Studio Salus in Apulia Study sulla associazione tra presbiacusia, stile di vita e alimentazione.

La perdita di udito è una delle disabilità più comuni negli anziani, poiché colpisce circa un terzo delle persone over 65. In particolare, il disturbo di elaborazione uditiva centrale legato all’età (o presbiacusia centrale) è una particolare entità diagnostica che riflette un'elaborazione alterata dei segnali uditivi da parte del sistema nervoso uditivo centrale.

 

Studi epidemiologici condotti sulla popolazione del Salus in Apulia Study, hanno precedentemente osservato che la presbiacusia è spesso associata ad una probabilità di oltre quattro volte di sviluppare una demenza rispetto a soggetti normoudenti. E’ ormai risaputo che i disturbi legati al deterioramento cognitivo, e quindi anche la presbiacusia centrale, potrebbero essere collegati allo stile di vita, in particolare alle scelte alimentari.

 

Su queste basi i ricercatori del team del Salus in Apulia Study hanno condotto uno studio, recentemente pubblicato sulla rivista internazionale Frontiers in Aging Neuroscience, riscontrando che i soggetti con diagnosi di presbiacusia centrale hanno seguito nel periodo di osservazione un'alimentazione più ricca in grassi (in particolare di acidi grassi saturi e monoinsaturi) e superalcolici (ma non di alcol in genere). Al contrario, un introito maggiore di potassio, vitamina C e di fibra (ad esempio attraverso il consumo di frutta) è risultato essere inversamente associato alla presenza di questa patologia. Il team sta tuttora proseguendo il suo lavoro di ricerca epidemiologica per confermare, con dati longitudinali, i risultati ottenuti da questo primissimo studio sull’argomento con l’obiettivo di migliorare le prospettive per la prevenzione e il trattamento di questo e speriamo anche altri disturbi psicoacustici.

 

Il paper è disponibile al seguente link: https://www.frontiersin.org/.../fnagi.2021.629017/full

Data di pubblicazione:

10/09/2021

Ultimo aggiornamento:

10/09/2021