La scabbia è sempre attuale. Quali sono le novità

La scabbia è un'infestazione della cute causata da un acaro microscopico chiamato Sarcoptes scabiei.

Si tratta di una ectoparassitosi contagiosa inter-umana diffusa per contatto diretto pelle-a-pelle che considerando la maggiore mobilità turistica è possibile incontrare sia nei paesi dove la malattia è endemica sia in quelli "progrediti" come quelli occidentali.

Ogni medico l'ha studiata bene nel corso di medicina ma ciò nonostante la scabbia rimane una malattia complessa da diagnosticare.

La diagnosi è difficile per due ragioni precise: la prima perchè il prurito incomincia dopo circa un mese dal contagio (quando il rapporto causa-effetto è difficile da ricordare) la seconda perché le lesioni cutanee possono confondersi con quelle di una qualsiasi altra dermatite. I dermatologi però sanno come riconoscerla ma il segno patognomonico che la identifica (il cunicolo) è presente solo in una minoranza dei casi.

Allora può essere d'aiuto il dermatoscopio che come un microscopio appoggiato direttamente sulla pelle indaga e riconosce i segni invisibili che l'acaro produce.

L'articolo The Mite-Gallery Unit: A New Concept for Describing Scabies through Entodermoscopy mira a favorire una diagnosi precoce e precisa attraverso la descrizione di una semeiotica dermatoscopica arricchita da nozioni entomologiche basilari. 

La convergenza di queste due scienze ha portato al neologismo "entodermoscopia" che identifica un nuovo approccio in cui l'agente infettivo viene studiato nel suo ambiente (la pelle) e non più sul vetrino di un microscopio ottico.

 

Nella storia della medicina l'acaro della scabbia fu riconosciuto per la prima volta nel 1686 da due italiani, il medico G.C Bonomo e il naturalista G. Cestoni che però dovettero misurarsi con una forte "resistenza" del pensiero scientifico-religioso dominante al punto tale che il loro lavoro fu oscurato e dimenticato. Centocinquanta anni dopo nel 1844 un medico austriaco F. Hebra riattualizzò la scoperta attribuendosene la paternità in una pubblicazione.

 

Ai tempi d'oggi però la dermatologia italiana (napoletana con il Dr. G. Argenziano* 1997 e barese con il Dr. G. Scanni 2019) ha  riportato a casa i meriti di una nuova diagnostica che attraverso il dermatoscopio pur non risolvendo tutte le complessità della malattia, consegna alla scienza un'opportunità di grande valore clinico per i medici e pratico per i pazienti che possono così essere curati e guariti in tempi più brevi.

L'articolo è integralmente scaricabile ai seguenti link.

 

TROPICAL MEDICINE AND INFECTIOUS DISEASE

The Mite-Gallery Unit: A New Concept for Describing Scabies through Entodermoscopy

Scanni G. **

 

Manuscript ID: tropicalmed-437685; doi: 10.3390/tropicalmed4010048

Received: 16 January 2019 / Revised: 12 February 2019 / Accepted: 11 March 2019 / Published: 16 March 2019

 

https://www.mdpi.com/2414-6366/4/1/48

 

REFERENZE

 

(*)

Argenziano G, Fabbrocini G, Delfino M.

Epiluminescence microscopy. A new approach to in vivo detection of Sarcoptes scabiei.

Arch Dermatol. 1997 Jun;133(6):751-3.

 

(**)

Dr. Gaetano Scanni

Dermatologo

Medicina dei Servizi , Medicina di Base.  ASL Bari distretto unico

www.gaetanoscanni.it

 

Data di pubblicazione:

29/04/2019

Ultimo aggiornamento:

30/04/2019