Un punto sulla SLA: il percorso in Puglia, i progressi nel mondo

Clinica, nutrizione, epidemiologia. Sono molti gli aspetti che ieri sono stati trattati nella Riunione regionale pugliese dei centri di riferimento per la Sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

Organizzato da Giancarlo Logroscino e Isabella Laura Simone, l’evento formativo ha trattato i temi della diagnosi e cura delle persone con SLA, malattia neurodegenerativa progressiva che attacca i motoneuroni, ossia le cellule nervose in grado di regolare l'attività muscolare. Tendenzialmente colpisce in età adulta, in Puglia secondo il Sistema Informativo Malattie Rare Regione Puglia (SIMaRRP) sono 762 i pazienti con SLA (dati al 15 settembre 2022, escluse le persone decedute).

 

La persona affetta da Sclerosi laterale amiotrofica richiede interventi differenti capaci di rispondere a bisogni complessi in campo sanitario, psicologico, relazionale e socioassistenziale. Per questo sono necessari processi condivisi, organizzazione, continuità. In una parola, il PDTA ovvero il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale. Un cammino che pazienti, specialisti e personale sanitario tutto compiono assieme, dal sospetto alla diagnosi, dalla presa in carico alla cura, dal monitoraggio alla gestione della fase avanzata o dell’emergenza. Il PDTA della SLA garantisce un percorso di assistenza che sia accessibile e appropriato per ciascun paziente del territorio.
 

Nella stessa giornata di ieri su una prestigiosa rivista scientifica mondiale, il New England journal of medicine, sono stati pubblicati i risultati dello studio internazionale sul Tofersen, farmaco in grado di rallentare se non proprio invertire il decorso della malattia.
 

Il farmaco è stato somministrato in Italia, nell’ospedale Molinette della Città della salute di Torino, su persone con la mutazione del gene SOD1 tramite puntura lombare. L’effetto della nuova terapia si è manifestato già nel primo anno di trattamento e i risultati sembrano i migliori ottenuti finora nella cura di questa patologia, dando così un’importante speranza sulla possibilità di migliorare la qualità di vita delle persone con SLA.

Data di pubblicazione:

23/09/2022

Ultimo aggiornamento:

23/09/2022