Gas Radon, gli obiettivi della nuova Legge regionale: ridurre l’esposizione delle persone e tutelare la Salute pubblica

Fissati i livelli limite e introdotte una serie di norme di risanamento degli immobili nelle zone a maggiore concentrazione. Entro due anni arriverà il Piano regionale di prevenzione e riduzione dei rischi connessi

Ridurre l’esposizione al Radon in edifici esistenti o di nuova costruzione e tutelare la Salute pubblica dai rischi eventuali. Sono alcuni dei punti qualificanti della Legge regionale n. 30 del 3 novembre 2016, approvata dalla Regione Puglia con l’obiettivo di ridurre al massimo l’esposizione delle persone in abitazioni o luoghi di lavoro e, nel contempo, introdurre una serie di norme di risanamento degli immobili nelle zone a maggiore concentrazione di gas radon.  Il radon, va ricordato, è un gas radioattivo naturale, incolore e inodore; esso è generato dal decadimento del radio, cioè dal processo per cui una sostanza radioattiva si trasforma spontaneamente in un’altra sostanza, emettendo radiazioni.

La Regione, in linea con la normativa nazionale e i regolamenti europei in materia di radiazioni ionizzanti, ha perciò fissato livelli limite di esposizione al radon e coerenti azioni di monitoraggio. Entro due anni dall’approvazione della legge regionale, sarà quindi compito della Giunta regionale predisporre il Piano regionale di prevenzione e riduzione dei rischi connessi.

Sarà questo lo strumento principale deputato all’aggiornamento delle aree a rischio, all’individuazione degli edifici a rischio per la salute della popolazione, così come all’elaborazione di criteri, prescrizioni e modalità per la predisposizione di progetti di risanamento di edifici esistenti. Tra gli altri compiti, spetterà al Piano regionale individuare i limiti di concentrazione del radon per le diverse tipologie di immobili, le prescrizioni costruttive e gli accorgimenti tecnici da osservare per le nuove edificazioni; realizzare una banca dati centralizzata delle misure di radon a fini di prevenzione; studiare e aggiornare l’incidenza del radon rispetto all’insorgenza di patologie in collaborazione con l’Osservatorio Epidemiologico Regionale e l’Istituto Superiore di Sanità; definire un sistema di informazione e divulgazione alla popolazione dei rischi connessi.

La Legge regionale prevede poi l’aggiornamento del Piano in base a nuove evidenze scientifiche, nonché l’adeguamento ad esso, entro un anno dalla sua approvazione e anche per stralcio, degli strumenti di pianificazione urbanistico-territoriale di Comuni, Città metropolitana, Province e della stessa Regione.

La nuova norma, nelle more dell’approvazione del Piano, stabilisce livelli limite di concentrazione del radon per le nuove costruzioni, gli edifici esistenti, scuole o edifici aperti al pubblico, con misurazioni da svolgere su base annuale in due distinti semestri e il successivo invio dei dati rilevati al comune interessato e ad Arpa Puglia.

» Legge Regionale Gas Radon
Download

Inserito da :

Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

17/02/2017

Ultimo aggiornamento:

22/02/2017