Partnership col Kanagawa Cancer Center sulla progressione dei tumori gastrointestinali

L’accordo include lo scambio di materiale biologico, studi clinici di validazione di nuovi test diagnostici per individuare precocemente lo sviluppo di metastasi, ma anche scambio di ricercatori. Una nuova e prestigiosa collaborazione che segue quella con la statunitense Mayo Clinic, ma anche ricerche e pubblicazioni con enti di mezza Europa e seminari di luminari internazionali

L’obiettivo della nostra collaborazione – spiega il docente del centro giapponese Naohiko Koshikawa - è investigare nuovi bersagli terapeutici e diagnostici focalizzati nel microambiente tumorale per i tumori gastrointestinali. In particolare, con questa collaborazione vogliamo studiare un componente della matrice extra-cellulare appartenente alla famiglia delle Laminine, la Laminina-332 che gioca un ruolo chiave nella patogenesi della progressione tumorale dei tumori gastrointestinali”. L’accordo include lo scambio di materiale biologico, studi clinici di validazione di nuovi test diagnostici per individuare precocemente lo sviluppo di metastasi, ma anche scambio di ricercatori.

Ad aprire le porte alla collaborazione - il Kanagawa ha organizzazione simile a quella degli Irccs, trattandosi di enti ospedalieri che combinano all’attività assistenziale quella della ricerca multidisciplinare - è stata la visita in primavera dello stesso Koshikawa all’Istituto di Castellana. Nell’occasione, con il direttore scientifico dell’Irccs Gianluca Giannelli, fu sviluppato un percorso scientifico comune, che ha visto recentemente la ratifica dell’atto ufficiale di accordo quadro tra le due istituzioni. “Essere partner di prestigiosi enti di ricerca internazionali - sottolinea oggi Giannelli - rappresenta una conferma della reputazione scientifica del de Bellis e uno stimolo per i giovani ricercatori dell’istituto, che possono inseguire i sogni legati allo svolgimento di una attività di ricerca con elevati standard qualitativi nella loro terra, evitando l’emorragia di cervelli che depaupera di risorse umane il futuro della nostra comunità”.

L’Istituto pugliese e il suo direttore generale Tommaso Stallone aggiungono dunque un nuovo e importante tassello al percorso di internazionalizzazione della propria ricerca avviato da tre anni, che ha fruttato numerosi studi in collaborazione con prestigiose Università ed Enti in Spagna, Germania, Francia, Austria, Svezia, Gran Bretagna, già sfociate in varie pubblicazioni. Al tempo stesso, molti scienziati provenienti da altri stati - talvolta da altri continenti - hanno fatto visita all’Irrcs tenendo seminari e incontrando i ricercatori dell’ente. “Va sempre evidenziata l’importanza per i ricercatori più giovani – conclude Giannelli - di incontrare luminari della ricerca con cui confrontarsi e arricchire così il proprio bagaglio culturale. Oggi il mondo della scienza basa l’avanzamento della conoscenza sui continui scambi culturali di ricercatori da un continente all’altro, allargando così giorno dopo giorno i propri orizzonti. E’ il concetto che guida ormai il lavoro del nostro Irccs, in linea con la sua missione”.

-> Di seguito l'articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno:

 

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Data di pubblicazione:

02/12/2019

Ultimo aggiornamento:

09/12/2019