico/collirio

Da anni la ricerca scientifica ha posto molta attenzione all'utilizzo alternativo delle cellule staminali cordonali e sono stati eseguiti diversi studi in tale direzione. Le unità cordonali con un numero di TNC inferiore a quanto previsto dagli Standard, possono essere utilizzate, per la produzione di gel piastrinico/collirio, ma anche di emazie cordonali e cellule CIK, valorizzando ulteriormente il gesto solidaristico della donazione.

Gel piastrinico: il gel piastrinico è un emocomponente per uso non trasfusionale, ottenuto dall'aggregazione di un concentrato piastrinico messo a contatto con calcio e fattori pro-aggreganti biologici (trombina) o farmacologici (batroxobina). Nel corso della formazione del coagulo le piastrine liberano dagli alfa-granuli numerosi fattori di crescita contenuti al loro interno (VEGF, TGF, PDGF, HGF e FGF), che presentano importanti capacità riparative di ulcere e piaghe cutanee.
L'uso topico del preparato favorito dalle sue caratteristiche di plasticità e modellabilità alla sede di applicazione, favorisce ed accelera la riparazione e rigenerazione tessutale, sia cutanea sia ossea. Il sangue cordonale presenta, inoltre, un profilo di sicurezza microbiologica superiore rispetto al sangue dei donatori adulti da cui viene tradizionalmente ottenuto il gel piastrinico. E'pertanto, interessante prevederne il suo utilizzo terapeutico in una popolazione di pazienti affetti da EBE (Epidermolisi Bollosa Ereditaria), con ulcere a grave rischio di degenerazione neoplastica, in pazienti con malattie autoimmuni, in diabetici nei quali l'unica alternativa è l'amputazione e pazienti nei quali l'autodonazione finalizzata alla preparazione di gel autologo non è praticabile per controindicazioni cliniche.
Si prende atto delle seguenti raccomandazioni (Raccomandazioni SIMTI sugli emocomponenti per uso non trasfusionale):

- Ulcera diabetica: Grado di raccomandazione 1B
- Ulcere croniche e ferite difficili: Grado di raccomandazione 1C
- Apparato muscolo scheletrico:

a) Trattamento infiltrativo delle epicondiliti → Grado di raccomandazione 1B.
b) Trattamento delle lesioni della cuffia dei rotatori → Grado di raccomandazione 2B.
c) Trattamento delle lesioni del legamento crociato anteriore → Grado di raccomandazione 2B.
d) Trattamento delle lesioni del tendine  di Achille: Grado di raccomandazione → 2C.
e) Altre patologie osteo-muscolari ligamentose: Grado di raccomandazione → 2C.

- Odontoiatria e chirurgia maxillo-facciale:

a) Trattamento del rialzo del seno mascellare → Grado di raccomandazione: 2B.
b) Altre patologie odontoiatriche → Grado di raccomandazione: 2B.

Collirio. Un'altra tipologia di emocomponente topico ottenuto dal sangue cordonale è il collirio (biological eye drops) che trova impiego in patologie della superficie oculare tra cui la sindrome da occhio secco (Dry Eye Syndrome), a volte secondaria a Sindrome di Sjogren o a GVHD post-trapianto di CSE (Cellule Staminali Emopoietiche), che può esitare in severi e persistenti danni dell'epitelio corneale. Laddove le lacrime artificiali non siano sufficientemente efficaci e qualora il prelievo autologo finalizzato alla preparazione del collirio autologo non sia praticabile per controindicazioni cliniche è possibile utilizzare il collirio derivante da sangue cordonale ricco in fattori di crescita, i livelli dei quali sono assai ridotti nelle lacrime dei pazienti affetti da DES (Dry Eye Syndrome). Questo eviterebbe la mobilità dei pazienti pugliesi presso altre strutture nella quali viene utilizzata questa tipologia di emocomponente.
Si prende atto delle seguenti raccomandazioni (Raccomandazioni SIMTI sugli emocomponenti per uso non trasfusionale):

- Ustioni della superficie oculare → Grado di raccomandazione: 2B.
- Ulcere corneali → Grado di raccomandazione: 2B.
- Sindrome dell'occhio secco → Grado di raccomandazione: 2C.

 

Recepimento accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, concernente "Revisione e aggiornamento della Costituzione e del funzionamento del Comitato del buon uso del sangue" .

L'Accordo prevede che ciascuna Azienda/Ente provvista di Servizio Trasfusionale costituisca, entro tre mesi dall'approvazione della presente deliberazione, un CoBUS, un Comitato per il buon uso del sangue e delle cellule staminali da sangue cordonale cui sia affidato il compito di effettuare programmi di controllo sulla utilizzazione del sangue e dei suoi prodotti e di monitoraggio delle richieste trasfusionale.

Ciascun CoBUS sarà costituito da due Sezioni: la Sezione "Sangue" e la Sezione "Cellule staminali da sangue cordonale". Nella composizione dei CoBUS aziendali, qualora nel territorio di competenza insistano strutture private accreditate dotate di Servizi Trasfusionali, dovrà essere prevista anche la presenza del rispettivo Responsabile. Per la "Sezione cellule staminali da cordone" sarà prevista la figura di un/a ostetrico/a, individuato tra i referenti della Banca cordonale, che parteciperà a riunioni monotematiche anche sulla base degli obiettivi individuati dal Responsabile della Banca regionale del cordone ombelicale.

La Struttura regionale di coordinamento effettuerà ogni tre mesi il monitoraggio delle attività svolte dai Comitati per il buon uso del sangue ed entro il mese di gennaio di ogni anno comunicherà alla Regione i relativi esiti, evidenziando i risultati raggiunti e le criticità rilevate.
Infine il Responsabile della Banca regionale del cordone ombelicale, istituita presso l'IRCCS "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo, entro il mese di dicembre di ogni anno, dovrà proporre a ciascun CoBUS gli obiettivi da perseguire nel corso dell'anno successivo, in considerazione anche degli obiettivi qualitativi in materia di raccolta e conservazione del sangue da cordone ombelicale fissati dalla Rete Italiana delle Banche di sangue da cordone ombelicale (ITCBN).

 

Rete regionale Terapia del Dolore. Istituzione tavolo tecnico per monitoraggio e verifica degli adempimenti previsti dalla DGR N. 414 DELL'11 MARZO 2015

La Giunta regionale ha approvato la delibera di istituzione del Tavolo tecnico regionale "Terapia del dolore" composto da un rappresentante per Asl, Azienda Ospedaliera, IRCCS pubblici, un referente dell'A.Re.S.S, un referente per Ente Ecclesiastico e struttura privata accreditata più rappresentativa, un delegato della Società scientifica di settore.
La partecipazione dei componenti al tavolo tecnico è a titolo gratuito.Il tavolo tecnico potrà comunque avvalersi di altri esperti che intervengono nel predetto percorso assistenziale.

Il progressivo invecchiamento della popolazione e il miglioramento delle cure nella fase acuta di malattia hanno determinato e determineranno nei prossimi anni profondi mutamenti dei bisogni di salute, con aumento della prevalenza delle patologie croniche e incremento dell'incidenza e prevalenza di condizioni di cronicità complesse e avanzate con criticità cliniche ricorrenti, motivo di crescente utilizzo delle cure ospedaliere.

I sistemi sanitari regionali sono soggetti a importanti cambiamenti in ordine allo sviluppo delle Reti  tra cui anche quelle sulla terapia del dolore, in applicazione della Legge 38 del 15 marzo 2010 "Disposizioni per garantire l'accesso alle Cure Palliative e alla terapia del dolore" nonché al DPCM 12 gennaio 2017 sui nuovi LEA e ai successivi provvedimenti attuativi.

L'identificazione di fattori, criteri e indicatori qualifica il sistema di assistenza affiancando al paradigma clinico un approccio valutativo sistemico, dalla malattia alla complessità dei bisogni, con la conseguente rimodulazione degli interventi e dei trattamenti.
In questo contesto, la visione globale del malato, l'attenzione al controllo dei sintomi e della qualità della vita, l'appropriatezza e la proporzionalità degli interventi, il lavoro multi professionale in équipe e il coordinamento strutturato della Rete costituiscono elementi chiave per lo sviluppo di una progettualità orientata alla qualità dell'assistenza.

 

Approvate le Linee guida in ordine al regime autorizzativo delle apparecchiature a risonanza magnetica con valori di campo statico di induzione magnetica non superiore a 0,5 tesla. Criteri interpretativi ed applicativi

 

Radiologia interventistica - Approvazione delle indicazioni operative di codifica delle prestazioni nell'ambito dell'assistenza ospedaliera

Nel corso delle precedenti riunioni del Tavolo tecnico regionale "Radiologia interventistica (RI)" era emersa la necessità di tracciare nel percorso assistenziale le prestazioni di Radiologia Interventistica all'interno della Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO). Questo è necessario per consentire di incardinare la rete della radiologia interventistica negli ospedali pugliesi, sulla base anche dell'attività svolta dai Servizi attualmente attivi. Per questo motivo oggi la Giunta oggi ha approvato le indicazioni operative di codifica delle prestazioni di radiologia interventistica nell'ambito dell'assistenza ospedaliera.

 

Approvate le linee guida per l'erogazione dei presidi per il controllo dei valori per i pazienti diabetici (glucometri, ecc.)

 

Avviso Pubblico per Direttori Generali ASL Bari, Brindisi e Policlinico

La Giunta regionale, avendo preso atto dell'avvenuta scadenza, il 2 marzo scorso, degli incarichi dei Direttori Generali della ASL BA, dott. Vito Montanaro, della ASL BR, dott. Giuseppe Pasqualone, della ASL TA, dott. Stefano Rossi, tutti attualmente in prorogatio ex Lege n. 444/1994 e avendo perso atto dell'imminente scadenza dell'incarico del dott. Giancarlo Ruscitti, nominato Commissario Straordinario dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria "Policlinico" di Bari per un periodo di sei mesi con la D.G.R. n. 1455 del 25/9/2017, ha approvato l'avviso pubblico per la manifestazione di interesse a ricoprire gli incarichi di Direttore Generale delle Aziende Sanitarie Locali ASL BA, ASL BR, ASL TA e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria "Policlinico" di Bari.

Con successivo decreto presidenziale sarà nominata la Commissione regionale che dovrà procedere alla valutazione dei candidati, per titoli e colloquio, ai fini della predisposizione della rosa dei candidati nell'ambito dei quali verrà scelto quello che presenta requisiti maggiormente coerenti con le caratteristiche degli incarichi da attribuire.

 

Norme in materia di nomina di Direttori Generali delle Aziende ed Enti del SSR in attuazione del D.LGS. N. 171 DEL 4/8/2016

La Giunta regionale ha adeguato la normativa regionale in materia di nomina dei Direttori Generali delle Aziende ed Enti del S.S.R. Le Regioni potranno nominare direttori generali esclusivamente gli iscritti all'elenco nazionale dei direttori generali.

La Giunta ha adeguato anche la normativa regionale in materia di commissariamento delle Aziende ed Enti del S.S.R. La scelta del Commissario straordinario va effettuata  nell'ambito dell'elenco nazionale.

L'urgenza è data dall'avvenuta scadenza degli incarichi dei Direttori Generali delle ASL BA-BR-TA e della imminente scadenza dell'incarico del Commissario straordinario  dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria "Policlinico" di Bari.

La valutazione dei candidati per titoli e colloquio è effettuata da una commissione regionale, nominata dal Presidente della Regione, secondo modalità e criteri definiti dalle Regioni, anche tenendo conto di eventuali provvedimenti di accertamento della violazione degli obblighi in materia di trasparenza. La commissione, composta da esperti, indicati da qualificate istituzioni scientifiche indipendenti che non si trovino in situazioni di conflitto d'interessi, di cui uno designato dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, e uno dalla regione, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, propone al Presidente della Regione una rosa di candidati, nell'ambito dei quali viene scelto quello che presenta requisiti maggiormente coerenti con le caratteristiche dell'incarico da attribuire. Nella rosa proposta non possono essere inseriti coloro che abbiano ricoperto l'incarico di direttore generale, per due volte consecutive, presso la medesima azienda sanitaria locale, la medesima azienda ospedaliera o il medesimo ente del Servizio sanitario nazionale.

Questi criteri di nomina si applicano anche alle Aziende Ospedaliero-Universitarie, fermo restando, per la nomina del direttore generale,  l'intesa con il Rettore dell'Università.

Inoltre, il decreto non prevede l'espressione di alcun parere preventivo da parte della Conferenza dei Sindaci in merito alla nomina. Resta fermo invece il coinvolgimento della Conferenza dei Sindaci nel procedimento di valutazione di metà mandato e nel procedimento di revoca dell'incarico del Direttore Generale in caso di manifesta inattuazione della programmazione attuativa locale.

 

 

 

Fonte: Press Regione

Author :

Redazione regionale PugliiaSalute

Publication date:

14/03/2018

last update:

14/03/2018