Studio su NAFLD (Non-Alcoholic Fatty Liver Disease)

Oggi vogliamo parlarvi di uno studio realizzato dal nostro istituto sulla Steatosi epatica non alcolica ovvero NAFLD.

 

Le ultime metriche sulle patologie metaboliche sottolineano una prevalenza di steatosi epatica non alcolica in costante aumento a livello globale, colpendo circa il 20% della popolazione generale e fino al 70% della popolazione diabetica.

 

Il dato preoccupante riguarda l’evidenza che l'80% dei soggetti affetti da NAFLD manifesti un fenotipo di obesità patologica con accumulo di grasso ectopico viscerale, e si esponga ad un aumentato rischio di cirrosi epatica. Questo aspetto richiede particolare attenzione nella fase di screening in ambito clinico.

 

A tale proposito, abbiamo studiato un campione di 1232 soggetti con fenotipo di eccesso ponderale (BMI>25 kg/m2), in assenza di terapia farmacologica o integrativa. L’endpoint primario dello studio è stato di estrapolare qualsiasi relazione indipendente tra i parametri ematochimici di routine e il rischio di NAFLD, tali da poter migliorare la gestione dello screening della NAFLD.

 

Abbiamo riscontrato che il metabolismo del glucosio ricopre un ruolo chiave nel delineare le traiettorie di rischio di NAFLD, e si è rivelato biomarcatore chiave nel monitoraggio del rischio di NAFLD nei soggetti non diabetici in eccesso ponderale. In particolare, ogni incremento unitario di HbA1c (%) ha indicato un rischio di NAFLD significativamente maggiore, di quasi due volte, nel nostro studio.

 

Di seguito il link della pubblicazione: https://www.mdpi.com/2077-0383/10/8/169

 

Data di pubblicazione:

02/09/2021

Ultimo aggiornamento:

02/09/2021