Approvato il Piano di riordino ospedaliero: 404 milioni per potenziare la sanità territoriale

Emiliano: “Grazie alla collaborazione del Consiglio regionale e della Commissione Sanità abbiamo oggi definitivamente chiuso e approvato in Giunta il Piano di riordino ospedaliero. E abbiamo dimostrato con i fatti che il Piano non indebolisce la sanità né riduce la spesa in senso tecnico ma ci consente di riallocare con maggiore efficienza personale e risorse”.

Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha illustrato nel corso di una conferenza stampa le principali novità contenute nel Piano di riordino ospedaliero approvato precedentemente dalla Giunta regionale. Con Emiliano anche l’assessore al Welfare Totò Negro, Giancarlo Ruscitti e Giovanni Gorgoni.

“Il Piano di riordino – ha illustrato Emiliano - si fonda su un elemento essenziale, e cioè sul rafforzamento della sanità territoriale con un investimento di 404 milioni. Questa sarà un’assoluta priorità. Il Piano si fonda anche su un altro elemento, e cioè sul potenziamento della rete di emergenza urgenza che vedrà l’attuazione di un solo criterio: non si può avere un ospedale ovunque ma piuttosto una rete di emergenza urgenza che consenta di raggiungere in tempi rapidi e stretti la struttura ospedaliera migliore per il paziente”.

Emiliano ha poi spiegato in cosa consiste il rafforzamento della sanità tarantina. 

“C’è un impegno importantissimo della Regione Puglia – ha spiegato il Presidente - sulla provincia di Taranto e sulle sue specificità epidemiologiche. Investiremo 30 milioni di euro in più rispetto al passato nella provincia di Taranto. Questi 30 milioni in più si trasformeranno in posti letto (più 22%), in personale, in macchinari e nella realizzazione fondamentalmente di due strutture, il Polo oncologico del Moscati connesso al Santissima Annunziata e collegato, con convenzione, all’Irccs oncologico di Bari ed alle oncologie pugliesi, per la ricerca e l’assistenza ma soprattutto la ristrutturazione della oncoematologia pediatrica all’interno della Santissima Annunziata, accogliendo quanto richiesto da 22mila cittadini tarantini. Se al Senato dovessero correggere l’errore commesso alla Camera e quindi concedere l’ulteriore finanziamento di 50 milioni di euro, potremmo fare molto di più”.

“Noi abbiamo fatto quindi una precisa scelta politica, quella di investire in modo speciale nella sanità di Taranto – ha aggiunto Emiliano - come peraltro ci era stato chiesto da cittadini, sindaci, consiglieri regionali, deputati. Il che evidentemente significa che questo Piano di riordino non è frutto di elaborazioni di vertice ma è stato costruito dal basso ascoltando tutti e accogliendo quasi tutti i suggerimenti più importanti che il Consiglio regionale ci aveva dato attraverso la Commissione Sanità”.

Emiliano ha sottolineato che “questo rafforzamento della sanità tarantina avviene a fiscalità invariata”.

“Vorrei precisare infine – ha detto il Presidente - che nessun ospedale è stato declassato. Nel passato cioè non esisteva una classifica degli ospedali. La classifica degli ospedali che noi abbiamo applicato è quella contenuta nel DM70. È la prima volta quindi che alcuni ospedali vengono classificati a seconda delle caratteristiche che hanno. Tra l’altro la classificazione non incide sulla qualità delle cure ma solo sulla specializzazione di ciascun ospedale. Credo che il Piano sia stato gestito con grandissima intelligenza da sindaci, cittadini e personale sanitario. Ringrazio quindi davvero - ha concluso Emiliano - tutti i sindaci della Puglia, tutti i cittadini, i sindacati e tutti coloro che hanno contribuito alla scrittura del Piano. Naturalmente voglio cogliere l’occasione per ringraziare Giovanni Gorgoni che è l’autore di questo Piano e che oggi scambia il ruolo con Giancarlo Ruscitti che avrà il compito di metterlo in esecuzione”.

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Redazione regionale PugliaSalute

Data di pubblicazione:

01/12/2016

Ultimo aggiornamento:

01/12/2016