"In cerca della verità": indagine penale e ricerca sanitaria sul filo del metodo scientifico

 

Appuntamento l’8 luglio al "Libro Possibile" di Polignano a Mare.

 

Un incontro dal taglio inedito, un confronto che lega due mondi in realtà non così lontani, con protagonisti l’ex magistrato Armando Spataro e il direttore scientifico dell’IRCCS "Saverio de Bellis", Gianluigi Giannelli. Scoprendo che è il metodo applicato ogni giorno da ciascuno di noi

Cosa hanno a che fare tra loro una scoperta medica e un’inchiesta giudiziaria? Cosa accomuna il camice da laboratorio alla toga?

La risposta è forse racchiusa in due parole: metodo scientifico. Capire cosa sia questo concetto, analizzarne il declinarsi in due campi tanto diversi e apparentemente lontani – come anche in tanti altri – fino a scoprire come di fatto venga applicato da ognuno di noi nel quotidiano, è l’oggetto di un incontro dal taglio inedito, in programma giovedì 8 luglio a Polignano a Mare, nell’ambito del festival Il libro possibile. A discutere di “In cerca della verità. Il metodo scientifico tra indagine penale e ricerca sanitaria” saranno Armando Spataro, giurista ed ex procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino dopo aver lavorato a lungo come sostituto procuratore e aggiunto a Milano, e il direttore scientifico dell’Irccs de Bellis di Castellana Grotte, Gianluigi Giannelli, artefice dell’incontro.

 

L’appuntamento, moderato dalla giornalista Carmela Formicola, si svolgerà in piazza Moro dalle 19.15 (prenotazioni su https://ticket.libropossibile.com).

 

Ciò che unisce il ricercatore scientifico e il pubblico ministero che indaga – sottolinea Spataro – è la ricerca della giusta strada per arrivare alla verità. La verità utile alla scienza ed alla medicina, utile a individuare i responsabili dei reati anche nell’interesse delle parti offese. Ma in entrambi i campi occorre procedere senza ricercare alcuna risonanza mediatica, pronti a correggere la rotta riconoscendo errori e ipotesi opposte. Ed è pure necessario riconoscere la dignità e le aspettative di chi spera in risultati utili, per sé e per la società. Toccherà ad altri, la comunità scientifica o un Tribunale, confermare che la verità sia stata raggiunta”.

 

Il metodo scientifico – aggiunge Giannelli – è parte integrante della nostra vita, è in ogni attività che svolgiamo, non solo quella lavorativa. Consiste nell’analizzare ogni situazione cercando di conoscere quanto già noto, sulla base di ciò avere quindi un’idea progettuale di quanto si intende svolgere, avere la capacità e l’onestà intellettuale di analizzare l’esito del proprio operato mediante un’analisi ex post, per imparare dalla propria esperienza, qualunque essa sia: un approccio che da un lato risulta l’unico viatico affidabile per raggiungere il risultato ipotizzato, dall’altro ci porta a migliorare le nostre capacità future. Un metodo che si può coniugare tanto nell’attività professionale quanto in ogni circostanza di vita, dalla scelta di un ristorante a quella della scuola per inostri figli eccetera”.

L’incontro è stato ideato e promosso da Giannelli come responsabile di un progetto di ricerca europeo dell’Irccs legato alla “Notte dei Ricercatori”, istituita in tutta Europa dal 2005 dalla Commissione Europea per diffondere la cultura scientifica, rendere partecipe il cittadino della vita del ricercatore, comunicare come la ricerca impatti nel quotidiano dei cittadini, finanziando anche specifici progetti sul tema.

 

Data di pubblicazione:

29/06/2021

Ultimo aggiornamento:

29/06/2021