Diritto al voto in quarantena, isolamento fiduciario e trattamento domiciliare

Alle elezioni regionali e referendarie di domenica 20 e lunedì 21 settembre è assicurato il diritto di voto in sicurezza anche ai cittadini in quarantena, in isolamento fiduciario e in trattamento domiciliare.

Sono in quarantena i contatti stretti cioè le persone esposte a SARS-CoV-2 ma asintomatiche e senza conferma di positività per il patogeno virale e i cittadini che provengono da aree a rischio per le quali è previsto l’obbligo di quarantena.
Possono votare anche coloro che si trovano in isolamento fiduciario ovvero i cittadini sintomatici per i quali non vi è accertamento di positività al SARS-CoV-2, oppure le persone che risultano positive ma non necessitano di alcun trattamento (contagiati asintomatici o paucisintomatici) e chi è in trattamento domiciliare (cioè è positivo e in trattamento per infezione da SARS-CoV-2).

 

Per poter esprime il proprio voto, il cittadino deve inviare al Sindaco del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto:

  • una dichiarazione che riporti la volontà di esprimere il voto a domicilio e l’indirizzo completo del domicilio o del luogo in cui si svolge l'isolamento
  • un certificato rilasciato dal funzionario medico, designato dai competenti organi dell’azienda sanitaria locale, nei 14 giorni antecedenti la votazione (non prima), che attesti l’esistenza delle condizioni sopra indicate.

Gli elettori che hanno fatto richiesta di voto a domicilio riceveranno a casa il seggio speciale composto da due scrutatori, adeguatamente formati e protetti.

 

Anche le persone ricoverate negli ospedali Covid possono votare in seggi speciali istituiti nelle strutture.

 

L’elettore per esercitare il diritto di voto deve indossare la mascherina chirurgica.
Subito dopo la votazione la matita utilizzata deve essere sanificata e la scheda depositata in un’apposita busta per ciascuna consultazione elettorale.

Data di pubblicazione:

18/09/2020

Ultimo aggiornamento:

18/09/2020