PRESENTAZIONE DEL SISTEMA DI PRIMO SOCCORSO SANITARIO IN MARE DELLA REGIONE PUGLIA

E’ stato presentato il 9 giugno c.a. “Emersanmare”, un percorso sperimentale, unico in ambito nazionale, finalizzato ad assicurare una risposta all’emergenza sanitaria nelle acque territoriali e sulla costa. Secondo il dottor Maurizio De Luca, responsabile del progetto "il sistema si colloca nell’ambito delle attività operative speciali di Protezione civile, per integrarsi con altri sistemi di soccorso".
A cura dell’Organismo permanente per la formazione in sanità la preparazione del personale, altamente specializzato, per completare l’assistenza territoriale attraverso l’integrazione di tutti i sistemi già in opera (118, Capitaneria/Guardia costiera), assicurando la tutela della vita umana. L’obiettivo di Emersanmare, definito “118 mare” è soddisfare la domanda di intervento per l’emergenza sanitaria nel mare territoriale e nel territorio costiero, con una rete di postazioni operative, interessate direttamente dalle centrali del 118. Per ora le prime postazioni saranno in alcune zone turistiche di difficile raggiungimento via terra o ad alta frequentazione: Tremiti (con una idroambulanza), Vieste, Rodi. E ancora Molfetta, Barletta (Margherita, idroambulanza), Savelletri, Ostuni, Leuca, Torre S. Giovanni, in modo da utilizzare a pieno i primi 55 operatori formati con le dieci idromoto e le due idroambulanze. 10 i percorsi formativi con lezioni in aula e in piscina, con la specializzazione di due figure professionali in grado di intervenire in ambienti ostili, con medici e infermieri. “Il percorso sperimentale che si avvia oggi – ha detto De Luca – non è sicuramente un punto di avvio, ma l’avvio di un’esperienza che necessariamente dovrà maturare sul campo, con l’obiettivo di adeguarsi gradualmente alle differenti necessità territoriali”. Ieri a Piazza Diaz (lungomare di Bari la prima esercitazione dimostrativa, con il recupero di persone a mare con idroambulanze (gommoni con prua abbassabile per imbarcare le “barelle” galleggianti e dotato di attrezzature di rianimazione) e idromoto (veloci unità con barelle galleggianti, dedicate soprattutto agli interventi in acque basse e sperimentate in California per il soccorso ai surfisti). Alla esercitazione barese hanno assistito il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli con il presidente Vendola e gli assessori Amati (Protezione civile), Fiore (Politiche Salute, Fratoianni (Attuazione programma). L’assessore Fiore ha detto che “per questa bella iniziativa abbiamo lavorato in funzione di un sistema, per rendere il sistema dell’assistenza e soccorso sempre più grande. Abbiamo lavorato in sinergia con la guardia costiera, ente che interviene a distanze più ampie dalla costa. L’obiettivo è l’integrazione con i sistemi di terra, che implementiamo costantemente. Emersanmare è un sistema complesso che attraverserà vari momenti di riflessione e miglioramento. Questi mezzi si pongono sempre più in rapporto alla protezione civile che è sempre più legata al sistema della sanità. Il tutto quindi deve essere sempre più integrato”. L’assessore Amati ha ringraziato il comune di Bari che ha ospitato l’iniziativa a piazza Diaz e ha ricordato come “il progetto sia nato da una felice intuizione dell’assessorato alla sanità che dopo aver acquistato i mezzi, ha deciso di chiudere il cerchio con il sistema Emersanmare, Questa è tra le più originali, se non l’unica, iniziativa regionale del genere. E ricordo che il tutto si utilizzerà durante la stagione balneare. Questo per ricordarlo a qualcuno che ha ironizzato dicendo che i mezzi erano in rimessa d’inverno. Chi, facendo satira in tv lo ha additato come spreco, si è meritato un provolone soprattutto dopo oggi”.

Data di pubblicazione:

10/06/2011

Ultimo aggiornamento:

21/01/2016