Nascere protetti: vaccinazione in gravidanza

Il Dipartimento di Prevenzione, insieme all’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia del SS. Annunziata e ai Consultori familiari, promuove una campagna per la vaccinazione delle donne in gravidanza. Ai vaccini contro difterite-tetano-pertosse e influenza, già consigliati e previsti da anni, si aggiunge quest’anno il vaccino anti-Covid.

I vaccini sono sicuri e proteggere le madri significa proteggere anche i neonati. Le future mamme, avvisate tramite un sms, potranno aderire alla vaccinazione. Sedute dedicate presso l’ambulatorio vaccinale in V.le Magna Grecia 418 a Taranto. Attivato anche un programma di farmacovigilanza.

 

La gravidanza è un fenomeno fisiologico complesso che richiede delle attenzioni per la salute della donna e del nascituro: non solo specifiche esigenze mediche legate alla particolare situazione, ma anche misure che possono garantire la salute della donna e, quindi, del nascituro. Tra queste, ci sono anche le vaccinazioni, che rappresentano un importante obiettivo di sanità pubblica. Tenendo conto, infatti, delle specificità legate alla condizione, la comunità scientifica ha individuato quali sono le vaccinazioni fortemente consigliate alle donne in gravidanza perché, senza rischi per la donna e per i nascituri, possono prevenire delle patologie infettive potenzialmente molto gravi, date le particolari condizioni, e garantire anche la copertura per i bambini appena nati.

Per questo, il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto ha avviato percorsi dedicati alla prevenzione vaccinale delle donne in età fertile e in gravidanza. Il progetto si chiama “Nascere protetti” ed è realizzato in sinergia con la Struttura Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale SS. Annunziata e i Consultori familiari.

 

Per sensibilizzare le donne incinte alla vaccinazione, oltre al coinvolgimento di tutti i professionisti coinvolti, come ginecologi, medici di medicina generale, personale dei consultori, la ASL Taranto ha predisposto l’invio di un sms dedicato. Le donne in gravidanza hanno così ricevuto a fine novembre un invito ad aderire alla campagna, con i riferimenti necessari per chiedere informazioni. Inviando infatti i propri dati (nome, cognome, data di nascita, settimana di gravidanza e numero di telefono) via email a promozionesalute@asl.taranto.it o via whatsapp al numero 3312646415, si viene ricontattate dagli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione che forniscono informazioni e chiarimenti e prenotano la vaccinazione. Per le donne in gravidanza, sono previste delle sedute dedicate (due mercoledì pomeriggio al mese) presso l’ambulatorio vaccinale a Taranto in Viale Magna Grecia 418.

 

Le vaccinazioni sicure e raccomandate per le donne in gravidanza sono quella contro difterite, tetano e pertosse (dTpa), quella contro l’influenza stagionale e, a partire da quest’anno, quella contro il Covid-19. La pertosse, che molte volte ha un decorso non grave negli adulti, è una malattia molto insidiosa per i neonati e può persino provocarne la morte: vaccinare la madre – soprattutto tra la 27° e la 36° settimana di gestazione – significa proteggere il bambino poiché gli anticorpi della madre passano al feto attraverso la placenta. Lo stesso avviene per il vaccino antinfluenzale, che è possibile effettuare in tutte le fasi della gravidanza e che, oltre a proteggere la donna incinta evitandole una malattia che può avere un decorso nefasto e che potrebbe necessitare dell’assunzione di farmaci, garantisce anche una copertura al bambino per i primi sei mesi di vita. A queste vaccinazioni, si aggiunge anche la vaccinazione anti-Covid, raccomandata nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e in allattamento. Se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza dopo aver già ricevuto il vaccino anti-Covid, non c’è evidenza in favore dell'interruzione della gravidanza; se dovesse scoprire di essere in gravidanza tra la prima e la seconda dose del vaccino, può considerare di ritardare la seconda dose fino al secondo trimestre. Le donne che allattano possono vaccinarsi contro il Covid, senza alcuna necessità di interrompere l’allattamento.

 

In fase di vaccinazione, le donne potranno anche aderire a un ulteriore progetto, quello dedicato alla farmacovigilanza e promosso dal Dipartimento di Prevenzione con AIFA e Regione Puglia. Le donne vaccinate che aderiscono dovranno semplicemente monitorare la propria situazione nei sette giorni successivi alla somministrazione e, dopo il parto, altri pochi dati relativi al bambino. Il personale del Dipartimento chiamerà le donne che hanno aderito per raccogliere questi dati ed elaborarli in maniera aggregata per uno studio ampio della Rete Nazionale di Farmacovigilanza sulle vaccinazioni in gravidanza.

 

 

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Data di pubblicazione:

17/12/2021

Ultimo aggiornamento:

17/12/2021