Al “Fazzi” inaugurato il secondo Angiografo dell’Emodinamica. Il DG Melli: in tre mesi colmato un gap di 19 anni

Un “gioiello” della tecnologia che fa compiere un deciso progresso alla Sanità pubblica leccese. Il reparto ora potrà lavorare con due angiografi, garantendo una maggiore sicurezza ai pazienti acuti e un forte aumento, in quantità e qualità, delle procedure interventistiche

Un angiografo può salvare la vita, due possono farlo senza mai perdere di vista la sicurezza del paziente. Alleati preziosissimi contro patologie gravissime, come l’infarto, e quando il tempo gioca a sfavore. La Cardiologia Interventistica ed Emodinamica del “Vito Fazzi” raddoppia così il suo impegno, grazie alla tecnologia di ultima generazione che è il “cuore” del nuovo angiografo. L’innovativo Allura Xper FD 20, che andrà ad affiancare l’altra apparecchiatura attualmente in servizio, è stato presentato stamattina dal Direttore Generale ASL Lecce Silvana Melli e dal primario del reparto Giuseppe Colonna, con l’intervento dell’assessore regionale al Lavoro, Formazione e Istruzione, Sebastiano Leo, che ha sottolineato «il grande livello di eccellenza raggiunto dal “Vito Fazzi” e che potrà essere valorizzato anche in chiave di collaborazione con l’Università». 

«Questo “gioiello” della tecnologia sanitaria – ha detto Melli – fa compiere un deciso progresso alla Sanità pubblica leccese. E ciò avviene colmando un gap lungo 19 anni, da quando cioè il compianto prof. Montinaro ha avviato l’attività di Emodinamica a Lecce, in soli tre mesi: è questo il tempo impiegato per spostare l’angiografo dal nuovo DEA, al quale è destinato, alla sala di Emodinamica, e mettere nelle mani esperte dei nostri medici uno strumento salva-vita che non poteva restare “parcheggiato” troppo a lungo. Un imperativo etico, oltre che di natura medica, ci ha spinti ad accelerare i tempi per mettere subito al servizio dell’utenza una straordinaria apparecchiatura. Il secondo angiografo, infatti, permette non solo di poter migliorare la qualità e la quantità degli interventi realizzabili, ma è fondamentale per poter affrontare operazioni delicatissime nella più totale sicurezza per i pazienti».

Interventistica coronarica, cardiologia strutturale e interventistica periferica sono i tre grandi settori in cui il nuovo angiografo dovrà mettere al servizio dei cardiologi interventisti le proprie capacità e caratteristiche d’avanguardia. «Con potenzialità elevatissime da sfruttare», ha confermato il dr. Colonna, evidentemente soddisfatto del nuovo acquisto: «Con la seconda sala di back-up – ha aggiunto- è possibile garantire una maggiore sicurezza per il paziente acuto in caso di avaria di un angiografo». Un “particolare” che da solo può spiegare l’importanza della scelta fatta dalla Direzione Generale della ASL, ma che consente ulteriori e incoraggianti sviluppi: «Potremo incrementare le procedure – ha rimarcato il primario - sia in termini quantitativi, partendo dalle 1732 procedure totali eseguite nel 2016, di cui 635 angioplastiche coronariche, sia in termini qualitativi, potendo contare sulla diversificazione delle procedure interventistiche: una possibilità non attuabile con un solo angiografo». E cresceranno anche i trattamenti di cardiopatie strutturali, che nel 2016 contano 10 interventi di impianto percutaneo di protesi aortica.

Un lavoro reso più agevole da un angiografo molto versatile, in grado di visualizzare praticamente tutte le parti anatomiche (una novità rispetto alle possibilità attuali) e di fornire immagini ad alta definizione per corroborare le decisioni diagnostiche e interventistiche dei medici. Basterà guardare sul grande monitor multicanale da 58 pollici, capace di proiettare su un unico schermo radioscopia, immagini ecocardiografiche, immagini ecografiche intracoronariche ed immagini di tomografia a coerenza ottica, senza la necessità di trasportare in sala le varie apparecchiature come, invece, avviene attualmente. In più, grazie ad un sistema ad hoc sarà possibile ridurre, in funzione dell'area applicativa (cardio, neuro, periferico ecc.), la dose di radiazione impiegata dal 50 all'85% rispetto ai metodi tradizionali, a tutto vantaggio della salute dei pazienti e degli operatori e senza perdita della qualità d'immagine. Un bel passo in avanti, anzi uno scatto.

 

SCHEDA TECNICA

Angiografo Allura Xper FD 20 – Philips

Caratteristiche e funzionalità

L'angiografo Allura Xper FD 20, modello top di gamma della ditta Philips, è caratterizzato dalla massima versatilità, adattandosi perfettamente a tutte le esigenze richieste in una sala di cardiologia interventistica.

L'ampia rotazione dell'arco (sistema a soffitto) permette la più grande flessibilità di movimento e posizionamento per tutte le applicazioni cliniche (interventistica coronarica, cardiologia strutturale, interventistica periferica etc). L'arco è anche munito del sistema "body guard", un sofisticato sistema anticollisione pensato per proteggere il paziente da contatti inattesi con il detettore (il sistema di rilevazione). Inoltre, l'«automatic position control» (APC) consente la memorizzazione ed il richiamo automatico istantaneo di circa 100 posizioni monoplanari o biplanari.

Il piano di supporto per il paziente è costruito in fibra di carbonio radiotrasparente, consente un carico massimo di 250 Kg e la rotazione della base del tavolo di ben 270 gradi intorno all'asse, permettendo la visualizzazione di tutte le parti anatomiche (caratteristica assente sull'attuale angiografo).

Pacchetti tecnologici aggiuntivi

Il sistema di visualizzazione dell'immagine avviene su un unico monitor di 58 pollici (sistema Flex Vision XL). Tale monitor a colori presenta altissima definizione e luminosità ed è dotato di una sofisticata centralina video in grado di gestire fino a 16 ingressi e 8 uscite video in modo dinamico (vale a dire esiste la possibilità di portare su un unico monitor: radioscopia, immagini ecocardiografiche, immagini ecografiche intracoronariche ed immagini di tomografia a coerenza ottica senza la necessità di trasportare in sala le varie apparecchiature come avviene attualmente).

Il sistema "ClarityIQ" rappresenta l'altra grandissima innovazione di questo angiografo. Infatti in funzione dell'area applicativa (cardio, neuro, periferico etc…) ClarityIQ consente una riduzione della dose di radiazione dal 50 all'85% rispetto alla medesima sequenza acquisita senza ClarityIQ e senza perdita della qualità d'immagine.

Il sistema EchoNavigator permette di eseguire gli interventi di cardiologia strutturale (TAVI, Mitral Clipping, chiusura dell'auricola unificando le due immagini, fluoroscopia live più ecografia transesofagea) fornendo un reale supporto al cardiologo interventista mettendo le immagini in relazione tra loro con conseguente miglior accuratezza e precisione in minor tempo.

Tali pacchetti aggiuntivi, integrati perfettamente nel sistema, rendono questa nuova apparecchiatura tecnologicamente all'avanguardia al pari di quelle presenti nei centri più prestigiosi.

Prospettive Future

Disponendo di una seconda sala di back-up è possibile garantire una maggiore sicurezza per il paziente acuto in caso di avaria di un angiografo.

Incremento delle procedure sia in termini quantitativi (nel 2016 eseguite 1732 procedure totali con 635 angioplastiche coronariche) sia in termini qualitativi (diversificazione delle procedure interventistiche non attuabile con un solo angiografo).

Possibilità di incrementare il trattamento delle cardiopatie strutturali (nel 2016 eseguiti solo 10 interventi di impianto percutaneo di protesi aortica).

Il nuovo software di refertazione e scarico magazzino Intellispace CardioVascular di Philips potrà consentire l'archiviazione controllata dei dati pazienti, successivamente estrapolabili anche per calcoli statistici e di ricerca clinica, oltre alla possibilità di condividere le informazioni in rete.

 

Inserito da :

Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

18/10/2017

Ultimo aggiornamento:

18/10/2017