Attenzione al fungo “Chlorophyllum molybdites”

La raccomandazione dei Centri di controllo Micologico sul fungo “Chlorophyllum molybdites” una specie tossica facilmente confondibile con una specie commestibile simile, come la “Macrolepiota procera" (Mazza di tamburo).

Negli ultimi giorni il Ministero della Salute ha segnalato alcuni casi di intossicazione causati dall’ingestione del fungo Chlorophyllum molybdites, specie tossica, verificatisi in Sicilia dove questi funghi sono stati confusi con una specie commestibile, la Macrolepiota procera (in allegato le foto).

Caratteristiche della Chlorophyllum molybdites:
Cappello: 7-16 cm, emisferico, poi convesso, infine espanso, con umbone poco pronunciato. Cuticola asciutta, feltrata, biancastra o crema, facilmente virante all'ocra ove manipolato, con la zona discale ricoperta da squame ocra brunastre poco espanse in periferia. Orlo frastagliato con qualche residuo del velo parziale.

Gambo: 5-14 x 1-1,5 cm, cilindrico con base poco ingrossata, fibroso, tenace, farcito, poi fistoloso, superficie liscia, bianca, tendente ad imbrunire a partire dalla base oppure ove manipolato, eterogeneo col cappello, inserito con un collarium che al distacco si macchia di verde-bruno. Anello a braccialetto, doppio, scorrevole, bianco, poi beige, tendente ad imbrunire nella faccia inferiore.
Lamelle: libere al gambo, fitte, con numerose lamellule, di colore crema verdognolo, poi verde sempre più scuro, grigio-verde, verde-bruno. Filo concolore, bruno-verde se manipolato.
Carne: nel cappello soffice, tenera, bianca o crema, al taglio diventa lievemente rosso poi imbrunisce, soprattutto alla base gambo. Sapore gradevole, odore leggero.
Microscopia: Spore verdine in massa, lisce, da ovali a ellittiche, con evidente apicolo laterale, una grossa guttula centrale e un poco evidente poro germinativo, cianofile;
Habitat: specie subtropicale, cresce sui litorali tra l'erba di terreni sabbiosi, anche in zone urbane e sulle spiagge;
Raccolte: segnalato più volte in Sicilia, in particolare a Giarre (CT), è stato ritrovato in diverse zone del comune di Messina.

Considerato che le “mazze di tamburo” sono funghi molto conosciuti e facilmente reperibili anche nel nostro territorio, si raccomanda ai cittadini di non consumare funghi simili se, prima del consumo, non sono stati controllati dai Micologi del Centro di Controllo Micologico.

Il Centro di Controllo Micologico (CCM) del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Area Nord si trova a Lecce, in viale Don Minzoni 6/8, Palazzo ex Inam (I° piano stanza 66) diretto dal Dott. Biagio Galante, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 12.30 alle ore 13.30, tel. 0832/215392 e fax 0832/215398, mail: sian@ausl.le.it

Il Centro di Controllo Micologico (CCM) del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) Area Sud, diretto dal Dott. Martino Protopapa, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 9, e svolge la sua attività in tre sedi:
* Maglie: via Sante Cezza 5 (sede Dipartimento di Prevenzione), mail: sian.uo.maglie@ausl.le.it
* Casarano: Via Spagna (sede Dipartimento di Prevenzione), mail: sian.uo.casarano@ausl.le.it
* Gallipoli: Lungomare Marconi (ex Ospedale), mail: sian.uo.gallipoli@ausl.le.it
    

Ricordiamo le 10 regole d'oro per la raccolta funghi:

https://www.sanita.puglia.it/web/asl-lecce/news-in-archivio_det/-/journal_content/56/25176/le-10-regole-per-la-raccolta-e-il-consumo-dei-funghi

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Inserito da :

U.O.S.D. Comunicazione e Informazione Istituzionale

Data di pubblicazione:

28/10/2021

Ultimo aggiornamento:

28/10/2021