“La gestione del rischio: polveri di legno duro”

27 febbraio 2025 Sala Arcobaleno presso ex CTO Lungomare Starita, 6 - Bari

Scopo di questo convegno organizzato dal Dipartimento di Prevenzione, su impulso dell’U.O.S.V.D. Igiene Industriale dell’ASL BA ed in accordo con il Coordinamento SPESAL, partendo dai Piani Regionali di Prevenzione (PRP), dal Piano Nazionale Investimenti Complementari (PNC) che ha finanziato tramite la Regione Puglia (Servizio Promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) la rete dei laboratori tra cui anche i laboratori dell’ARPA, è quello di evidenziare che:

  • attraverso l’organizzazione del lavoro di gruppo tra gli enti (ASL-ARPA) ognuno per le proprie competenze (Campionamenti dell’U.O.S.V.D. Igiene Industriale dell’ASL e Attività tecnico strumentale e laboratoristica dei Dipartimenti di ARPA) è possibile abbattere le cause scatenanti le malattie professionali dovute ad esposizioni professionali;
  • l’esposizione lavorativa a polveri di legno, che interessa oltre 50 mila aziende, rappresenta uno dei comparti a maggior rischio di infortuni: è collocato, infatti, al terzo posto delle attività più rischiose. Al rischio infortunistico occorre aggiungere il rischio di sviluppo di malattie professionali, quali neoplasie delle cavità nasali, dovute all'inalazione di polveri generate durante la lavorazione.

Per ridurre al minimo il livello di esposizione professionale occorre definire e programmare idonei interventi di tipo tecnico, organizzativo e procedurale.

Come evidenziato dall’arch. Massimiliano Giuliano, Responsabile dell’U.O.S.V.D. Igiene industriale, monitorare e gestire l’esposizione a aerosol è fondamentale per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Ciò deve includere:

  • la valutazione dei rischi,
  • la misurazione delle concentrazioni nell’aria ambiente,
  • l’implementazione di contromisure (come l’aspirazione, la ventilazione, la separazione delle lavorazioni, scelta delle macchine, l’uso di attrezzature di protezione individuale e la formazione dei lavoratori sull’uso sicuro dei materiali e dei processi, organizzazione del lavoro, sorveglianza sanitaria).

L’U.O.S.v.D. Igiene industriale si occupa di individuare, valutare e controllare anche attraverso misure strumentali, i fattori di rischio di natura chimica, fisica e biologica che derivano dalle attività produttive e che possono incidere negativamente sulla salute ed il benessere sia dei lavoratori che dell’intera popolazione.

L’UOSvD fornisce prestazioni specialistiche di igiene industriale alle U.O.C. dipartimentali, in particolare si occupa di:

  • Eseguire indagini di igiene industriale a supporto delle Strutture del Dipartimento di Prevenzione;
  • Svolgere funzioni di “expertise” su problematiche inerenti le conseguenze delle esposizioni agli agenti chimici, fisici e biologici dei lavoratori a seguito di azioni di vigilanza intraprese dagli S.P. e S.A.L., malattie professionali, infortuni e deleghe dell’Autorità Giudiziaria;
  • Pianificare ed effettuare, su indicazione delle UOC, attività di controllo di tipo programmata in attività produttive pubbliche e private.

Il dott. Giorgio Di Leone, Coordinatore degli SPESAL, ha affermato che particolare attenzione è stata dedicata ai rischi per la salute dei lavoratori, sottolineando l’importanza di attuare strategie efficaci per ridurre l’esposizione, evidenziando il caso di un’azienda che ha già implementato misure preventive e di protezione all’interno dei propri impianti.

Dopo i saluti di rito da parte del Direttore del suddetto Dipartimento, dott. Nicolò De Pasquale, lo stesso ha sottolineato l'efficacia dell'iniziativa avviata, che mira a evidenziare l'importanza di passare, nell'analisi dei rischi legati alle polveri di legno duro in ambienti di lavoro, dalla teoria alla pratica, utilizzando i principi dell'igiene industriale.

Il Direttori Generali dell’ASL di Bari, avv. Luigi Fruscio e dell’ARPA avv. Vito Bruno, hanno messo in risalto che con questa iniziativa si è voluto, oltre che focalizzare l’argomento, creare anche le basi per l’incontro fra gli attori territoriali della prevenzione (SPESA/Igiene Industriale, ARPA), il corpo accademico (Docenti di medicina del lavoro dell’Università di Bari per la parte sanitaria) l’Ordine degli Ingegneri di Bari e il mondo delle aziende (RSPP dell’azienda NATUZZI s.p.a.) al fine di istituire un tavolo di confronto che porti alla creazione di linee operative condivise prima a livello provinciale e poi a livello regionale.

Ognuno dei partecipanti ha trattato, secondo la propria competenza, uno specifico argomento.

In particolare:

  • il dott. Flavio Napolano (Dirigente SPESAL ASL BA) ha discusso dei controlli effettuati nei mobilifici e salottifici da parte dello SPESAL Area Nord della ASL di Bari, relativi agli obblighi in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori dagli agenti cancerogeni costituiti dalle polveri di legno. Partendo dalle violazioni accertate nell'ambito di questi controlli, ha focalizzato l'attenzione sugli obblighi in materia di valutazione dei rischi e sulle criticità riscontrate nei sistemi di aspirazione e nei livelli di pulizia degli stabilimenti;
  • la dott.ssa Silvia Cesari (T.d.P. U.O.S.V.D. Igiene Industriale ASL BA) ha illustrato le principali tecniche e metodologie di campionamento utilizzate per monitorare e misurare la concentrazione di polveri inalabili in ambienti di lavoro con lo scopo di sensibilizzare i professionisti del settore sull’importanza di adottare pratiche di campionamento corrette, al fine di ridurre i rischi legati all’esposizione a polveri nocive e migliorare le condizioni di lavoro;
  • la dott.ssa Francesca Fanelli (Collaboratore tecnico professionale esperto A.R.P.A. Puglia DAP Brindisi) ha sottolineato come ARPA PUGLIA sceglie di essere a sostegno delle ASL per garantire il controllo sulle polveri inalabili.  I laboratori offriranno infatti il supporto tecnico-strumentale e laboratoristico, come previsto dalla Legge Istitutiva dell’ARPA L.R. n. 6/1999 ex art. 3 comma 4, nella determinazione e quantificazione delle concentrazioni delle polveri di legno duro, dato fondamentale per la Valutazione del Rischio. Durante il convegno la dott.ssa ha inoltre illustrato come verranno trattate le criticità nella definizione del dato finale;
  • l’ing. Gianluca Giagni (Coordinatore Commissione sicurezza Ordine degli Ingegneri della provincia di Bari) ha evidenziato le misure di tutela da adottare in ambiente lavorativo per proteggere i lavoratori dal rischio di polveri di legno duro, sottolineando quanto sia importante adottare misure di tutela mirate, focalizzandosi sull'uso corretto di attrezzature portatili e macchine fisse, insieme a strategie di prevenzione e protezione. L’impiego di dispositivi di protezione individuale (DPI), quali maschere, occhiali protettivi e guanti, è cruciale per salvaguardare i lavoratori da agenti nocivi. Inoltre, la formazione continua degli operatori sulle pratiche di utilizzo sicuro delle attrezzature e sulla manutenzione regolare delle macchine è fondamentale per prevenire incidenti. Un elemento chiave in questo contesto è l'installazione di impianti di aspirazione, destinati a ridurre l'esposizione alla polvere di legno;
  • la dott.ssa Angela Stufano (Ricercatrice presso il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro) ha messo in rilievo gli effetti negativi sulla salute dovuti all’esposizione lavorativa a polveri di legno duro sottolineando come queste rappresentino un rischio cancerogeno, in particolare per il tratto respiratorio, spesso sottovalutato;
  • l’ing. Giuseppe Arpino (Responsabile HSE/RSPP per l’azienda Natuzzi s.p.a.) ha descritto la realtà lavorativa dell’azienda Natuzzi s.p.a., protagonista globale nel settore dell’arredamento, sottolineando l’importanza dell’igiene industriale per attuare un processo di miglioramento continuo, anche attraverso l’adozione di specifiche procedure e l’introduzione di esclusive attrezzature per la gestione e il controllo del rischio.

Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra gli esperti del settore per promuovere la cultura della sicurezza e della salute sul lavoro, mettendo in evidenza l’importanza di politiche aziendali responsabili per la protezione dei lavoratori da questo tipo di rischio.

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Servizio di Informazione e Comunicazione Istituzionale

Data di pubblicazione:

04/03/2025

Ultimo aggiornamento:

05/03/2025