Come funziona

Lo screening neonatale è un programma multidisciplinare di prevenzione sanitaria secondaria. Lo scopo è quello di selezionare, su tutta la popolazione neonatale, i soggetti che presentano alterazioni biochimiche patognomoniche di determinate malattie, procedere ad accertamento diagnostico e, se la diagnosi è confermata, avviare il paziente al trattamento specifico per la malattia da cui è affetto nel più breve tempo possibile.
 


Si analizzano alcune gocce di sangue, raccolte mediante una puntura sul tallone del neonato tra le 48 e le 72 ore dalla nascita e fatte assorbire su carta da filtro, dryed blood spot (DBS), che riporta l’anagrafica del bambino. I dati anagrafici vengono inseriti su un’unica rete digitale accessibile a tutte le neonatologie.

Ogni neonato è identificato con un sistema unico di barcode a cui corrispondono i suoi dati anagrafici e i risultati delle analisi dello screening. 

L’obiettivo è arrivare alla diagnosi prima della comparsa dei sintomi.

Ogni neonatologia invia gli spot ematici al Centro Screening dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari con un servizio di trasporto dedicato che giornalmente raccoglie i DBS, assicurando la consegna entro 24/48 ore dal prelievo entro le 9:00 di ogni mattina dal lunedì al sabato. 
 

Il Laboratorio di screening completa le analisi entro 24/48 ore dall’arrivo dei DBS e comunica al centro clinico l’eventuale positività. 
Da questo momento si attiva un iter che comprende il richiamo del neonato al fine di eseguire ulteriori accertamenti per la conferma diagnostica e la presa in carico. 

A cura di Simonetta Simonetti, Responsabile dell'Unità operativa semplice Screening Neonatale Regionale Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII

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