Taranto, Vendola e Pentassuglia: "Il C.S.A. un modello per tutta l'Italia"

Le parole di Nichi Vendola e Donato Pentassuglia alla conferenza stampa di presentazione delle attività del Centro Salute Ambiente, nell'ambito del decreto sulla Terra dei Fuochi.

Taranto – “Il Centro Salute e Ambiente può diventare un modello per tutta l’Italia. Noi oggi presentiamo il Centro non come un libro dei sogni, ma per un lavoro che ha già svolto. Abbiamo un’attività di screening molto avanzata sulle patologie più rilevanti, che hanno a che fare anche con l’inquinamento della città di Taranto Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina a Taranto, insieme all’Assessore per le Politiche della Salute Donato Pentassuglia, alla conferenza stampa per la presentazione delle attività del Centro Salute Ambiente, operativo a Taranto sin dal 1 settembre dello scorso anno, e sulle novità contenute nel decreto sulla Terra dei fuochi. Il CSA è una organizzazione funzionale (5 macroaree di attività con 20 linee di intervento) che vede una integrazione delle strutture Arpa, Asl e Ares per dare una risposta integrata e condivisa alle tematiche ambiente e salute a Taranto. “Anche il registro tumori – ha continuato Vendola – è uno dei più evoluti, avanzati e meglio accreditati del Paese. Insomma, non è tutto fermo a Taranto. Si va avanti con un lavoro durissimo, con il coinvolgimento degli operatori sanitari, dei cittadini, delle associazioni e del Tribunale dei Diritti del Malato”. “Credo che Taranto – ha evidenziato il Presidente della Regione Puglia – abbia energie e risorse straordinarie che vanno finalmente liberate. Non si può dire soltanto tutto il male, qualche volta bisognerebbe dire tutto il bene di questa città”. Secondo Vendola “noi abbiamo bisogno di uscire dalla paura e di entrare nell’area della conoscenza. Dobbiamo sapere esattamente la composizione di tutto ciò che reca pregiudizio alla salute dei cittadini e dobbiamo aiutare i cittadini ad avere atteggiamenti e stili di vita compatibili con una buona salute. Si tratta, da un lato, di intervenire sulle grandi fonti di inquinamento nell’area industriale, dall’altro, di agire anche sulla vita quotidiana, con modelli e stili di vita che possano aiutare a guadagnare salute”. A chi gli chiedeva il perché di una lunga assenza da Taranto, Vendola ha risposto di “aver partecipato a tutti gli appuntamenti istituzionali che riguardavano il destino di questa città e il destino della fabbrica “Naturalmente – ha concluso Vendola - ho anche una sofferenza personale nei rapporti con una città che amo visceralmente, che ho sempre sognato di poter aiutare a rimettersi in piedi e continuerò a lavorare per questo obiettivo”. “Il Centro sta lavorando – ha aggiunto l’assessore Pentassuglia - e sta producendo una serie di notizie e di fatti concreti. Anche per quanto riguarda lo screening, i dati che presentiamo sono dati assolutamente incoraggianti che ci raccontano come siamo passati dal 31 per cento di risposte al 72, e in alcuni casi all’80, per cento di risposte positive, di persone cioè che rispondono all’appello e all’invito di partecipare allo screening. Ecco perché oggi non stiamo enfatizzando nulla, non stiamo raccontando un mondo che non c’è, oggi stiamo riportando fatti e lavoro con atti alla mano che consentano di comunicare alla nostra comunità che il Centro Salute e Ambiente a Taranto è aperto”. Per quanto riguarda invece il decreto sulla Terra dei fuochi, l’assessore Pentassuglia ha annunciato la novità fondamentale. “La novità principale del decreto, che nella sua legge istitutiva di febbraio 2014 conteneva solo delle risorse ma non si era arrivati ad alcuna soluzione – ha spiegato l’assessore - sta nel fatto che il plafond destinata alla Puglia, dopo il lavoro svolto con grande serietà da agosto a dicembre, non è più solo di due milioni di euro, bensì di 8 milioni e 69mila euro. Questa cifra ci consente non solo di implementare le attività di screening ma anche di attenzionare una popolazione ben più ampia, non solo la cittadinanza dei quartieri di Tamburi e Statte ma anche quella di tutta la città di Taranto e Statte. E poi ho aggiunto, anche su sollecitazione del Parlamento, la popolazione di Brindisi e Lecce perché il Centro Salute e Ambiente di Taranto deve diventare il Centro Salute e Ambiente di tutta l’area ionico salentina, quindi di tutte e tre le province ”. “Sono passi avanti importantissimi – ha concluso Pentassuglia – in questo modo diventiamo la punta più avanzata di tutto il territorio”. Dopo la conferenza stampa, il Presidente Vendola e l’assessore Pentassuglia hanno visitato il poliambulatorio di Crispiano e la struttura Asp (azienda servizi alla persona) di Massafra.

Data di pubblicazione:

19/01/2015

Ultimo aggiornamento:

02/05/2016