Al "Giovanni Paolo II" la prima Biobanca oncologica pugliese

Si apre una nuova stagione in campo oncologico: è stata inaugurata oggi presso l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II”  la prima Biobanca oncologica pugliese accreditata: sarà il rifermento regionale per la conservazione ai fini di studio di materiali biologici umani.

Spia di uno squarcio di sereno per i pazienti, il nuovo laboratorio dotato delle più moderne tecnologie e unico accreditato in Puglia, è stato consacrato dalla Regione quale HUB della rete delle Biobanche Oncologiche pugliesi, con un ruolo di servizio su un'ampia area territoriale.
  
La Biobanca istituzionale cammina essenzialmente su due gambe: conservazione e trattamento. La ricerca traslazionale, quella branca che permette di portare le scoperte scientifiche dal banco del laboratorio al letto del paziente, si basa sulla possibilità di reperire materiale biologico umano di qualità. «La ricerca attuale in campo oncologico, ma anche in generale per tutte le malattie, si basa sull'utilizzo e sullo studio di campioni biologici provenienti dai pazienti che vengono trattati e crioconservati con procedure ben definite - spiega il dottor Angelo Paradiso, Direttore della Biobanca - Il nuovo laboratorio garantisce che questo processo avvenga secondo criteri etici, tecnici e metodologici idonei». 

 

La struttura, che si estende su una superficie di 300 metri quadri, è dotata di una decina di congelatori con temperature che raggiungono 80 gradi e di tanks che permettono la conservazione a - 170 gradi in azoto liquido, e permetterà la conservazione e il trattamento dei più vari materiali biologici (sangue, urine e tessuti). «La realizzazione è stata possibile grazie al know-how e all’autorevolezza che l’IRCCS ha acquisito negli ultimi 20 anni, guidando due progetti di coordinamento nazionale del Ministero della Salute” – aggiunge il dottor Paradiso. La Regione è ben consapevole del significato e del ruolo della Biobanca avendone finanziato, con un importante progetto FERS, lo sviluppo, quale cerniera tra il sistema sanitario, quello della ricerca e quello industriale regionale così vivace».

 

Le prospettive di una struttura così progettata puntano anche a rappresentare l’Istituto Tumori e la Regione Puglia nei più ampi scenari nazionali ed internazionali. 

 

Ad aprire la cerimonia inaugurale nella sala conferenze dell’Istituto di via Orazio Flacco il Direttore Generale dell’IRCCS, Antonio Delvino, il Direttore Scientifico facente funzione, Girolamo Ranieri, il Presidente della scuola di specializzazione di Chirurgia Generale dell’Università di Catanzaro, Roberto Sacco e il Rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio.
 
Su ”La Biobanca  nella realtà territoriale” sono intervenuti il dottor Giancarlo Ruscitti,  Direttore Dipartimento Promozione della Salute, Tino Gesualdo, Preside della Scuola di Medicina dell’Università di Bari, Vito Fazio, Direttore del laboratorio di Oncologia presso la Casa Sollievo della Sofferenza, e Francesco Diomede, vice presidente nazionale della Favo Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) nonché presidente del Comitato Consultivo misto dell’IRCCS. 
 
Durante la mattinata, la professoressa Maria Luisa Lavitrano dell’Università Bicocca, ha spiegato gli sviluppi del programma nazionale ed europeo “Biobanche” che coordina, e il professor Paolo De Paoli, direttore scientifico del CRO di Aviano, ha illustrato l’importanza che la disponibilità di una moderna Biobanca riveste per l’European Organization of Cancer Institutes (OECI).

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Redazione regionale PugliaSalute

Data di pubblicazione:

14/07/2017

Ultimo aggiornamento:

19/12/2017