15 marzo: giornata del Fiocchetto lilla

Si celebra il 15 marzo la Giornata nazionale del Fiocchetto lilla* di sensibilizzazione sui disturbi dell’alimentazione.

I disturbi dell’alimentazione sono patologie psichiatriche complesse che determinano un importante disagio psicologico ed emotivo, danni alla salute e alla qualità di vita.
Colpiscono prevalentemente le donne anche se negli ultimi decenni si è registrato un aumento di casi tra gli uomini. Possono comparire a tutte le età e, nonostante il picco si individui tra i 15 e i 24 anni, negli ultimi tempi si è riscontrato un aumento di questi disturbi in età preadolescenziale, tra gli 8 ei 12 anni, con una prognosi peggiore. In Italia affliggono all’incirca tre milioni di persone. Sono tra le dieci principali cause di disabilità nelle giovani donne.
Rappresentano la seconda causa di morte tra le adolescenti di sesso dopo gli incidenti stradali e la prima causa di morte tra le malattie psichiatriche. Anoressia, bulimia e binge eating disorder sono quindi disturbi complessi, per l’enorme sofferenza che procurano a chi ne soffre e ai familiari, per la sospensione della vita che determinano per la negazione della malattia e rifiuto del trattamento anche in condizioni di grave rischio per la propria vita determinato da danno agli apparati quale quello cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale. La guarigione dei disturbi alimentari è possibile anche se in letteratura le percentuali sono riportate in circa il 50% dei casi. L’altro 50% ha un decorso difficoltoso, caratterizzato da frequenti ricadute, cronicizzazione e un alto rischio di mortalità.
L’ipotesi eziopatogenetica multifattoriale dei disturbi dell’alimentazione che contempla fattori individuali, familiari, sociali e culturali quali predisponenti, scatenanti e perpetuanti queste malattie, la difficoltà a volte di ottenere dei risultati soddisfacenti, l’alta probabilità di ricaduta nei primi anni dalla fine del trattamento, ha spinto i ricercatori ad elaborare sempre nuove e più complesse modalità di intervento per la cura che tengano conto non solo del corpo e della mente ma anche del contesto familiare, sociale e culturale nei quali il soggetto è inserito.

Nella nostra ASL è attivo all'interno del Dipartimento di Salute mentale il Centro per la Cura e la Ricerca sui disturbi alimentari che eroga interventi in regime ambulatoriale e di day hospital intensivo secondo un Protocollo Integrato e Multidisciplinare (PIM) che in oltre 20 anni ha raggiunto ottimi risultati di esito.
Offre una risposta in termini di prevenzione, diagnosi e cura integrata e multidisciplinare dei DA ed è punto di riferimento per numerosi pazienti del territorio pugliese e da altre regioni. Sono circa 100 le persone prese in carico ogni anno dal Centro.

Per avere informazioni a riguardo:
📞0832 215697 dalle 15.30 alle 17.30 il martedì e il giovedì.
📧disturbi.alimentariausl.le.it

 

*La Giornata Nazionale del Fiocchetto lilla è stata promossa per la prima volta nel 2012 dall’Associazione “Mi Nutro di Vita” (Pieve Ligure – GE). L’iniziativa parte da un padre, Stefano Tavilla, che ha perso la figlia Giulia a soli 17 anni per bulimia (in lista d’attesa per ricovero in una struttura dedicata) e ricorre il 15 marzo, proprio nel giorno della sua scomparsa. Questa Giornata offre speranza a coloro che stanno ancora lottando e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei Disturbi dell’Alimentazione: Anoressia, Bulimia, Binge Eating, Obesità, EDNOS, e tante e nuove forme ancora.
Gli obiettivi della giornata sono:
* difendere i diritti fondamentali di chi è colpito da un DA, combattendo informazioni distorte e/o pregiudizi;
*sensibilizzare l’opinione pubblica, facendo conoscere la frequenza, le caratteristiche e le gravi conseguenze che questi disturbi possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre;
* scoraggiare il distacco e il disinteresse da parte di chi non è direttamente coinvolto dalla malattia;
* accrescere la consapevolezza a livello individuale, collettivo e istituzionale del carattere di epidemia sociale che i DA stanno assumendo a livello nazionale e mondiale;
* creare una rete di solidarietà verso chi è colpito da DA, personalmente o in famiglia, per combatterne il disagio relazionale e il senso di abbandono e sconfiggere l’omertà che accompagna questi disturbi.

 

Inserito da :

U.O.S.D. Comunicazione e Informazione Istituzionale

Data di pubblicazione:

15/03/2021

Ultimo aggiornamento:

15/03/2021