Tumore del pancreas, “nutrire” il sistema immunitario per affrontare l’intervento chirurgico

Pubblicato su “European Journal of Surgical Oncology”, uno studio che porta la firma dei nostri Raffaele De Luca Oronzo Brunetti e Alessandro Rizzo. Allo studio ha partecipato il prof. Riccardo Caccialanza, insieme a chirurghi e oncologi di alcuni dei maggiori centri italiani di chirurgia pancreatica.

Non una semplice dieta ma una specifica terapia medica nutrizionale per affrontare al meglio l’intervento chirurgico. È l’immuno-nutrizione, uno specifico trattamento nutrizionale a cui è dedicato lo studio, recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “European Journal of Surgical Oncology”, a firma di tre medici e ricercatori (il chirurgo Raffaele De Luca e gli oncologi Oronzo Brunetti e Alessandro Rizzo) dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.
 

L’articolo vede anche la collaborazione con il Prof Riccardo Caccialanza, autorità nazionale nell’ambito della nutrizione clinica in oncologia,  e di chirurghi e oncologi di alcuni dei maggiori centri italiani di chirurgia pancreatica. Tutti i più recenti studi sulla immuno-nutrizione per i pazienti affetti da cancro del pancreas sono stati considerati e sintetizzati sul suo ruolo prima, durante e dopo l’intervento chirurgico.
 

Spiega a riguardo De Luca, primo firmatario della pubblicazione: «I pazienti con tumori gastro-intestinali sono a rischio malnutrizione. Spesso, quando ricevono la diagnosi, sono già malnutriti, hanno perso peso e massa muscolare, soprattutto hanno un peggioramento della loro qualità di vita. Questo è particolarmente drammatico nei casi di tumore del pancreas, tanto che si stima che circa il 70% dei pazienti siano malnutriti». Le terapie oncologiche a cui devono sottoporsi peggiorano spesso la condizione di malnutrizione, pregiudicando l’efficacia dei trattamenti oncologici e incidendo negativamente sulla stessa qualità della vita.
 

Si parte, dunque, dalla cura della nutrizione: «L’aspetto nutrizionale – spiega De Luca – va inteso non come semplice dieta, ma come specifica terapia medica nutrizionale “personalizzata”, che si avvale di integratori somministrati per via orale o enterale. L’immuno-nutrizione, in particolare, consente di potenziare il sistema immunitario, migliorare lo status nutrizionale del paziente al fine di ridurre gli effetti collaterali delle terapie mediche, aumentandone l’efficacia e facendo giungere l’ammalato con carcinoma del pancreas ad una condizione nutrizionale e fisica ottimale all’intervento chirurgico».
 

«Sfortunatamente – riprende De Luca – nella pratica clinica quotidiana ci si occupa troppo poco della nutrizione. Gli studi invece dimostrano che una terapia medica nutrizionale, in particolare l’immuno-nutrizione associata a una corretta preparazione fisica e psicologica  all’operazione, possono migliorare significativamente il periodo pre e post operatorio dei pazienti con cancro del pancreas che si sottopongono a intervento di resezione».
 

La preparazione e il “potenziamento” del sistema immunitario rientrano nella cosiddetta “pre-abilitazione”, che riguarda non solo la nutrizione ma anche l’esercizio fisico e il sostegno psicologico. Il tempo che intercorre fra l’inizio dei trattamenti medici (chemioterapia cosiddetta neo-adiuvante n.d.r) e l’intervento chirurgico diventa così un “periodo finestra” importante per migliorare la situazione nutrizionale, fisica e psicologica di ogni paziente.
 

Un paziente che si prepara così all’intervento risponderà meglio ai farmaci e  all’operazione, con  tempi di ripresa più rapidi, secondo quanto previsto dal protocollo ERAS® – Enhanced Recovery After Surgery, cioè migliore e rapido recupero dopo un intervento chirurgico - protocollo seguito per la gestione dei pazienti chirurgici con carcinoma del pancreas, che vede il coinvolgimento di diverse figure professionali.
 

«Orgoglioso dei risultati sempre brillanti dei nostri medici e ricercatori», commenta a riguardo il direttore generale Alessandro Delle Donne. «che, attraverso questi studi e ricerche, tracciano nuove strade per la presa in carico dei pazienti. Così come previsto dalle più recenti e innovative linee guida nazionale ed europee, la cura del malato è sempre più multidisciplinare e personalizzata e non si limita più all’intervento sulla patologia. Questo significa, per il nostro Istituto, ampliare e qualificare l’offerta dei servizi sanitari, grazie anche a figure professionali specialistiche, dall’oncologo al genetista, passando per lo psicologo e il nutrizionista, che accompagnano i pazienti prima e dopo l’intervento chirurgico. L’obiettivo a cui tendiamo è un percorso di cura efficace, dai controlli di prevenzione, al follow up. Proprio in queste settimane, stiamo definendo a livello regionali accordi, convenzioni ed iniziative che ci vedranno impegnati in prima linea per esami di screening per alcuni tipi di tumori». 

Data di pubblicazione:

30/01/2023

Ultimo aggiornamento:

30/01/2023