SCAP: LA PEDIATRICA DI INTEGRAZIONE

Nella Asl Bt si sperimenta la pediatria di integrazione con Scap, l’ambulatorio di consulenza pediatrica realizzato in collaborazione con la Pediatria di libera scelta e attivo in tutti gli ospedali della Asl

In soli quattro mesi il numero di accessi pediatrici in Pronto Soccorso è diminuito del 17 per cento, il numero di ricoveri del 12 per centro mentre il numero di accessi bianchi e verdi è sceso del 6 per cento. Nella Asl Bt si sperimenta la pediatria di integrazione con Scap, l’ambulatorio di consulenza pediatrica realizzato in collaborazione con la Pediatria di libera scelta e attivo in tutti gli ospedali della Asl (Andria, Barletta, Trani, Bisceglie, Canosa) il sabato e la domenica, nei giorni festivi e prefestivi dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. “Proprio nei giorni in cui negli anni scorsi è stato registrato il più alto ricorso al pronto soccorso per codici bianchi e verdi pediatrici – precisa Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl Bt - accessi che troppo spesso richiedevano una consulenza specialistica e sfociavano in ricoveri inappropriati”. I dati non lasciano spazio a dubbi: in soli quattro mesi a Barletta ci sono stati 807 accessi, ad Andria 781, a Bisceglie 596, a Trani 348, a Canosa 127. “E’ chiaro che il servizio ha risposto a una esigenza del territorio – aggiunge Gorgoni – il numero di accessi medi è di 673”. L’attivazione dell’ambulatorio è un esempio di organizzazione creativa che nasce dalla stretta collaborazione e dalla integrazione tra servizi territoriali (pediatria di base) e servizi ospedalieri (infermieri Asl). Scap infatti ha carattere sperimentale e nasce per rispondere a una reale esigenza del territorio. Nel corso del 2011 ci sono stati 1421 accessi al pronto soccorso di pazienti di età 0-14: i codici bianchi sono stati 3015, i codici verdi 11606 i codici gialli 1511 e i codici rossi 19. Ma gli accessi nei giorni festivi e prefestivi sono stati 4224 con un rapporto medio giornaliero di 36,4 accessi nei giorni feriali e di 52,8 accessi nei giorni festivi e prefestivi. “Allora in questo modo il pediatra di famiglia non ti lascia mai – aggiunge Luigi Nigri, vice presidente nazionale della Federazione italiana medici pediatri – il nostro obiettivo era proprio quello di garantire una continuità assistenziale nei giorni festivi”. Tutti gli infermieri che partecipano al progetto sono stati coinvolti nei percorsi di formazione sul triage pediatrico organizzati dalla Simeup (Società italiana emergenza urgenza pediatrica).

Data di pubblicazione:

29/04/2013

Ultimo aggiornamento:

13/01/2016