Emergenza Covid-19: telemedicina per l’assistenza a distanza

Rimodulato il progetto Diomedee per ridurre l’accesso delle persone ai servizi sanitari

La ASL Foggia ha accelerato il processo di digitalizzazione già in atto e ha rimodulato il “Progetto Diomedee” ampliandolo e adattandolo alle sopraggiunte esigenze collegate all’emergenza Covid-19.

L’iniziale “progetto integrato per la gestione delle cronicità”, finanziato con fondi CIPE, prevedeva l’utilizzo di strumenti di telemonitoraggio e telemedicina per la presa in carico, la cura e l’assistenza di pazienti fragili e cronici nelle aree disagiate della provincia.

L’emergenza sanitaria in atto ha spinto la Direzione a rielaborare il progetto per rispondere alla necessità di monitorare a distanza i pazienti positivi al Covid-19, asintomatici, in isolamento domiciliare in casa o presso le strutture residenziali territoriali.

“Il sistema progettato – spiega il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla – associa l’utilizzo di app e strumenti digitali di uso comune e gratuiti, come Skype e WhatsApp, a quello di una cartella clinica informatizzata, con la quale gli operatori possono monitorare e condividere tutti i parametri clinici del paziente, compresa la terapia farmacologica in atto, rilevati da apparecchiature elettromedicali in uso al paziente. Nelle sue varie applicazioni, la sperimentazione sta permettendo, anche, di monitorare a distanza i pazienti oncologici e le persone in Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.)”.

La progettazione di “Diomedee” e la successiva sperimentazione è stata avviata dal Servizio Infermieristico e dai Sistemi Informativi Aziendali in collaborazione con l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) della Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il gruppo di lavoro, costituito da Tommaso Petrosillo, Girolama De Gennaro, Lara D’Errico, Stefano Marconcini e Paolo Marra, è all’opera, intanto, per integrare tutte queste attività ed altre ancora in via di realizzazione in un’unica piattaforma software che sarà messa a disposizione di altre aziende con la formula del “riuso”.

“L’emergenza non è cessata né tanto meno lo è la necessità di evitare assembramenti – conclude Piazzolla -. Il telemonitoraggio e il teleconsulto continueranno, pertanto, ad essere un elemento cardine dell’assistenza sanitaria anche nella fase di riavvio graduale delle attività programmate”...

 

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a.r.

Data di pubblicazione:

15/05/2020

Ultimo aggiornamento:

15/05/2020