Istituto Tumori Bari

"Giovanni Paolo II" I.R.C.C.S.

UOC Oncologia Sperimentale

L'Unità Operativa Complessa di Oncologia Sperimentale comprende le seguenti attività:

• Centro studi tumori eredo-familiari (oncogen@oncologico.bari.it; 080 5555331)
• Biobanca istituzionale (biobanca@oncologico.bari.it;  0805555471)
• Laboratorio di farmacologia sperimentale (080.5555986)

CENTRO STUDI TUMORI EREDO-FAMILIARI 

Il Centro Studi Tumori Eredo-Familiari assiste individui, sani o affetti da patologia tumorale, con sospetta predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori. Dimostrare che la predisposizione allo sviluppo di un tumore è ereditaria dà un grande vantaggio sia per il paziente stesso, affetto da patologia neoplastica, sia per i suoi familiari  sani, predisposti, stabilendo per questi ultimi il programma di prevenzione/diagnostica precoce più appropriato.

Si stima che tra il 5 e il 10 per cento degli individui colpiti da tumore abbia contratto la malattia per cause eredo-familiari. Per alcuni tipi di cancro (mammella, colon, stomaco, rene, melanoma, tiroide, paratiroidi, surrene e pancreas) sono stati identificati geni la cui alterazione può predisporre allo sviluppo del tumore; per altri tipi di tumore sono in corso molti studi.

Individuare e curare i tumori con origine familiare è una sfida che richiede risorse e competenze multidisciplinari. Il Centro Studi  Tumori Eredo-Familiari segue il paziente passo dopo passo, dalla CONSULENZA GENETICA ONCOLOGICA all’eventuale analisi del DNA, fino alla messa in atto di procedure diagnostiche, preventive e terapeutiche personalizzate.

Ai pazienti affetti da tumori eredo-familiari e alle persone sane con sospetta predisposizione familiare allo sviluppo di tumori è offerta una consulenza genetica oncologica effettuata da un genetista affiancato da un oncologo o da un esperto specialista della patologia in esame.

Durante il 1° incontro si ricostruisce l'albero genealogico e si esamina la documentazione clinica personale e degli altri membri della famiglia affetti da neoplasia. Sulla base di queste informazioni il genetista valuta se sia necessario eseguire un test genetico. La decisione di sottoporsi al test o rifiutarlo dev’essere compiuta in maniera autonoma e consapevole, e comunque solo dopo aver firmato l’apposito consenso. Per aiutare nella scelta, i medici del Centro Studi Tumori Eredo-Familiari forniscono tutte le informazioni disponibili:

• sulla malattia e/o sul rischio di svilupparla
• sul test genetico e i suoi limiti
• sul rischio di malattia in base al risultato del test
• sulle possibilità preventive e/o terapeutiche disponibili.

Dal test genetico è possibile ottenere:

• un risultato informativo (la mutazione predisponente viene individuata);
• un risultato non informativo (la mutazione predisponente non viene identificata o perché si trova su altri geni non noti o perché non identificabile dall’analisi attualmente disponibile);
• un risultato dubbio, qualora venga identificata una variante genica di cui non è noto l’effetto patogenetico.

Il risultato del test sarà comunicato in una successiva seduta di consulenza, nella quale verrà interpretato il dato molecolare e si illustreranno il programma di sorveglianza più appropriato e le possibili opzioni per la riduzione del rischio.

BIOBANCA ISTITUZIONALE

La Biobanca istituzionale si occupa della gestione della raccolta, crioconservazione ed utilizzo dei tessuti biologici di interesse oncologico, secondo criteri internazionalmente accettati, necessari per la ricerca e sviluppo di nuovi biomarcatori predittivi di rischio, diagnosi precoce, chemiosensibilità, tossicità, prognosi, e di nuovi farmaci/terapie in oncologia.

La Biobanca colleziona materiale biologico umano di varia natura (tessuti, sangue, ecc) di potenziale interesse per pratiche di tipo diagnostico e di ricerca. Detta attività è disponibile anche per Unità Operative  esterne collaboranti a vario titolo con l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II”. Ricercatori ed oncologi possono conoscere la disponibilità di campioni biologici di loro interesse ed accedere eventualmente all’utilizzo di detto materiale previa proposizione di progetti di ricerca, verifica della fattibilità da parte del Comitato Scientifico della Biobanca ed approvazione da parte del Comitato Etico Indipendente dell’Istituto.

Ogni attività sul materiale crioconservato in Biobanca prevede

• la sottoscrizione di un consenso informato da parte del donatore
• l’accettazione di procedure definite da specifiche convenzioni e protocolli (Iata, Trasporti) per glieventuali trasferimenti extramoenia dei campioni biologici.

La struttura vanta la certificazione ISO 9001:2015 ed è in fase di certificazione ISO 20387:2020 ed è accreditata BBMRI.Italia

La Biobanca Istituzionale dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” coordina il Network delle Biobanche Oncologiche Pugliesi (BIOBOP) e partecipa al Network Europeo delle Biobanche (Biobanking and BioMolecular Resources Infrastructure, BBMRI.ERIC).

Direttore
Uff. Coordinamento 0805555471
Lab. Ricezione e Smistamento 0805555473
Lab. Preparazione Risorse 0805555474

LABORATORIO DI FARMACOLOGIA SPERIMENTALE