CERIMONIA UFFICIALE DI PRESENTAZIONE A.S.D. VIRTUS MOLFETTA

#il calcio è di tutti è il leitmotiv promosso nell’ambito del campionato di IV Categoria della FIGC.

La Quarta Categoria è il primo torneo nazionale di calcio a 7 rivolto esclusivamente ad atleti con disabilità cognitivo-relazionale promosso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio con il sostegno del CSI, grazie alla collaborazione di tutte le componenti del mondo del calcio.

Da quest’anno è entrata a far parte del campionato la squadra di calcio Aquile Azzurre CSM Area 1 - Molfetta, la quale dopo diverse esperienze nell’ambito del Torneo promosso dalla Fondazione "C. Valente", ha deciso di intraprendere questa nuova avventura calcistica.

Per far sì che questo sogno si avverasse è stato fondamentale l’interesse da parte di una Società sportiva di Molfetta, la ASD Virtus Molfetta, che ha adottato ufficialmente la squadra delle Aquile Azzurre CSM Area 1 - Molfetta e incluso tutti i componenti come tesserati della ASD Virtus Molfetta.

Il 6 marzo 2019, alle 10.30, presso la Sala Stampa di Palazzo Giovene, Comune di Molfetta, avverrà la cerimonia ufficiale di presentazione della A.S.D Virtus Molfetta nell’ambito del progetto di IV Categoria della FIGC, annoverando tra gli ospiti diversi volti del mondo dello sport, della società civile, della salute mentale e della politica.

La salute mentale è una questione di tutti e come tale riteniamo debba diventare un compito istituzionale, affinché gli interessi delle persone con problemi di salute mentale siano tutelati secondo le modalità più opportune e le ricadute possano riversarsi sull'intera cittadinanza migliorando la consapevolezza e il senso di accoglienza.

In particolare negli ultimi anni si è creata una forte sinergia tra riabilitazione psichiatrica e sport in quanto, come ben sappiamo, le persone affette da disturbi mentali che sperimentano contesti di pratica sportiva manifestano notevoli progressi sul piano della salute organica, prevengono e curano la salute fisica e i disturbi metabolici derivanti dalla sedentarietà ed  utilizzano meno psicofarmaci. Sul piano personale e relazionale, migliorano l'autostima, sperimentano autoefficacia ed empowerment, sviluppano il senso di solidarietà e di appartenenza al gruppo e contrastano la tendenza all’isolamento. Ultimo ma non meno importante, sul piano sociale e civile, incrementando le opportunità di incontro tra le diverse realtà associative territoriali e la cittadinanza tutta al fine di contrastare lo stigma e promuovere il processo di recovery.

Data di pubblicazione:

04/03/2019

Ultimo aggiornamento:

04/03/2019