Recupero dei crediti per esenzioni ticket non dovute: spediti 12mila avvisi bonari

Ogni lettera contiene un utile vademecum esplicativo, compresa l’indicazione della motivazione dell’avviso di recupero e la sua collocazione.  E’ comunque consigliato rintracciare ogni altra informazione, documentazione o modulistica nella sezione “recupero ticket” all’interno del portale della Salute

Spedite quasi 12mila lettere per il recupero di crediti per esenzioni ticket non dovute. La ASL Lecce ha avviato la procedura per l’anno 2012: per ora è un invito bonario. Stesso iter già percorso per le autocertificazioni dell’anno 2011, quando sono state inviate 8400 lettere agli utenti e, nel 60 per cento circa dei casi, la richiesta dell’azienda sanitaria ha avuto esito positivo, permettendo il recupero di oltre 500mila euro. Per la quota 2011 restante, invece, si sta ora passando agli stadi successivi: la raccomandata con spese a carico del destinatario e, nel caso, il recupero coattivo.

Un approccio graduale, dunque, che la ASL ha studiato per adeguare la complessa procedura alle criticità applicative e a qualche vuoto normativo, cercando di evitare disagi agli utenti e ovviando alle possibili discrepanze tra le diverse banche dati (Ministero del Lavoro, Inps e Agenzia delle Entrate) utilizzate dal sistema della Tessera Sanitaria. Non è un compito facile, insomma, quello affidato al team di lavoro chiamato a recuperare una non trascurabile massa di crediti sfuggita al pagamento del ticket dovuto per diverse prestazioni specialistiche (visite, diagnostica strumentale, esami di laboratorio ecc.).

Il sistema è stato normato a livello nazionale e regionale tra il 2009 e il 2010 e, dal 2011, utilizza a livello centralizzato i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate elaborando gli elenchi degli esenti con codice di esenzione E01-E03-E04 (relative a età, reddito, nucleo familiare, pensione sociale e minima) ed acquisisce i dati delle autocertificazioni rese dai cittadini disoccupati, identificati dal codice E02. In alcuni casi, va ricordato, anche per usufruire dell’esenzione con i codici E01-E03-E04 è necessario produrre autocertificazione. L’incrocio dei dati relativi alle autocertificazioni innesca la successiva verifica di veridicità, cui è chiamata l’ASL, e nel caso di mancata coincidenza scatta nei confronti dell’assistito la richiesta di recupero del ticket non pagato. «Con modalità e tempi – sottolinea Alessandro Orme, coordinatore del team di lavoro – che permettano all’assistito, in un periodo congruo, di pagare il dovuto oppure di giustificare, in tutto o in parte, l’esenzione». Con un pagamento in unica soluzione se l’importo è inferiore a 100 euro, oppure in quattro rate per importi superiori.

Il regolamento applicativo della ASL, infatti, prevede accorgimenti in grado di limitare al massimo errori e incomprensioni: si va dalla condivisione con i CAF, la Regione e la Guardia di Finanza, all’uniformità della procedura; dall’economia del procedimento amministrativo all’applicazione di principi di equità; dalla possibilità di evitare numerosi contenziosi da parte di assistiti che rientrano in categorie fragili, sino alla ricerca della massima efficacia in termini di risorse umane, strumentali,  tecniche e di risultato.

Insomma, recuperare i crediti ma facendo attenzione alle diverse situazioni che possono verificarsi. Sarà importante, perciò, dare una risposta precisa ma anche flessibile: è questo il compito che gli operatori dei Distretti socio sanitari e degli Uffici Relazioni con il Pubblico sono chiamati a svolgere con gli assistiti, applicando ai casi concreti le indicazioni generali. Ed è fondamentale, ad esempio, chiarire che ogni invito bonario contiene un utile vademecum esplicativo, compresa l’indicazione della motivazione dell’avviso di recupero e la sua collocazione.  E’ comunque consigliabile rintracciare ogni altra utile informazione, documentazione o modulistica nella sezione “recupero ticket” all’interno del portale della Salute.

Un approccio ragionato e ragionevole che, negli anni scorsi, ha permesso alla ASL Lecce di rilevare la presenza di una cospicua percentuale di posizioni regolari che, però, risultavano indistintamente unite con quelle da sottoporre a recupero. Le successive segnalazioni a SOGEI Spa (società del Ministero dell'Economia e delle Finanze che gestisce il Sistema Tessera Sanitaria) hanno permesso la rielaborazione, avvenuta il 2 marzo 2016 scorso per l'intero territorio nazionale, dell'elenco delle autocertificazioni da sottoporre effettivamente a verifica e recupero, con una riduzione di circa il 25% delle posizioni irregolari. Di fatto, inaugurando una fase nuova di recupero dei crediti all’insegna dell’equità e senza inutili vessazioni per gli assistiti.

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Ufficio Stampa

Data di pubblicazione:

21/02/2017

Ultimo aggiornamento:

22/02/2017