Chirurgia Toracica, eccellenza e formazione in diretta tv: a Lecce interventi mini-invasivi ad alta tecnologia

Una trentina di chirurghi a lezione nel “Fazzi” per affinare tecniche e procedure. I grandi numeri del reparto leccese: terzo in Italia per la toracoscopia video-assistita, 450 interventi tradizionali l’anno

La lezione è live, con le immagini che arrivano sul maxi-schermo mentre si sta intervenendo per asportare un tumore al polmone. Tutto in diretta dalle Sale operatorie del “Vito Fazzi” di Lecce e del Centro di Robotica dell’Università di Pisa. L’interessante sessione di formazione è andata in onda l’8 novembre scorso, all’interno della due giorni di formazione del 6th Lecce VATS Lobectomy Course, con un confronto in tempo reale tra la tecnica di toracoscopia video-assistita (VATS, acronimo di Video Assisted Thoracic Surgery) impiegata nella Chirurgia Toracica leccese e l’approccio che prevede l’impiego del robot (RATS). Casi reali su cui le équipe chirurgiche hanno messo mani e strumenti sofisticati e, nell’aula del Laboratorio Dream del “Fazzi”, altri chirurghi hanno potuto assistere, commentare e chiedere delucidazioni su ogni singolo passaggio, compresi quelli più difficili.

Tecniche applicate sul campo da un lato e funzione didattica dall’altra testimoniano dell’alto livello raggiunto dalla Chirurgia Toracica di Lecce diretta dal prof. Gaetano Di Rienzo. L’équipe leccese ha eseguito una lobectomia polmonare superiore destra in videotoracoscopia: un’operazione che consiste nell’esecuzione dell’asportazione del lobo e linfadenectomia completa (asportazione di linfonodi) con due piccole incisioni di 3 cm e 4 cm senza divaricazione del piano costale toracico e con l’ausilio di moderne apparecchiature e strumenti che consentono di eseguire l’intervento guardando i monitor. L’équipe condotta dalla prof.ssa Franca Melfi, in collegamento da Pisa, ha effettuato un intervento simile utilizzando però la tecnica robotica.

Lecce è all’avanguardia in Italia nell’impiego della “Vats”, tecnica applicabile negli stadi iniziali del tumore polmonare e foriera di una serie di vantaggi legati non solo alla precisione e all’efficacia del lavoro dell’équipe chirurgica. Di fondamentale importanza è anche il decorso post-operatorio molto più rapido, già il giorno dopo l’intervento il paziente può rimettersi in piedi; così come si registrano una riduzione notevole del dolore post-intervento e un minor impiego di farmaci, oltre che ottimi risultati in termini di sopravvivenza e una degenza in ospedale notevolmente ridotta. Vantaggi importanti, soprattutto perché si tratta prevalentemente di operazioni su pazienti anziani.

I chirurghi iscritti al corso, una trentina circa provenienti da tutta Italia, hanno avuto la possibilità di assistere dal vivo ad un doppio intervento chirurgico e di apprendere tecniche e particolarità e insieme affinare competenze ed esperienze già acquisite. «In questo tipo di eventi formativi – spiega Di Rienzo – i chirurghi in aula possono interagire, porre domande e chiedere spiegazioni ai chirurghi durante l’effettuazione dell’intervento, anche perché si tratta di vedere in azione due tecniche diverse, quella video-assistita di Lecce e quella robotica di Pisa. Una tecnica, quest’ultima, che contempla la presenza del chirurgo sul campo operatorio e un altro in consolle a dirigere il tutto, utilizzando un joystick esattamente come fosse davanti alla playstation. Una nuova frontiera che l’anno prossimo sarà raggiunta anche a Lecce, migliorando ulteriormente il già elevato bagaglio tecnico e tecnologico della nostra unità operativa».

La Chirurgia Toracica del “Fazzi” (20 posti letto, con 7 medici e 15 infermieri in servizio) è ormai una realtà consolidata nel panorama italiano ed europeo ed è particolarmente apprezzata proprio nella chirurgia mini-invasiva, che rappresenta il più alto livello qualitativo assicurabile ai pazienti sottoposti ad interventi sul polmone.

A certificarlo è il Registro delle VATS Lobectomy, fiore all’occhiello della chirurgia italiana: un data base rigoroso e validato dalla European Society of Thoracic Surgery (ESTS) in cui, a partire dal 2014, vengono immessi tutti i dati statistici relativi a questo tipo di intervento.

L’Unità Operativa leccese, nella statistica aggiornata ad ottobre 2018, è al terzo posto in Italia con 369 interventi (500 dal 2012, anno di introduzione), unica struttura pugliese e tra le pochissime attive nel Sud, e precede prestigiose realtà nazionali impegnate in questa branca specialistica. Davanti a Lecce solo Padova (649) e Napoli (597), alle sue spalle Ancona, Firenze, il Policlinico di Milano ed tanti altri centri pubblici e privati.

La toracoscopia video-assistita e il corso dedicato ai chirurghi non sono altro che la punta di diamante di un’eccellenza della ASL Lecce. Il reparto del “Fazzi”, infatti, copre tutta la Chirurgia Toracica tradizionale (chirurgia della trachea, mediastino, polmone, pleura, parete toracica, broncoscopia rigida per trattamenti laser e inserzione di protesi), diagnostica broncoscopica (broncoscopie flessibili, biopsie transbronchiali di linfonodi) TAC ed eco-guidata (ago biopsie polmonari), oltre alla traumatologia toracica. In media, ogni anno vengono eseguiti circa 450 interventi in anestesia generale. Volumi di attività, esperienze, competenze e tecniche innovative che, con la prossima entrata in servizio del nuovo Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) di Lecce, potranno contare su una struttura ed un’organizzazione sanitaria ancora più all’avanguardia.

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Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

14/11/2018

Ultimo aggiornamento:

14/11/2018