Brindisi, studio epidemiologico su effetti delle esposizioni ambientali di origine industriale

Presentato oggi 4 luglio a Bari lo Studio Epidemiologico sugli effetti delle esposizioni ambientali di origine industriale sulla popolazione residente a Brindisi, promosso nell’ambito delle attività del Centro Salute Ambiente regionale.

La Regione Puglia ha promosso, nell’ambito delle attività del Centro Salute Ambiente, una valutazione epidemiologica dello stato di salute delle persone residenti in 7 comuni della provincia di Brindisi. Lo studio è stato coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio ed è stato condotto da un gruppo di lavoro multidisciplinare cui hanno collaborato ARPA Puglia, AReS Puglia e ASL di Brindisi. 

Il rapporto, disponibile dalle 15 di oggi sul sito del CSA e scaricabile qui illustra i risultati dell’indagine epidemiologica condotta per valutare l’effetto delle sostanze tossiche di origine industriale, emesse dalle centrali elettriche e dal polo petrolchimico, sulla salute dei residenti. Tale possibile danno sulla salute è stato valutato considerando l‘insorgenza di patologie, ovvero il loro aggravamento tale da comportare un ricovero ospedaliero o, addirittura, il decesso.

Anche in questo studio, come nel caso di Taranto, sono stati valutati gli effetti delle esposizioni ambientali e occupazionali sulla mortalità/morbosità della popolazione residente utilizzando il disegno epidemiologico della coorte residenziale (la coorte, nella scienza statistica e nella demografia, indica un insieme di individui, facenti parte di una popolazione predefinita, caratterizzati dall'aver sperimentato una stessa condizione in un periodo predefinito).
La coorte in studio è costituita dalle 223.934 persone, residenti tra il 1 Gennaio 2000 ed il 31 Dicembre 2010 nei comuni di comuni di Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Mesagne, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni e Torchiarolo. Sono stati utilizzati gli archivi anagrafici comunali per l’arruolamento delle coorti dei residenti, il Registro Regionale delle Cause di Morte, le Schede di Dimissione Ospedaliera e il Registro Tumori di popolazione. Tutti i soggetti sono stati seguiti fino al 31 Dicembre 2013, ovvero fino alla data di morte o di emigrazione. 
 
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Fonte: Press Regione
 

Data di pubblicazione:

04/07/2017

Ultimo aggiornamento:

04/07/2017