Post Covid, la riabilitazione respiratoria è a distanza

In telemedicina tre sedute di fisioterapia per una 13enne dimessa dall’ospedale pediatrico Giovanni XXIII dopo un mese di degenza 

La riabilitazione post Covid arriva direttamente a casa attraverso lo schermo di un computer. Sono state tre le sedute di fisioterapia respiratoria in telemedicina organizzate dall’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari per una piccola paziente di 13 anni. La ragazza, ricoverata il 10 marzo e dimessa il 9 aprile, aveva contratto il Covid in forma grave ed era rimasta in ospedale per quasi un mese sia nel reparto di Malattie infettive sia in quello di Rianimazione. Anche il papà della 13enne, contagiato dal Sars-cov-2, era stato ricoverato in Rianimazione al Policlinico di Bari.

Dopo un mese di degenza con seri problemi polmonari, la paziente si è negativizzata ed è stata dimessa. Con la necessità, però, di continuare le cure per effettuare la riabilitazione respiratoria. È stato allora che, vista l’impossibilità della giovane di muoversi da casa, l’ospedale pediatrico ha deciso di organizzare la riabilitazione a distanza. La fisioterapista in servizio al Giovanni XXIII, Giovanna Lupis, si è messa a disposizione per svolgere le sedute in telemedicina attraverso uno schermo e una connessione internet: da remoto la dottoressa ha spiegato il tipo di esercizi da fare per l’ossigenazione e per la ripresa delle funzioni respiratorie.

A fruire della fisioterapia a distanza sono stati sia la 13enne sia il padre della ragazza. “La riabilitazione si rende necessaria per quei pazienti che hanno avuto forme di malattia particolarmente gravi perché la funzione polmonare, nonostante la negativizzazione, non riparte subito e quindi bisogna intervenire con l'aiuto della fisioterapia - spiega Desirèe Caselli, direttrice dell’unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII – grazie alle sedute effettuate a distanza la giovane paziente si sta riprendendo completamente e ne sta giovando anche il padre. La telemedicina è una risorsa preziosa da sfruttare che ci supporta nella gestione della pandemia”.

 

Bari, 15 aprile 2021

Data di pubblicazione:

16/04/2021

Ultimo aggiornamento:

16/04/2021