CASE PER LA VITA ( ART. 70 )

La Casa per la Vita è una Casa Famiglia per persone con problematiche psico- sociali, intesa come struttura residenziale a carattere socio- sanitario a bassa o media intensità assistenziale sanitaria. La struttura è destinata ad accogliere, in via temporanea o permanente, persone con problematiche psico-sociali e pazienti psichiatrici stabilizzati usciti dal circuito psichiatrico riabilitativo residenziale, prive di validi riferimenti familiari. Queste persone infatti necessitano di sostegno nel mantenimento del livello di autonomia e nel percorso di reinserimento sociale e/o lavorativo.

RICETTIVITA’ : fino a 4 ospiti per ciascun modulo abitativo e, fino ad un massimo di 4 moduli abitativi per struttura. Per ogni utente vi è un Progetto Personalizzato definito dalla U.V.M. (Unità di Valutazione Multidimensionale); qualora il Progetto preveda l’erogazione di prestazioni terapeutiche e socio-riabilitative per gli ospiti con problemi psichiatrici di Media Intensità Assistenziale, le ASL definiscono apposite intese per il riconoscimento di una partecipazione al costo delle prestazioni per ogni giornata di permanenza dell’utente. In questo caso le strutture devono essere accreditate dal Servizio Sanitario Regionale, come previsto dalla L.R. 23/2008.

PERSONALE Strutture a bassa intensità assistenziale :

Almeno 1 assistente sociale ogni 8 utenti per 36 ore settimanali 1 educatore professionale ogni 8 utenti per 36 ore settimanali. Per l’assistenza alla persona, una figura con qualifica di OSS Operatore Socio-Sanitario) ogni 16 utenti per 36 ore settimanali a turno, incluso quello notturno.

Strutture a media intensità assistenziale :

Almeno 1 assistente sociale ogni 8 utenti per 36 ore settimanali e 3 educatori professionali ogni 16 utenti per 36 ore settimanali. Per l’assistenza alla persona, 1 OSS ogni 8 utenti per 36 ore settimanali, per la copertura del turno di notte 2 OSS per 16 utenti.

La Casa per la Vita deve essere organizzata in maniera da favorire la vita comunitaria e l’integrazione sociale degli ospiti, sia fra di loro che tra essi ed il personale che li ha in cura.