Presentato a Bari il progetto del Nuovo Polo Pediatrico Pugliese

La Regione Puglia è impegnata in una complessiva riqualificazione dell’offerta sanitaria che prevede anche l’istituzione di una nuova azienda pediatrica regionale, fondata sulla riconversione dell'attuale unico ospedale pediatrico pugliese e sulla realizzazione di un nuovo "Children’s Hospital" multiculturale per i piccoli pazienti bisognosi di elevata intensità assistenziale e per la cura delle malattie rare.

"Esattamente un anno fa, dopo averlo inserito nel provvedimento di riordino della rete ospedaliera che ha scontato l'approvazione dei tavoli ministeriali, abbiamo avviato un confronto con i più grandi ospedali pediatrici italiani, con l'obiettivo di dotare la regione Puglia di un polo pediatrico di eccellenza, che risponda pienamente ai bisogni di salute dei bambini pugliesi evitando i disagi della mobilità passiva e che punti a diventare un punto di riferimento di una rete pediatrica regionale di qualità, appropriata, moderna e sicura. In questo anno abbiamo studiato, abbiamo approfondito i percorsi diagnostico-assistenziali, analizzato le carenze del sistema, evidenziato le potenzialità e ipotizzato le prospettive, raccogliendo i suggerimenti degli esperti del settore a livello nazionale e dei nostri operatori. E oggi finalmente lo presentiamo ufficialmente".

Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo a Bari al Workshop sugli stati generali degli ospedali pediatrici italiani, organizzato da Aopi (Associazione Ospedali Pediatrici Italiani). Nel corso dei lavori Emiliano e il direttore generale del Policlinico di Bari Giovanni Migliore hanno illustrato il progetto del nuovo Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII che, attraverso lo scorporo dei reparti di pediatria dal Policlinico di Bari, diventerà una nuova azienda pediatrica regionale. Hanno partecipato al Workshop i direttori dei maggiori ospedali pediatrici italiani.


"Purtroppo in passato – ha detto Emiliano - è stata fatta una scelta piuttosto strana, cioè quella in controtendenza rispetto alle altre grandi città italiane, di assorbire il nucleo pediatrico dentro il Policlinico di Bari. Gli effetti sono stati purtroppo molto negativi e ora torniamo a quella che è la stessa scelta del Gaslini, del Mayer o del Bambin Gesù. Vogliamo ricostruire un'immagine, un'identità del polo pediatrico pugliese, e in particolare barese, e cerchiamo di ridare coraggio a coloro che lavorano dentro questa struttura che purtroppo nel tempo ha perso quell'eccellenza che aveva in passato. Sarà un lavoro molto faticoso perché gli errori del passato sono stati gravissimi. Noi oggi proveremo a rimediare".

"Al futuro Polo pediatrico va dato un suo organico - ha aggiunto Emiliano - una sua struttura, una sua autonomia, un suo pronto soccorso. La struttura architettonica del Giovanni XXIII è una struttura degli anni Settanta e certamente non la si può lasciare in quelle condizioni. Oggi la stiamo sottoponendo ad una cura da cavallo dal punto di vista della manutenzione, ma in futuro non escludiamo la possibilità di avere una nuova sede più moderna più grande e più strutturata. Il Polo pediatrico sarà il luogo dove formeremo i nostri pediatri e li specializzeremo e dovrà mantenere sempre una forte sinergia con il Policlinico".

 

Sui tempi di realizzazione del polo, Emiliano ha detto che "prima di tutto bisognerà vedere se la resistenza contro questa nostra idea ci lascerà lavorare tranquillamente e poi comunque non potranno essere certamente brevi. Ci hanno messo dieci anni a sfasciare il Pediatrico, adesso speriamo di metterci la metà del tempo per rimetterlo in piedi".

 

"La volontà da parte di tutti coloro che ci lavorano è fortissima – ha concluso il Presidente Emiliano - c'è un grande entusiasmo verso questa nostra scelta da parte di chi ama la Pediatria. Mi auguro che lascino questa creatura vivere tranquilla, in pace, perché deve, a sua volta, passare una lunga e difficile convalescenza. Non sarà una cosa semplice ma bisognava cominciare da qualche parte, in queste condizioni non potevamo continuare ad andare avanti".

 

Emiliano ha quindi ringraziato tutti coloro che hanno collaborato all'idea e al progetto del Polo pediatrico, tra i quali il primo sub commissario Antonello Del Vecchio, l'attuale sub commissario Manuela Baccarin e il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore.

 

"Quella di realizzare una struttura pediatrica indipendente - ha commentato il direttore generale del Policlinico di Bari Giovanni Migliore - è un'idea che abbiamo condiviso con il presidente della Regione Michele Emiliano fin dal giorno del mio insediamento. È importante, per non dire fondamentale, individuare due percorsi separati anche per distinguere la tipologia di offerta in base all'utenza. Le esigenze dei pazienti sono accomunate dalla necessità di avere cure adeguate, ma è chiaro che bambini e adulti hanno bisogno anche di un approccio diverso a partire dall'ambiente che li circonda. La nascita di un ospedale pediatrico non può che migliorare la cura e l'attenzione che vengono offerte a tutti e ció avverrà anche grazie alla condivisione delle esperienze degli ospedali italiani aderenti ad Aopi".

A questo proposito, Migliore ha annunciato "l'avvio di un percorso di coaching per il Polo pediatrico".

I 14 ospedali afferenti all'AOPI infatti, insieme con il presidente e direttore del Gaslini di Genova Paolo Petralia, hanno ufficializzato il loro impegno, tramite un protocollo, a  supportare la creazione del un nuovo ospedale pediatrico di Bari attraverso un ‘coaching pediatrico' da realizzarsi nei prossimi mesi.

 

Infine Migliore ha fatto riferimento all'aumento di personale.

"Uno dei primi atti che ho deliberato – ha concluso il direttore generale del Policlinico - è stato un significativo aumento della dotazione organica. Ad oggi l'ospedale pediatrico conta 630 dipendenti. Io ho deliberato un aumento di 200 dipendenti distribuiti tra le varie figure. Abbiamo avviato tutte le procedure di reclutamento. Nei prossimi mesi saranno tutti assunti a tempo indeterminato".


Brevi note sul progetto del polo pediatrico

Il modello proposto prevede un polo dotato di 239 posti letto, articolati in tre dipartimenti aziendali (scienze e chirurgie pediatriche; patologia diagnostica, bioimmagine e sanità pubblica; neuroscienze, organi di senso e apparato locomotore); viene completato il quadro dell'offerta della assistenza ai bambini prevedendo nel contesto del polo tutte le discipline pediatriche, mediche e chirurgiche, con una rimodulazione ragionata dei posti letto, stabilendo l'attivazione dei nuovi reparti di neurochirurgia pediatrica e di riabilitazione pediatrica, potenziando il pronto soccorso con posti letto di osservazione breve; sono previsti centri di riferimento regionali per alcune attività di eccellenza come le malattie rare, gli screening delle malattie metaboliche e le malformazioni congenite.

 

L'offerta viene corredata da una piastra poliambulatoriale in grado di coprire tutte le esigenze assistenziali. Il Polo così come definito è in possesso di tutti i requisiti previsti dalla norma per l'acquisizione dell'autonomia in Azienda, in modo da potersi confrontare con le eccellenze del panorama italiano, nella prospettiva di collocarsi in tempi brevi sullo stesso piano in termini di qualità delle cure e di attrattività.

 

Per arrivare a questo progetto si è partiti dalla consapevolezza che i bambini hanno bisogno di luoghi dedicati, che vi è una specificità nella relazione di cura che necessita di spazi propri, anche dal punto di vista della gestione e delle procedure amministrative. Questa impostazione, che punta a porre le esigenze dei bambini al centro di ogni riflessione tecnica e politica, ha animato le decisioni che sono state assunte.

 

La settimana scorsa, la Giunta Regionale, dopo aver acquisito le corpose relazioni del sub commissario nominato per lo scorporo e dell'AReSS Puglia, ha adottato la deliberazione con cui formula al Governo nazionale la proposta di costituzione dell'Azienda Ospedaliera Giovanni XXIII – Polo pediatrico pugliese.

Il quadro epidemiologico, le dinamiche della mobilità passiva, il confronto con le migliori esperienze nazionali, la valutazione attenta delle attuali criticità hanno orientato il disegno di un assetto clinico-assistenziale che ha l'obiettivo di soddisfare i bisogni di salute dei bambini e di porsi in rete con le altre strutture pediatriche della Regione, a partire dalle realtà leccesi e tarantine che hanno visto importanti potenziamenti nel riassetto dell'offerta ospedaliera.

 

Oggi si è quindi in condizione di presentare il progetto, che è sostenuto dai dati ed è soprattutto animato dalla a fortissima determinazione a completare nei tempi più brevi possibile il percorso avviato.

 

 

Fonte: Press Regione

Inserito da :

Redazione regionale PugliaSalute

Data di pubblicazione:

13/12/2018

Ultimo aggiornamento:

13/12/2018