Vaccinazioni in gravidanza

Continua l’impegno del Dipartimento di Prevenzione, insieme all’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia del SS. Annunziata e ai Consultori familiari, per la promozione della campagna per la vaccinazione delle donne in gravidanza.

Alle soglie della stagione influenzale, ASL Taranto consiglia alle future mamme di aderire all’offerta vaccinale inviando un messaggio al numero dedicato.

 

Continua il programma “Nascere protetti” del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto, in sinergia con la Struttura Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale SS. Annunziata e i Consultori familiari, con l’avvio di percorsi dedicati alla prevenzione vaccinale delle donne in età fertile e in gravidanza. “La vaccinazione è un’attività fondamentale per la prevenzione – ha affermato il direttore generale ASL Taranto, Vito Gregorio Colacicco – ed è importantissima per determinate categorie di persone, come le donne incinte che, proprio per la loro condizione, necessitano di una attenzione maggiore alla propria salute.”

Per aderire alla campagna, le donne incinte possono inviare un semplice messaggio whatsapp al numero 3312646415, dedicato all’iniziativa, o una email a promozionesalute@asl.taranto.it. Dovranno semplicemente indicare i propri dati, ovvero nome, cognome, data di nascita, settimana di gravidanza e numero di telefono, e saranno ricontattate dagli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione che forniranno informazioni, chiarimenti e la prenotazione per le vaccinazioni. Sono previsti appuntamenti dedicati presso l’ambulatorio vaccinale in Viale Magna Grecia 418 a Taranto.

Le vaccinazioni in gravidanza rappresentano una maniera efficace e sicura per garantire la salute della mamma e del futuro bambino; hanno il duplice scopo di mantenere in buona salute la futura mamma durante la gravidanza e di stimolare il sistema immunitario materno allo scopo di produrre grandi quantità di anticorpi che possono essere trasmessi al nascituro. La comunità scientifica ha individuato quali sono le vaccinazioni fortemente consigliate alle donne in gravidanze ovvero quelle che, senza rischi per la donna e per i nascituri, possono prevenire delle patologie infettive potenzialmente molto gravi sia per la donna in gravidanza sia per i bambini appena nati.

“In questi anni, gli studi hanno confermato l’importanza delle vaccinazioni in gravidanza – ha affermato il dottor Emilio Stola, direttore della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale SS. Annunziata – In questo periodo dell’anno, poi, è fondamentale per le donne incinte e quelle che allattano la vaccinazione contro l’influenza stagionale. Anche l’Organizzazione Mondiale per la Sanità la raccomanda, visto non ci sono rischi per la madre né per il bambino che porta in grembo.”

Le vaccinazioni sicure e raccomandate per le donne in gravidanza sono quella contro difterite, tetano e pertosse (dTpa), quella contro l’influenza stagionale e quella contro il Covid-19. La pertosse, che molte volte ha un decorso non grave negli adulti, è una malattia molto insidiosa per i neonati e può persino provocarne la morte: vaccinare la madre – soprattutto tra la 27° e la 36° settimana di gestazione – significa proteggere il bambino poiché gli anticorpi della madre passano al feto attraverso la placenta. La vaccinazione antinfluenzale e la vaccinazione anti-Covid possono essere eseguite in tutte le fasi della gravidanza e, oltre a proteggere la donna incinta evitandole la malattia che può avere un decorso grave e che potrebbe necessitare dell’assunzione di farmaci, garantiscono anche una copertura del bambino nei primi sei mesi di vita. Anche le donne che allattano possono vaccinarsi contro l’influenza e il Covid, senza alcuna necessità di interrompere l’allattamento.

“In fase di vaccinazione, le donne potranno anche aderire a un programma di farmacovigilanza, realizzato da AIFA e Università di Bari e promosso dal Dipartimento di Prevenzione. – ha affermato la dottoressa Tatiana Battista del Dipartimento di Prevenzione – L’adesione è molto semplice: alle donne vaccinate è richiesto di monitorare la propria situazione nei sette giorni successivi alla somministrazione e, dopo il parto, fornire altri pochi dati relativi al bambino. Il personale del Dipartimento chiamerà le donne che hanno aderito per raccogliere questi dati, che saranno elaborati in maniera aggregata nell’ambito di un ampio studio della Rete Nazionale di Farmacovigilanza sulle vaccinazioni in gravidanza.”

Data di pubblicazione:

25/11/2022

Ultimo aggiornamento:

29/12/2022