Medicina di genere: punti di vista in vari campi specialistici

Organizzato da Tavolo Tecnico di Salute e Medicina di Genere e CUG della ASL Foggia

La medicina di genere: punti di vista in vari campi specialistici” è il tema del workshop organizzato dal Tavolo Tecnico di Salute e Medicina di Genere e dal CUG della ASL Foggia le cui prime sessioni si sono svolte con grande successo di pubblico a San Severo il 3 e 4 febbraio scorsi.

Il Corso, organizzato in tre appuntamenti (il prossimo in programma venerdì 10 febbraio, alle ore 9.00, in Via Borgocasale 15, presso le Cantine Borgo Casale a San Severo) ha l’obiettivo di fornire agli operatori sanitari nozioni di storia della medicina riferita alle donne; informazioni sull’esistenza di differenze significative nella salute di uomini e donne (sintomi, patologie, farmaci); approfondimenti sulle differenze tra i due sessi nella percezione della salute, nell’uso dei servizi sanitari e nelle modalità in cui viene vissuta la malattia; nozioni circa la personalizzazione delle cure nella medicina generale. E, ancora, approfondimento dell’approccio di genere in cardiologia, pneumologia, nefrologia e psichiatria, nonché aggiornamenti sulla ricerca farmacologica e sulle principali scoperte in relazione alla diversità di genere (tipologia, posologia, appropriatezza dei farmaci).

A partire dalla medicina ippocratica, il corpo è stato costantemente definito, analizzato e studiato attraverso una lente d’indagine esclusivamente maschile. Il recente percorso scientifico è, tuttavia, sempre più orientato a considerare il genere come fattore determinante per la salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, con la Equity Act del 2000, ha introdotto il criterio dell’equità all’accesso alle cure, valorizzando le differenze e le somiglianze biologiche tra i generi e tenendo conto del significato socio-culturale legato al concetto di “genere”.

Attualmente, la salute di genere è considerata dalla comunità scientifica un importante fattore per garantire l’appropriatezza delle cure e l’accesso alle prestazioni sanitarie. L’assunto base è che le differenze nei ruoli sociali, così pure le distinzioni biologiche, legate all’uomo e alla donna, influenzano in maniera significativa la salute e, di conseguenza, l’approccio alle cure.

Incidere nella sanità pubblica con l’appropriatezza della prevenzione e della cura di genere si conferma, dunque, il primo passo verso la tutela della salute della collettività.

 

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a.r.

Data di pubblicazione:

07/02/2017

Ultimo aggiornamento:

08/02/2017