Curare i pugliesi in Puglia e i salentini nel Salento: la Rete Oncologica è la soluzione giusta per operatori, associazioni e pazienti

A Lecce la tappa della campagna di ascolto e il lancio del Dipartimento Integrato di Oncologia della ASL

Curare i pugliesi in Puglia e i salentini nel Salento, migliorandone la qualità di vita. Dopo il varo ufficiale della Rete Oncologica Pugliese - ROP, nel maggio scorso, il 29 ottobre è stata la volta della presentazione a Lecce (nel Polo didattico della ASL Lecce) con una giornata dedicata alle questioni più importanti che incrociano la nascita e lo sviluppo di questa fondamentale organizzazione sanitaria e la vita quotidiana di migliaia di pazienti: dai LEA al Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, passando per il tema delicato dell’immigrazione oncologica, una delle fonti principali di mobilità passiva per la Sanità pubblica pugliese.

L’incontro, organizzato da FAVO - Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia (presente con il vicepresidente nazionale Francesco Diomede e il coordinatore Favo-Puglia Marcello Stefanì), è stato l’occasione per fare il punto sullo “Stato dell’Arte dell’Oncologia della provincia di Lecce”, grazie agli interventi tecnici di Gaetano Di Rienzo, coordinatore del Dipartimento Oncologico del Salento, del direttore generale dell’Istituto Oncologico di Bari Antonio Delvino e di Giammarco Surico, coordinatore della Rete Oncologica Pugliese, ma anche per aprire un confronto a più voci. Una lunga giornata di dialogo e di ascolto al quale ha partecipato il Direttore Generale ASL Lecce, Ottavio Narracci, arricchita con il contributo attivo di medici, oncologi, infermieri, Ordini professionali (rappresentati da Donato De Giorgi e Marcello Antonazzo), Associazioni di volontariato (con Rita Tarantino, presidente del Comitato Consultivo Misto ASL Lecce) e, soprattutto, di pazienti. La Rete Oncologica, insomma, anche come risultato di un modello partecipativo aperto, da costruire tutti assieme.

Il Dipartimento Integrato di Oncologia (DIOnc) dell’Area Salentina

Il Dipartimento Integrato di Oncologia sarà il punto di riferimento dell’Area Salentina, che comprende l’intero territorio della ASL Lecce e l’Ente Ecclesiastico Ospedale “Panico “di Tricase.

Il modello organizzativo della Rete è una novità assoluta nell’organizzazione sanitaria regionale e ha comportato la creazione di nuovi organismi a livello sia regionale che nelle singole ASL. Il Dipartimento è coordinato dal dott. Gaetano Di Rienzo, Direttore dell’U.O.C. di Chirurgia Toracica dell’Ospedale “Vito Fazzi”, e ne è presidente il dott. Rodolfo Rollo, Direttore Sanitario della ASL Lecce.

Il DIOnc è titolare della regia e del coordinamento di tutte le attività oncologiche di area medica, chirurgica, territoriale e sociale che si svolgono nel proprio ambito territoriale e opera sulla base dei programmi formulati dall’Unità di Coordinamento Regionale. Svolge attività di indirizzo e supporto nei confronti di tutte le strutture, sia ospedaliere sia territoriali.

Del Dipartimento fanno parte le Unità Operative di Oncologia, i Gruppi di Patologia Interdisciplinari e i Centri di Orientamento Oncologico (COrO). Quest’ultimi sono stati localizzati in tre strutture ospedaliere: Ospedale “Fazzi” di Lecce, Ospedale “Panico” di Tricase e Ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli. Diverse, in un’ottica multidisciplinare, saranno le figure professionali impegnate all’interno del COrO: oncologo, infermiere care manager, psicologo, assistente sociale, personale amministrativo con competenze in elaborazione dati e personale volontario.

Come funzionerà il sistema: una risposta per ogni paziente

Verrà istituito un numero verde regionale al quale rivolgersi in caso di sospetta malattia tumorale. Il numero verde, poi, indirizzerà la chiamata al COrO di competenza. Il paziente (o il medico curante) quindi entrerà in contatto con il Centro e verrà preso in carico. Il COrO predisporrà tutti gli esami necessari per la diagnosi specifica, attivando una agenda prioritaria per il paziente oncologico, in modo che tutte le indagini da eseguire (ad esempio TAC, PET, esami endoscopici e istologici, ecc…) vengano effettuati con corsia preferenziale e senza pagamento ticket. Il COrO interagirà con i gruppi multidisciplinari di patologia presenti nelle aree ospedaliere interessate. Completato l’iter diagnostico, il paziente verrà indirizzato alla struttura ospedaliera più vicina per i trattamenti del caso.

La Direzione Generale della ASL Lecce, in collaborazione con la Direzione Generale dell’Ospedale “Panico” di Tricase, e il Dipartimento Integrato di Oncologia stanno attivamente lavorando, in questi mesi, per rendere operativi gli strumenti della Rete, in collaborazione con l’Unità di Coordinamento Regionale, che coordina i quattro Dipartimenti Oncologici Pugliesi.

La Rete Oncologica Pugliese

Il modello organizzativo della Rete è quello di Hub & Spoke, il cui presupposto è che per determinate situazioni e complessità di malattia siano necessarie competenze rare e costose che non possono essere assicurate in modo diffuso, ma devono invece essere concentrate in Centri regionali di alta specializzazione. Il modello prevede, pertanto, la concentrazione dell'assistenza di maggiore complessità in "centri di eccellenza" (hub) e l'organizzazione dell'invio a questi "hub" da parte dei centri periferici (spoke) dei malati che superano la soglia di complessità degli interventi effettuabili a livello periferico.

Sono state perciò individuate quattro aree macroterritoriali (DIOnc della Capitanata, DIOnc del Barese, DIOnc dell'Area Jonico Adriatica e DIOnc dell'Area del Salento) il cui riferimento è l'Istituto Oncologico di Bari. L’obiettivo principale è avere dappertutto lo stesso protocollo operativo, in modo tale da curare in maniera uniforme tutti i pugliesi a prescindere dai territori: stessa cura, stessa terapia, stessa assistenza.

Entro la fine dell'anno saranno avviate le reti dedicate alla patologia oncologica del polmone, della prostata, del colon, dell'utero e della mammella. Entro il 2019, invece, saranno attivate le reti dedicate alla patologia oncologica del fegato, della vescica, del pancreas, dello stomaco, del melanoma, del rene e del testa/collo.

Le patologie oncologiche in Puglia

Nella regione Puglia ogni anno si ammalano di tumori circa 20.000 persone, di cui circa il 45% donne e il 55% uomini (rispettivamente 9.000 e 11.000 casi), oltre ai carcinomi della cute che, per le loro peculiarità biologiche e cliniche e per la difficoltà di stimarne esattamente il numero vengono in genere conteggiati separatamente.

L'incidenza della malattia riguarda 1700 casi al mese, 400 alla settimana e 55 al giorno. Circa 166mila cittadini pugliesi sono alle prese con la malattia tumorale (fonte: Regione Puglia).

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Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

31/10/2018

Ultimo aggiornamento:

31/10/2018