Reddito di Dignità: effettuati i pagamenti ai tirocinanti

La Regione Puglia ha concluso le procedure di accreditamento delle indennità riservate a tutti i tirocinanti, selezionati nell’ambito della misura del RED (Reddito di Dignità) e impegnati nella ASL Foggia.

Le indennità per i tirocinanti della misura RED sono state accreditate anche agli otto operatori per i quali si erano verificati dei ritardi.

È quanto comunicato al Direttore Generale Vito Piazzolla dai funzionari della Regione, ente promotore della misura di integrazione del reddito che gestisce direttamente le operazioni di accreditamento.

La Direzione precisa che nella ASL Foggia sono attualmente impegnate ventotto persone selezionate nell’ambito della misura RED.

Chiarisce, inoltre, che non sono dipendenti dell’Azienda, ma tirocinanti che svolgono attività di supporto ai vari Servizi aziendali.

A loro la Regione e la ASL hanno dato l’opportunità di svolgere un tirocinio della durata di un anno per formarsi, valorizzare le proprie competenze di base e professionali grazie alle quali potranno vedere aumentata la possibilità di occupazione futura e di inserimento nel tessuto sociale cittadino.

La ASL non era obbligata ad attivare i progetti. È stata una precisa scelta della Direzione che condivide le finalità dell’iniziativa.

Attraverso l’affiancamento di tutor selezionati dall’Azienda, infatti - chiarisce il Direttore Generale Vito Piazzolla - viene offerta ai tirocinanti l’occasione di orientarsi circa le proprie scelte professionali e, aspetto fondamentale, formarsi direttamente sul campo, arricchendo il proprio bagaglio di conoscenze spendibili, successivamente, in altri contesti”.

L'aiuto economico che ricevono non è uno stipendio, ma un’indennità per la partecipazione al progetto, uno strumento di “riattivazione” sociale e lavorativa per loro e per i rispettivi contesti familiari.

La Direzione Generale sottoscrive abitualmente protocolli con le Università per tirocini formativi per i quali non sono previsti né indennità, né contributi. Resta il valore aggiunto della formazione sul campo.

Nel caso specifico dei RED si tratta, dunque, di un periodo di orientamento al lavoro e di formazione previsto dalla normativa vigente che, tuttavia, non si configura in alcun modo come un rapporto di lavoro subordinato. L’intervento di organizzazioni sindacali nella vicenda non ha ragione di sussistere.

Parlare di vertenze sindacali è, di conseguenza, assolutamente inopportuno e fuori luogo.

 

Il comunicato stampa in allegato

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a.r.

Data di pubblicazione:

06/03/2018

Ultimo aggiornamento:

06/03/2018