Emergenza neve e influenza, tutti i numeri dell’attività del 118: 10mila chiamate in 15 giorni, più della metà risolta col triage

Il direttore Scardia: il "filtro" funziona,

soltanto il 23,2 per cento delle chiamate

è poi sfociato in accesso al Pronto Soccorso

Più di 10mila chiamate al 118, il 53 per cento risolto grazie al triage telefonico. Quelli appena trascorsi, neve e gelo a parte, sono stati i 15 giorni tra i più “caldi” per la Centrale Operativa diretta dal dott. Maurizio Scardia.

Dal 25 dicembre al 10 gennaio, infatti, gli operatori della centrale hanno risposto a 10.205 richieste di soccorso, con il picco del 7 gennaio in coincidenza con l’emergenza neve: 1.086 squilli al 118, quasi il doppio rispetto al giorno di Natale, quando i telefoni hanno cominciato davvero a scottare e l’influenza a diffondersi. Poi il lento rientro alla normalità, ma comunque con un volume di richieste più sostenuto rispetto all’ordinaria attività.

Giorni di super-lavoro cui si è fatto fronte con le armi migliori a disposizione: organizzazione e professionalità. Fattori che, come spiega il direttore Maurizio Scardia, hanno un punto di connessione: «L'attività di triage, in Centrale Operativa prima e sul territorio dopo, è stata eccellente». Con un esempio che è la cartina tornasole di questi giorni difficili: «Il 7 gennaio, giornata particolarmente critica, a fronte di 1.086 richieste di soccorso, sono state generate 323 operazioni di soccorso e, di queste, solo 142 hanno dato luogo al trasporto presso i Pronto Soccorso degli Ospedali».

Per Scardia, insomma, il filtro funziona, eccome: «Un buon 70 per cento di telefonate – spiega - sono state oggetto di triage telefonico ad opera degli operatori di Centrale concentrando i soccorsi su pazienti assolutamente prioritari e pertinenti al sistema di Emergenza 118. A parte il 7 gennaio, nelle altre giornate di iperafflusso telefonico la Centrale operativa ha “triagiato”, e quindi risolto telefonicamente, mediamente la metà delle attivazioni telefoniche».

La conferma della corretta gestione è nelle cifre: ben 5.359 chiamate concluse senza l’attivazione del mezzo di soccorso, 4846 hanno invece dato luogo ad emergenza. E anche qui il lavoro di gestione, leggendo tra i numeri, ha permesso di dare la risposta giusta ad ogni esigenza di soccorso: 601 chiamate sono state annullate prima dell’arrivo sul luogo, 1.877 sono state concluse sul posto, 2.368 hanno comportato il trasporto in Pronto Soccorso.

In pratica, soltanto il 23,2 per cento delle chiamate al 118 è poi sfociato in accesso vero e proprio al Pronto Soccorso: «Ed è una percentuale – conclude Scardia – che vale doppio, perché non certifica solo il buon lavoro svolto dal 118, anche in condizioni di eccezionale difficoltà e richiesta, ma ne attesta anche la funzione ottimale rispetto alla capacità di razionalizzare l’afflusso in Pronto Soccorso e quindi in Ospedale attraverso un canale che, lo ripeterò all’infinito, va usato solo ed esclusivamente per le emergenze».

» 118 Lecce - attività 25 dicembre 2016-10 gennaio 2017
Download

Inserito da :

Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

13/01/2017

Ultimo aggiornamento:

13/01/2017