Convegni. Cardio oncologia 2025

Appuntamento venerdì 28 e sabato 29 marzo nella sala convegni 'Massimo Tommasino'. Responsabile del congresso, dott. Stefano Oliva. L'evento è stato accredidato per 8 crediti formativi. 

Si prevede che entro il 2030 si aggiungeranno al carico globale oltre 20 milioni di nuovi casi di cancro. Le nuove terapie e le terapie combinate hanno migliorato la sopravvivenza al cancro, ma sono associate a complicazioni cardiovascolari, soprattutto negli anziani e nei soggetti con comorbidità cardiovascolari preesistenti. Le terapie oncologiche più comuni con cardiotossicità nota includono antracicline, farmaci anti-HER-2, radiazioni, inibitori della tirosinchinasi, inibitori della tirosin-chinasi associati al VEGF, inibitori dell'aromatasi e anche trattamenti moderni, tra cui il trapianto di cellule staminali e le terapie CAR-T.

I cardio-oncologi, ed i cardiologi in generale, si ritrovano quindi a dover gestire una varietà di condizioni cardiovascolari ed eventi avversi associati al trattamento. Gli eventi cardiovascolari comuni includono ipertensione, dislipidemia, aritmie, insufficienza cardiaca, malattia coronarica e obesità. Ad ogni modo, i pazienti vanno seguiti da un punto di vista cardiologico prima, durante e dopo le sessioni di trattamento.

Il momento ottimale per prendere in considerazione le strategie di prevenzione della malattia cardiovascolare (CVD) nei pazienti oncologici è quello della diagnosi e prima dell'inizio del trattamento. Ciò consente all'équipe oncologica di considerare il rischio cardiovascolare (CV) durante le scelte terapeutiche, di educare i pazienti in merito al loro rischio CV, di personalizzare le strategie di sorveglianza e follow-up CV e di indirizzare in modo appropriato i pazienti ad alto rischio ai servizi di cardio-oncologia. Queste strategie sono necessarie per ridurre il rischio di CVD e migliorare l'aderenza a trattamenti oncologici efficaci e la sopravvivenza complessiva. Dopo il completamento della terapia antitumorale, l'attenzione si concentra sulla gestione dei fattori di rischio cardiovascolari e sulle sue eventuali complicanze. Le strategie di prevenzione cardiovascolare richiedono quindi un approccio personalizzato nella valutazione del rischio e nella gestione delle complicanze per far sì che i medici adottino un approccio sistematico senza ritardare il trattamento oncologico. 

Il programma completo è disponibile a questo link

Data di pubblicazione:

27/03/2025

Ultimo aggiornamento:

27/03/2025