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“Ospedali tra piani di efficientamento e riqualificazione alla luce del DM/70” Bari 13 settembre 2017
Esperti a confronto – tecnici della Sanità e Direttori Generali di Aziende Sanitarie Locali ed Ospedaliere pugliesi e di altre regioni – sul tema dei Piani di efficientamento e riqualificazione delle Aziende Sanitarie, declinato prevalentemente in termini di opportunità per il management, grazie agli strumenti del Controllo di Gestione e della Contabilità analitica.
Apre il confronto Benedetto Pacifico – Dirigente della Sezione AFC Dipartimento promozione Salute – con una prima provocazione ed un interrogativo: “I piani di efficientamento e riqualificazione sono davvero efficaci ed utili? Dai dati nazionali disponibili, sembrerebbe che gli Ospedali consumano 600 milioni in più rispetto alle disponibilità. Considerato che i costi degli ospedali sono fissi, per tagliare i costi è inevitabile ridurre il numero degli stessi ospedali. 
In Puglia la produttività degli ospedali è molto bassa; molto alto il consumo e la spesa dei dispositivi medici
E’ indispensabile concentrare l’attenzione sul controllo di gestione per capire dove e come si produce non già sull’analisi dei costi.
Tra le regioni benchmark la Puglia è quella con una spesa inferiore ma, durante il periodo di rientro, ha registrato un notevole incremento della spesa farmaceutica che ha assorbito le risorse destinate al personale.
Pacifico conclude ribadendo la necessità di riservare la massima attenzione al controllo di gestione nel management delle Aziende sanitarie ma lancia una provocazione “Possiamo fare tutto quello che vogliamo in termini di programmazione e management ma il vero cambiamento può solo venire dal basso, dagli operatori , dalle loro capacità professionali e relazionali (ndr)”.

Il Direttore Generale della ASL di Bari Vito Montanaro apre il suo intervento con la premessa che il contenuto dello stesso, le valutazioni , le analisi ad ogni livello e decisioni assunte sono il frutto di un lavoro condiviso, in primis dalla Direzione Strategica aziendale nonchè con tutto il gruppo dei Dirigenti ai vari livelli aziendali. Illustra il percorso di condivisione seguito iniziato “dal punto più semplice: la sottoscrizione del budget fino ad arrivare ad un sistema di reportistica direzionale disponibile nella rete intranet per ciascuno dei Dirigenti”
Premette che “ per riorganizzare la rete degli Ospedali “non possiamo prescindere dal territorio e dal potenziamento in primis, dei Presidi Territoriali di Assistenza” e che “ la situazione della ASL di Bari è resa ancora più complessa dalla presenza di un elevato numero di Strutture Private accreditate e convenzionate, dagli Enti Ecclesiastici, IRCCS pubblici e privati e Azienda Ospedaliera Policlinico e dai complessivi 3300 posti letto da queste ultime generati a fronte dei 1300 posti letto della ASL BA.
Illustra quale rete ospedaliera regionale è prevista dal Piano di Riordino ( 4 Ospedali di 1°livello e 1 di 2°livello) e presenta il Progetto del nuovo Ospedale di Monopoli, pensato secondo i più moderni sistemi e nel rispetto degli standard nonché delle caratteristiche del contesto ambientale in cui andrà ad inserirsi. Costo previsto 125 milioni di euro; data inizio lavori 1° aprile 2018 per una durata dei lavori di 1260 giorni.
Continua precisando che “non si può prescindere dagli interventi sulle strutture fisiche già esistenti e che la ASL di Bari ha largamente effettuato recuperando finanziamenti che si stavano perdendo per fare efficientamento e riqualificazione degli Ospedali”.
Particolare attenzione è stata rivolta al potenziamento dell’assistenza territoriale con l’attivazione di 10 Presidi Territoriali di assistenza finalizzati alla gestione delle situazioni di minore complessità per le quali è possibile evitare il ricovero ospedaliero. Diversi i progetti di “gestione integrata ospedale –territorio delle patologie croniche che hanno portato alla diminuzione del tasso di ospedalizzazione.
Montanaro ha concluso sostenendo che “abbiamo lavorato due anni sul ciclo dei costi, ora dobbiamo passare a quello dei ricavi”.
Il Direttore Generale dell’Azienda Policlinico Vitangelo Dattoli ha sottolineato la peculiarità della propria azienda i cui costi e risultati devono necessariamente tener conto delle esigenze rivenienti dalla attività didattica e di formazione.
Il Direttore Generale dell’Azienda Tutela Salute della Regione Sardegna Fulvio Moirano, ha evidenziato che in Italia il 50% delle Aziende Ospedaliere non ha i conti in equilibrio e che è indispensabile ridurre la spesa farmaceutica per destinare i fondi ad altre spese assistenziali.
“I Piani di riordino ospedaliero e il DM/70 nasce come strumento per decurtare i fondi assegnati; è indispensabile una adeguata programmazione nel rispetto delle peculiarità delle diverse realtà ma ancora più necessaria è la forza decisionale della politica che deve evitare le pressioni campanilistiche fonte di distorsione e allocazione impropria dei fondi. Il Controllo di Gestione può rappresentare un utile strumento al processo manageriale ma solo se in mano a persone competenti”.
Il Presidente della FIASO Francesco Ripa di Meana ha esordito ricordando che la FIASO ha da subito assunto una posizione a favore del Piano di efficientamento e riqualificazione come occasione per il management delle Aziende di governare la spesa. “Considerato che i tagli lineari sono stati già stati effettuati in precedenza e il piano di rientro non può essere considerato tale, la norma deve essere utilizzata come stimolo alla riorganizzazione quale unica strada per il controllo della spesa; può inoltre rappresentare una occasione per negoziare con la propria regione anche il Piano di Sviluppo”.
Il Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Foggia Antonio Pedota dice che “ la norma che sembra ingessarci, in realtà può rappresentare una opportunità per i manager nonché una sfida soprattutto rispetto ad alcune regole limitative per gli ospedali pubblici come la spesa per il personale”

 

Data di pubblicazione:

15/09/2017

Ultimo aggiornamento:

15/09/2017