Immunodeficienze primitive
Sintesi della condotta assistenziale in emergenza malattie rare
Razionale
Le immunodeficienze primitive (IDP) rappresentano un gruppo estremamente vasto ed eterogeneo di malattie rare, per lo più monogeniche, caratterizzate da difetti dello sviluppo e/o della funzione del sistema immunitario.
Si ritiene che siano patologie ampiamente sottostimate a causa della eterogenea modalità di presentazione clinica. Nel loro insieme l’incidenza può essere calcolata intorno a 1:2000 oscillando da 1:500 per le forme più frequenti a 1:500.000 per quelle più rare. Attualmente sono state identificate più di 370 forme diverse, sulla base delle caratteristiche immunofenotipiche, della patogenesi e delle alterazioni nei singoli geni che le determinano.
Da alcuni anni sono incluse in questa classificazione anche le malattie autoinfiammatorie, che rappresentano un vasto gruppo di disordini geneticamente determinati della regolazione dell'infiammazione.
L’elaborazione di protocolli di studio multicentrici retro-prospettici, in ambito diagnostico-terapeutico, ha permesso di ampliare le conoscenze sulla storia naturale delle malattie e di scegliere le migliori opzioni terapeutiche. Ciò ha determinato un significativo miglioramento della sopravvivenza e della qualità della vita.
Fenotipo clinico
Il più comune segno di presentazione della maggior parte delle immunodeficienze primitive è rappresentato dalle infezioni, che possono essere sostenute da germi opportunisti e da comuni patogeni. Le infezioni nei pazienti con IDP si caratterizzano per una maggiore frequenza, durata e gravità e per la frequente necessità di ricorso a terapie antibiotiche endovenose e protratte.
I pazienti possono inoltre presentare aumentata suscettibilità a tumori e a malattie autoimmuni. Altri sintomi di comune riscontro sono la diarrea cronica e il malassorbimento. Talora sono presenti segni e sintomi suggestivi di quadri sindromici più complessi (problemi ematologici, neurologici, cardiologici, endocrinologici ecc.) o quadri clinici peculiari quali anomalie della cute e degli annessi cutanei.
Principi generali di terapia
La complessità delle diverse malattie e l’eterogeneità delle manifestazioni cliniche rende necessaria l’adozione di strategie terapeutiche personalizzate, secondo il tipo di immunodeficienza. Sulla base del difetto sarà possibile instaurare una terapia sostitutiva con immunoglobuline endovena o sottocute, antibiotico-profilassi, terapia enzimatica sostitutiva e terapie di supporto specifiche e con fattori di crescita. Per numerose IDP la terapia di elezione è rappresentata dal trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Protocolli di terapia genica sono stati avviati per alcune forme.
A causa dell'elevata incidenza di malattia autoimmune, inoltre, i pazienti potrebbero ricevere trattamenti immunosoppressivi e con farmaci biologici.
In emergenza è fondamentale eseguire una accurata indagine anamnestica tesa a conoscere:
- tipo di immunodeficienza primitiva
- presenza di comorbilità
- trattamento terapeutico in atto: immunoglobuline endovena o sottocute, steroidi, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici, fattori di crescita, profilassi antiinfettiva ecc.
- considerate eventuali infezioni acute in atto
- considerate febbre periodica e/o sindrome dolorosa acuta (toracica, addominale, articolare) in caso di malattia autoinfiammatoria (per esempio Febbre mediterranea familiare)
- consultate il Centro di riferimento e/o Io specialista che hanno in cura il paziente, per indicazioni di gestione mirata e personalizzata.
Manovre da non effettuare
Valutate con il Centro di riferimento l’eventuale controindicazione alla somministrazione di emocomponenti/emoderivati o farmaci.
Interazioni con i farmaci
Valutate in maniera specifica l'interazione della terapia di base del paziente con quella di altri farmaci. Eseguite accurata anamnesi farmacologica.
Comorbilità possibili
Qualunque organo o apparato può essere interessato da quadri patologici di comorbilità:
- polmonare (malattia polmonare interstiziale granulomatosa, bronchiectasie ecc.)
- ematologica/oncologica (citopenie immuni, leucemie, linfomi, carcinomi ecc.)
- gastroenterologica (malattia infiammatoria cronica intestinale, enteropatia proteino- disperdente, malassorbimento ecc.)
- autoimmunità d’organo (epatite autoimmune, tiroidite autoimmune ecc.)
- endocrinologica (diabete ecc.).
Scheda redatta da Baldassarre Martire