Arriva a Lecce “Riprenditi la Vita”, la campagna informativa su Ictus Cerebrale e Fibrillazione Atriale

Appuntamento venerdì 28 settembre dalle 10.00 alle 18,00 in Piazza Sant’Oronzo per contrastare i circa 7.000 nuovi casi di ictus che si verificano in Puglia ogni anno

Appuntamento venerdì 28 settembre dalle 10.00 alle 18,00 in Piazza Sant’Oronzo per contrastare i circa 7.000 nuovi casi di ictus che si verificano in Puglia ogni anno

Lecce, 28 settembre 2018 – Arriva a Lecce la terza edizione di “Riprenditi la vita”, la campagna informativa sulla Fibrillazione Atriale (FA) e sull’importanza di tenerla sotto controllo per evitare ictus invalidanti, organizzata da A.L.I.Ce. Italia Onlus, Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale.

Venerdì 28 settembre, dalle 10 alle 18, in Piazza Sant’Oronzo verrà allestito uno stand, messo a disposizione dalla Protezione Civile, all’interno del quale il pubblico potrà usufruire gratuitamente di uno screening qualificato di pressione arteriosa e fibrillazione atriale, realizzato con il prezioso supporto di Neurologi, Cardiologi e personale infermieristico locali, oltre che dai volontari di A.L.I.Ce. Puglia Onlus.

Obiettivo della campagna è quello di estendere il messaggio di prevenzione all’intera popolazioneportandolo sul territorio.

La prevenzione, anche in Puglia, è quanto mai indispensabile: “Ogni anno nella nostra Regione si verificano circa 7.000 nuovi casi di ictus – dichiara il Dott. Leonardo Barbarini, Responsabile della Stroke Unit – Neurologia P. O. Vito Fazzi di Lecce e componente della commissione scientifica di A.L.I.Ce. Italia. Nel 2015, la Stroke Unit leccese è entrata tra i primi dieci centri specializzati in Italia (con 99 casi), nel 2016 è cresciuta ancora riuscendo a trattare (con trombolisi venosa o mista) 110 pazienti. Procedure aumentate in maniera sensibile anche nel 2017, quando si è toccata quota 165 fra trattamenti endovenosi (158) e misti (5), oltre a 2 trombectomie, attestando l’unità operativa leccese tra le migliori in Puglia. Intervenire precocemente, riconoscendo tempestivamente i sintomi, è fondamentale”.

Le persone affette da fibrillazione atriale e in trattamento con anticoagulante vedono le proprie attività limitate. Il rischio di emorragia, che può conseguire a operazioni o incidenti anche banali, infatti, è un fattore che cambia drasticamente la qualità e le prospettive di vita futura, sia nel paziente sia nel caregiver.

La disponibilità oggi della reversibilità dell’azione anticoagulante dei farmaci permette di vedere diminuito l’impatto della malattia sulla qualità di vita. Il paziente può così ricominciare a svolgere qualsiasi tipo di attività con meno preoccupazione, perché, in caso di necessità, può contare sull’effetto immediato della reversibilità; il caregiver potrà, a sua volta, assistere il proprio caro con meno ansia e preoccupazioni, con un giovamento fisico e psicologico della qualità della vita di entrambi.

Data di pubblicazione:

28/09/2018

Ultimo aggiornamento:

28/09/2018