Conferenza "Io dono non so per chi ma so perché"

venerdì 05 aprile 2019
nuova aula "F.Baracca"
Comando Scuola di Cavalleria - Lecce

Lecce, 05 aprile 2019. Si è svolta venerdì 5 aprile presso la nuova aula "F.Baracca" del Comando Scuola di Cavalleria, fresca di ammodernamento strutturale e tecnologico, la conferenza "Io dono non so per chi ma so perché"  incentrata sul tema della donazione degli organi. L'evento, organizzato dalla Scuola di Cavalleria in collaborazione con ASL Lecce, A.I.D.O. (Associazione Italiana per la Donazione Organi) e A.I.T.F. (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato) delegazione Puglia, rientra nell'ambito della campagna di informazione e promozione della cultura della donazione e trapianto degli organi, tessuti, cellule tra il personale delle Forze Armate "Difendi la Patria. Dai valori alla Vita", iniziativa promossa dal Ministero della Difesa di concerto con il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Nell'aula gremita di personale militare e civile del Comando Scuola, del Reggimento Addestrativo e del Reparto Comando e Supporto Logistico e di  rappresentanze di docenti e alunni degli Istituti scolastici del territorio che collaborano con la Scuola di Cavalleria, alla presenza del Generale di Brigata Angelo Minelli, Comandante dell'Istituto, hanno relazionato i professionisti in prima linea del settore: il Dott. Filippo De Rosa, dirigente medico unità operativa anestesia e rianimazione  e coordinatore locale donazione organi  V.Fazzi" di Lecce, Dott.ssa Maria Caterina Carbonara Dirigente Nefrologia e Dialisi coordinatrice territoriale donazioni organi ASL Lecce, Dott.ssa Milena Cagnazzo presidente provinciale AIDO, il Prof. Luigi Lupo, Direttore della clinica Centro Trapianti di Fegato Policlinico di Bari, la Sig.ra Rita Cuna, Presidente Regionale A.I.T.F. oltre ad alcune  di testimonianze dirette di donatori genitori che hanno acconsentito alla donazione del figlio e di donatori da vivente a ricevente. Gli autorevoli interventi e la tematica trattata, hanno dato occasione di approfondire il processo delle donazioni, articolato in un ciclo di fasi specifiche che vanno dalla certificazione di diagnosi della morte cerebrale al consenso dei familiari ai fattori organizzativi fino alla fase finale del prelievo  e del trapianto. Un ciclo che porta alla Vita partendo da una situazione di "non vita". Dai dati presentanti, quello della carenza di donatori è un fattore fortemente connesso alla mancanza o scarsa informazione e cultura della donazione. Da qui lo scopo della conferenza e di varie iniziative portate avanti dalla ASL Lecce per diffondere l'esatta informazione, in quanto la piena comprensione aiuta la percezione sociale e dei familiari alla consapevolezza che il potenziale donatore non rappresenta più un "paziente" ma una persona deceduta. “La difesa dalla vita umana e della salute è un bene comune -dichiara il Commissario Straordinario della ASL Rodolfo Rollo- ed appartiene a tutti. Anche per me la tua vita vale e merita un dono perché da quando siamo nati ci accomuna un pezzo di strada fatta su questa terra e per i credenti anche una vita futura. Il dono che possiamo farci è quello di offrire parte di noi, quella parte che nessun laboratorio, nessuna industria nessuna macchina può costruire. Per questo solo noi - conclude Rollo- possiamo dichiarare la volontà alla donazione degli organi sottoscrivendo un patto davanti a chi ci rappresenta, nel nostro Municipio, nella nostra azienda sanitaria”. È per questo che ASL Lecce è impegnata a sostenere l’adesione dei comuni al progetto nazionale “Una scelta....in Comune”, attraverso il quale si può dichiarare la propria volontà alla donazione all’atto del rilascio / rinnovo della carta d’identità.

La conferenza si è conclusa con la distribuzione di opuscoli informativi curati dalla Struttura Comunicazione Istituzionale della ASL Lecce, diretta dalla dott.ssa Sonia Giausa, e con scambi di contatti a conferma di un partecipato interesse da parte di tutto il personale partecipante. Donne e uomini dell' Esercito e di tutte le Forze Armate, sono per ruolo chiamati a difendere la Vita, un ruolo etico e sociale che racchiude da sempre, senza deroghe e limitazione alcuna sulla propria vita, in virtù del giuramento prestato e nel superiore interesse del Paese e della sua collettività.

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Inserito da :

U.O.S.D. Comunicazione Istituzionale

Data di pubblicazione:

10/04/2019

Ultimo aggiornamento:

10/04/2019