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  1. CONCORSO DI PITTURA “MARCO RUCCI” 8° EDIZIONE

     Dal 5 dicembre 2017 al 12 dicembre 2017 - Galleria del Torrione Angioino, P.zza Camillo Benso Conte di Cavour - Bitonto

     

    Data di pubblicazione:

  2. “Non lasciarti influenzare”, la prevenzione è un bene comune

    Al via la campagna vaccinale antinfluenzale della Asl di Bari 2017- 2018.

    Data di pubblicazione:

  3. Lustro al Lustro 5 anni di Cunegonda

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  4. 1ª Campagna nazionale di prevenzione del diabete

    In farmacia dal 14 al 20 novembre controllo gratuito della glicemia.

    In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, 14 novembre 2017, le farmacie italiane offriranno gratuitamente, dal 14 al 20 novembre l’autoanalisi della glicemia ai cittadini che lo desiderano e li sottoporranno a un questionario anonimo, convalidato dalla comunità scientifica internazionale (Diabetes Risk Score-DRS).

    Il risultato del test sarà elaborato in tempo reale: il cittadino potrà così sapere immediatamente quale rischio ha di sviluppare la malattia e sarà eventualmente invitato a rivolgersi al medico.

    Le farmacie che hanno aderito all’iniziativa DiaDay, riconoscibili dalla locandina che promuove la campagna, sono 7.600 sul territorio nazionale e i cittadini possono trovare quella più vicina tramite un sistema di geolocalizzazione sul sito www.federfarma.it, attivo dal 7 novembre. 


    Nella nostra Regione partecipano alla campagna DiaDay 629 farmacie pari al 52% del totale.

    E’ importante sottoporsi al test perché scoprire per tempo il diabete o accertarne la predisposizione è un grande vantaggio per il cittadino che può tempestivamente, insieme al suo medico curante, individuare le terapie ed i comportamenti più opportuni. Dalle stime risulta che un milione e mezzo di italiani non sa di avere il diabete.


    Alla fine della campagna i dati saranno elaborati e inviati alle Autorità sanitarie che, sulla base di essi, potranno individuare gli interventi sanitari più opportuni per contrastare la malattia e le sue complicanze, riducendo così i costi per la collettività. 

     

    La campagna Diaday, realizzata da Federfarma in collaborazione con SID (Società italiana di diabetologia) e AILD (Associazione italiana Lions per il diabete) e con il patrocinio di FOFI, Intergruppo parlamentare Qualità di vita e diabete, Fenagifar (Federazione nazionale associazioni giovani farmacisti) e AMD (Associazione medici diabetologi), Regione PugliaAres Puglia e Città metropolitana di Bari, è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede dell'Assessorato alle politiche della Salute della Regione Puglia in via Gentile a Bari.

     

    Per la Regione è intervenuto il direttore del dipartimento Poltiche della Salute, Giancarlo Ruscitti:

    "Il diabete  - ha detto - è ormai una condizione quasi naturale nella popolazione mondiale. I dati recenti ci dicono che il 25% di noi a livello mondiale sarà diabetico. Infatti stiamo ragionando tra medici se il diabete sia ancora una patologia cronica o non sia invece una condizione che si accompagna alla nostra vita. In particolare in altre regioni e nei paesi in via di sviluppo questi dati stanno diventando impressionanti.

     

    La Regione vuole intervenire perché abbiamo una popolazione diabetica in crescita e stiamo lavorando con la commissione regionale presieduta dal prof. Giorgino per introdurre nuove metodiche per valutare la glicemia e per una gestione più semplice per i soggetti deboli come i bambini e gli ipovedenti. Stiamo tarando il tutto perché il punto fondamentale è l'alimentazione: il diabete si controlla oggi soprattutto controllando l'alimentazione: i primi medici sono i pugliesi.

    Se noi adottiamo uno stile di vita alimentare corretto la patologia diabetica non avrà l'incidenza che ha oggi e soprattutto potremo convivere con il diabete per molti anni senza le complicanze".

     

    "La Regione Puglia – ha aggiunto – sta cercando con tutti gli attori del sistema, compresi i medici di base di dialogare per cercare di migliorare il sistema sanitario regionale e renderlo più efficiente. Federfarma, dopo una serie di confronti, ha compreso che collaborare con la Regione è utile ai pugliesi ed è utile ai farmacisti: questo è estremamente importante per tutti noi". 

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  5. Attivato il Servizio di trasporto in emergenza del neonato

    Da mercoledì scorso, 1 novembre 2017, partorire in tutti gli ospedali pugliesi è diventato ancora più sicuro. Soprattutto per la salute del neonato. È infatti operativo il sistema di trasporto in emergenza del neonato, lo STEN, il cui avvio in tutto il territorio regionale pugliese, era diventato assolutamente indifferibile.

    I dettagli sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa, al Policlinico di Bari, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal direttore del Dipartimento regionale Politiche della salute e benessere sociale Giancarlo Ruscitti e dai tre responsabili dei centri HUB regionali, Giuseppe Presta per la Terapia intensiva neonatale del Vito Fazzi di Lecce, Nicola Laforgia per la TIN del Policlinico di Bari e Giuseppe Popolo per quella degli Ospedali Riuniti di Foggia.

    "L'avvio anche in Puglia del Sistema di trasporto in emergenza del neonato, lo STEN, è la chiusura della messa in sicurezza dei punti nascita della Puglia – ha detto il Presidente Emiliano parlando con i giornalisti - noi abbiamo concentrato e reso  tecnologicamente più forte, anche dal punto di vista del personale, tutti i punti nascita della Puglia. È evidente però che, nel caso in cui il neonato abbia bisogno di prestazioni sanitarie particolari, potrà essere trasportato nei tre HUB di Foggia, Lecce e Bari utilizzando queste modernissime ambulanze e queste modernissime incubatrici portatili. In questo modo, ripeto, noi realizziamo e chiudiamo il piano di riordino con riferimento ai punti nascita. Questa cosa ci tranquillizza ovviamente e ci mette definitivamente nella modernità. Non si può nascere ovunque e non si può nascere in luoghi dove non c'è terapia intensiva per le mamme e per i bambini".

    "Bisogna fare in modo – ha continuato il Presidente - che il numero di parti che ciascun punto nascita fa ogni anno, sia sufficiente a mantenere alto l'addestramento del personale. Se in un punto nascita nascono meno di 1000 bambini all'anno si rischia la deprofessionalizzazione del personale e l'aumento della pericolosità del punto nascita".

    "È uno dei primi atti concreti del riordino ospedaliero – ha aggiunto il direttore del Dipartimento Politiche della salute e benessere sociale Giancarlo Ruscitti - che testimonia e giustifica la possibilità della Regione Puglia di ridurre i punti nascita pericolosi sostituendoli invece con un intervento urgente da parte dei professionisti, formati e assunti a tale scopo, con ambulanze dotate di apposite attrezzature per consentire l'arrivo del neonato che ha bisogno di un intervento importante negli HUB individuati. Abbiamo scelto tre luoghi, Policlinico di Bari, Vito Fazzi di Lecce e Ospedali Riuniti di  Foggia dove concentrare le attività di alta specializzazione e assistenza dedicata appunto ai neonati. Stiamo lavorando da tre mesi per fare i test e formare il personale. Siamo stati monitorati anche dal ministero della sanità".

    "Risulta evidente – ha continuato Ruscitti - che per il buon funzionamento di tutto il sistema, è particolarmente importante sviluppare un forte coordinamento tra le strutture operative di I e II livello ospedaliere per garantire adeguati standard assistenziali su tutto il territorio di riferimento. Nessuna azione è ovviamente realizzabile se non ne esistono i presupposti organizzativi. Appropriatezza ed efficacia, qualità e sicurezza unitamente alla promozione e tutela della salute, sono alla base di tali presupposti. Adeguare le strutture sanitarie a standard strutturali, tecnologici ed organizzativi appropriati rispetto alle specifiche esigenze di salute ed alle modalità d'erogazione delle prestazioni – ha concluso il Direttore - significa affermare la cultura della qualità e della sicurezza, secondo riferimenti condivisi dalla società scientifica internazionale".

    Saranno tre le ambulanze dedicate al trasporto del neonato che, attrezzate e dotate di incubatrici da trasporto e di tutte le altre attrezzature necessarie, partiranno, con autisti e personale medico e infermieristico, già formato e dedicato, dai tre centri HUB individuati quali responsabili dello STEN, e cioè il Policlinico di Bari, gli Ospedali Riuniti di Foggia e il Vito Fazzi di Lecce. Tre ambulanze risponderanno h24 e per 365 giorni all'anno ad ogni richiesta proveniente dai punti nascita esistenti in Puglia (ospedali di primo e secondo livello). Quello che prima veniva affidato alla buona volontà del singolo operatore medico (chiamare cioè tutti i reparti di terapia intensiva neonatale per chiedere la disponibilità di un posto letto in presenza di una gravidanza a rischio per il neonato) oggi viene centralizzato e affidato al monitoraggio costante della disponibilità dei posti letto attraverso un semplice sistema informatico.

    I tre centri HUB individuati hanno effettuato corsi di formazione nei confronti del personale medico e paramedico con lezioni teorico-pratiche, aggiornamenti su temi classici, protocolli, casi clinici simulati e esercitazioni pratiche in sala parto e con l'incubatrice da trasporto neonatale.

    "La strutturazione di un servizio come questo non è semplice – ha detto Nicola Laforgia responsabile Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Bari – perché dobbiamo essere in grado di affrontare tutte le emergenze, 365 giorni all'anno, 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Trasferire in sicurezza un neonato, con personale addestrato al compito, e portarlo dove può essere assistito è un servizio fondamentale per noi neonatologi. Certo l'obiettivo di tutti è non fare trasporti ma questo non è possibile. Quello che abbiamo pensato insieme per la Puglia, mettere in relazione HUB e SPOKE, consente di mettere nella massima sicurezza il bambino, consentendogli di essere assistito al meglio".

    "È un'esigenza che avvertivamo da tanto tempo – ha aggiunto Giuseppe Presta responsabile Terapia intensiva neonatale del Vito Fazzi di Lecce - e colmare oggi questo gap è per noi molto importante. Sicuramente potremmo avere dei problemi all'inizio del Servizio di trasporto perché è un servizio complesso, però è un grandissimo passo che ha fatto la Regione, anche se, ripeto, noi continuiamo a preferire il trasporto in utero, trasferire cioè le gravidanze a rischio".

    "Foggia – ha infine aggiunto Giuseppe Popolo responsabile Terapia intensiva neonatale degli Ospedali Riuniti di Foggia - è entrata con grande entusiasmo in questo progetto di organizzazione di uno STEN regionale anche perché nella nostra provincia cerchiamo di farlo già da diversi anni. È fondamentale che il neonato nasca laddove possa avere una buona assistenza, ma se ciò non avviene, è necessario garantirgli un trasporto dedicato e in massima sicurezza".

     

    L'attivazione del trasporto in emergenza del neonato ha l'obiettivo di qualificare ancora maggiormente l'intero percorso nascita, in attuazione dell'Accordo Stato – Regioni del 2010, da una parte qualificando e migliorando sempre di più gli standard dei punti nascita che rimarranno attivi e, dall'altra, con la possibilità di intervenire, condizioni di sicurezza, sul neonato già durante il percorso di trasferimento presso un ospedale dotato di terapia intensiva neonatale con personale qualificato e formato.

    Per rendere operativo il trasporto in emergenza neonatale (STEN) e per unificare e accelerare le procedure per il trasporto Materno assistito (STAM), già attivo da tempo in Puglia, è stato siglato un protocollo (approvato con delibera di Giunta regionale n. 1933 del 30/11/2016) tra i tre HUB pugliesi, con l'individuazione e l'unificazione di tutte le procedure da compiere e la relativa modulistica di accompagnamento da dare a tutti i direttori di unità complessa di Ostetricia e ginecologia. Il Dipartimento regionale Promozione della Salute e benessere sociale, sulla base degli impegni assunti con il Ministero della Salute e il Ministero dell'Economia e delle Finanze, nell'ambito del Piano Operativo di Riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale per il triennio 2016/2018, ha inviato una circolare a tutti i soggetti coinvolti per rendere il più possibile trasparenti le procedure di avvio del servizio.

    BREVI NOTE TECNICHE
    Le tre ambulanze individuate per il trasporto in emergenza del neonato dovranno essere attrezzate con localizzatore operante sulla rete RUPAR Wireless e visibili alle Centrali Operative del 118 a far data dal 1 novembre 2017, sempre attraverso il sistema informativo del 118. Anche i compiti delle Centrali operative sono state descritte nel Protocollo operativo. Dovrà essere cura degli equipaggi dei tre mezzi, identificati come STEN Bari1, STEN Foggia1 e STEN Lecce1, assicurare che durante le attività il localizzatore sia collegato ed accesso in modo che possa trasmettere i dati sulla posizione del mezzo.

    Per l'attivazione e il funzionamento dello STEN si è reso necessario attivare le nuove funzioni del sistema informativo sanitario regionale "Edotto", funzioni che consentono agli utenti abilitati dei reparti ospedalieri (con particolare riferimento alle strutture ospedaliere di Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale), di registrare i posti letto disponibili. La registrazione può essere fatta in qualsiasi momento anche più volte a giorno. Il sistema registra i posti letto disponibili con l'indicazione della data e dell'ora di registrazione. I posti letto registrati possono essere consultati dai centri HUB attraverso specifica funzione di consultazione. I posti letto dovranno essere aggiornati almeno tre volte al giorno (ore 8.00, 14.00, 20.00).

    MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELLO STEN
    Il servizio viene attivato su richiesta del centro trasferente, a nascita avvenuta e a neonato stabilizzato, tramite chiamata alla centrale operativa del 118 (che deve fungere solo da centro raccolta dati sulla disponibilità dei posti letto), che chiama l'HUB di riferimento secondo la tabella che definisce HUB e SPOKE di riferimento, in base alla vicinanza geografica. Dopo la disponibilità di accettazione, il centro SPOKE trasferente prende contatto con il centro HUB per evidenziare le condizioni cliniche del neonato. Il centro HUB quindi:

    a. valuta l'adeguatezza della richiesta di attivazione;
    b. suggerisce eventuali procedure di stabilizzazione per rendere sicuro il trasporto.

    La responsabilità della rianimazione-stabilizzazione del neonato è del centro trasferente.

    A questo scopo è necessario prevedere corsi di istruzione/aggiornamento per i centri trasferenti che saranno tenuti dalle UOC HUB, ciascuna per i centri SPOKE di riferimento.

    La prassi prevede che il centro HUB trasporti il neonato presso la propria UOC, salvo che vi sia indisponibilità di Posti letto o, eccezionalmente, come in casi di estrema criticità insorta durante il trasporto, ed impossibilità ad un adeguato trattamento terapeutico in ambulanza, si trasporti il neonato presso la UOC di II livello più vicina, previa comunicazione telefonica alla centrale operativa del 118. Nel caso non siano disponibili posti letto in nessuna UTIN del territorio pugliese, il medico dello STEN deve trasportare il neonato presso il proprio HUB, per la ulteriore stabilizzazione e, solo in una fase successiva valutare, se trasportare il neonato con STEN presso altra UTIN con posto successivamente resosi disponibile.

    MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELLO STAM
    Lo STAM (Servizio di Trasporto Assistito Materno), è la modalità di trasferimento in urgenza di una paziente in gravidanza che necessita di cure a maggior livello di complessità per patologie materne, fetali o entrambe. L'attività di trasporto assistito si applica alle donne gravide che si trovino nella necessità di essere trasferite da un ospedale ad un altro in grado di fornire un livello assistenziale più elevato, per problematiche cliniche inerenti la gravidanza.
    Deve essere effettuato con il supporto medico/ostetrico stabilito in base alle condizioni cliniche della diade madre/feto e con mezzi e dispositivi idonei a tale attività.
    Questa procedura tende a minimizzare i rischi derivanti dall'espletamento del parto durante il trasporto. L'accurata valutazione pre-trasporto deve comunque tendere ad evitare il più possibile il verificarsi del parto in corso di trasporto.

    Il trasferimento verso il Centro di II livello Ostetrico o Neonatale a seconda della patologia emergente (che può essere prevalentemente materna o fetale), viene organizzato sotto la responsabilità del medico richiedente del Servizio di Ginecologia e Ostetricia che ha in carico la paziente. Alla base del trasferimento dovrà esserci l'accordo tra il medico richiedente ed il medico accettante.

    NOTA DI LAVORO PER I COLLEGHI

    Il numero dei posti letto di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) in Puglia sono i seguenti:

    • 8 al Policlinico di Bari che diventeranno 20 con l'attuazione del piano di riordino;
    • 11 agli Ospedali Riuniti di Foggia che diventeranno 15 con l'attuazione del  Piano di riordino;
    • 4 al Fazzi di Lecce e 6 al Panico di Tricase che diventeranno 16 con l'attuazione del Piano di riordino.

    Naturalmente poi ci sono altre TIN presenti sul territorio a Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo, al Di Venere di Bari, al Miulli di Acquaviva, al Santissima Annunziata di Taranto e al Perrino di Brindisi.

    OSPEDALI (SPOKE) AFFERENTI AI TRE HUB
    HUB OO.RR. FOGGIA
    SPOKE
    E.E. C.S.Sofferenza S. Giovanni Rotondo
    Ospedale di S. Severo
    Ospedale di Cerignola
    Ospedale di Bisceglie
    Ospedale di Andria                   
    Ospedale di Barletta

    HUB A.O.U.C. POLICLINICO BARI
    SPOKE
    Ospedale  "Di Venere" di Bari
    E.E. Miulli
    Ospedale "S.Paolo" Bari
    Ospedale di Corato
    Ospedale di Altamura
    Ospedale di Monopoli
    C.d.C. S.Maria Bari
    C.d.C. CBH Bari
    Ospedale "SS. Annunziata" di Taranto
    Ospedale di Castellaneta
    Ospedale di Martina Franca
    C.d.C. Bernardini Taranto

    HUB P.O. FAZZI LECCE
    SPOKE
    Ospedale "Perrino" Brindisi
    Ospedale di Francavilla
    C.d.C. Salus Brindisi
    E.E. Tricase
    Ospedale di Gallipoli
    Ospedale di Copertino
    Ospedale di Scorrano
    Ospedale di Galatina

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  6. Promozione della Salute nelle scuole: on line il Catalogo 2017 – 2018

    Anche quest’anno, in linea con le indicazioni del Ministero e con gli obiettivi fissati dal Piano Regionale della Prevenzione, è stato definito il Piano Strategico della Promozione della Salute nelle Scuole - Catalogo a.s. 2017 – 2018 delle proposte progettuali rivolto a tutte le Scuole della Regione Puglia.

    L’ambiente scolastico continua ad essere quello privilegiato per gli interventi di informazione e di educazione alla salute, soprattutto nel settore della prevenzione primaria, perché un bambino sano sarà un adulto sano.

    La definizione di “Salute”, indicata nella Costituzione dell’OMS, come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia” attribuisce a tutti gli Stati e alle loro articolazioni la ricerca e l’individuazione dei fattori che agiscono negativamente sulla salute collettiva e la promozione dei fattori che agiscono favorevolmente. Ne consegue che la promozione della salute richiede la definizione di una strategia in grado di supportare approcci integrati, multidisciplinari e l’ausilio di strumenti operativi validati nella loro efficacia.

    Un ruolo determinante per la definizione di tali strategie spetta al mondo scolastico che, come ribadito durante la 4ª Conferenza Europea sulle Scuole che Promuovono Salute, di Odense 2013, è chiamato ad uniformare le proprie scelte a valori quali:

    • Equità. Un accesso equo per tutti all’istruzione e alla salute.
    • Sostenibilità. Salute, istruzione e sviluppo sono correlate tra loro, con attività e programmi implementati in modo sistematico nel lungo periodo.
    • Inclusione. La diversità viene valorizzata. Le scuole sono comunità di apprendimento nelle quali tutti si sentono accolti e rispettati.
    • Empowerment. Tutti i membri della comunità scolastica sono coinvolti attivamente.
    • Democrazia. Le Scuole che Promuovono Salute si fondano sui valori della democrazia.

    L’Intesa tra l’Assessorato alla Salute e l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, ha sostenuto ed intende continuare a sostenere concretamente tali percorsi attraverso un piano di interventi centrato sui bisogni rilevati, aperto alle richieste del mondo scolastico, monitorato e riproposto annualmente in veste rinnovata.

    Le Scuole che intendono aderire ad una o più proposte progettuali per l’anno scolastico 2017-2018 devono inviare la manifestazione d’interesse compilando la scheda direttamente sul Portale della Salute della Regione Puglia attraverso una prcedura telematica disponibile nella sezione Prevenzione /Promozione della salute/Scuola/Come Aderire ai Progetti.

    Le adesioni devono essere inviate entro e non oltre il 30 Novembre 2017.

     

    In allegato il Catalogo a.s. 2017 – 2018


     

    Data di pubblicazione:

  7. Avviso ai fornitori

    Data di pubblicazione:

  8. OTOMURGIA 2017

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  9. “INSIEME PER QUALCOSA CHE VALE PERCHÉ LA CITTÀ SIA PIÙ RICCA IN UMANITÀ”

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  10. I TUMORI EREDO - FAMILIARI DELLA MAMMELLA - OVAIO

    Evento Formativo - 11 novembre 2017 Ospedale della Murgia "Fabio Perinei" - Altamura

     

    Scarica il programma:

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  11. Contributo parrucche per malati oncologici

    Dal 1° agosto, tutti i cittadini pugliesi interessati ad ottenere un contributo per l'acquisto già avvenuto (a far data dal 1° gennaio 2017) di una parrucca, dopo un intervento oncologico, potranno presentare la domanda al proprio Distretto di appartenenza.

    Data di pubblicazione:

  12. "In Luce" Progetto di promozione ed espressione della salute

    L’equipe del Presidio di Gravina in Puglia del Centro di Salute Mentale Area 2 ASL/BA è lieta di invitarvi all’evento “In Luce - Riflessioni sulla fotografia e sulla narrazione autobiografica come cura di sé” che avrà luogo Venerdì 27 ottobre 2017 dalle ore 09:30 presso il Museo Civico di Gravina in P., Piazza Benedetto XIII Papa.

     

    L’evento si pone a conclusione della prima tappa del percorso di Foto-Grafia “In Luce” realizzato per le persone in carico al Servizio, e intende restituire i risultati e i benefici ottenuti in termini di benessere ed aumento significativo della qualità della vita di coloro che vi hanno partecipato.

     

    Un progetto tutto fondato sull’empowerment  “In Luce” che ha utilizzato la fotografia con finalità socio riabilitative per ridare “volto”, dignità e bellezza alle donne ed agli uomini protagonisti di queste storie.

    Esistono ormai esperienze consolidate di nuove pratiche “del fare assieme” dove il concetto di recovery assume un significato di rilevanza centrale per qualsiasi professionista della salute mentale.

     

    In Luce  è un invito a soffermarsi per pensare.

     

    Questo è dunque l’invito rivolto a tutti per questa giornata!

     

    Per i partecipanti che ne facciano richiesta verrà rilasciato attestato di partecipazione.

    (Locandina ed invito in tra gli allegati)

     

    Segreteria Organizzativa:

    Maurizio Cimino

    Educatore Referente Riabilitazione Territoriale C.S.M. Area 2 ASL/BA Tel. 080.3108634/58 – 338.5678500

    e-mail: maurizio.cimino@asl.bari.it

    Data di pubblicazione:

  13. Latte 4.0 - Progetto realizzato con il contributo della Regione Puglia

    "Analisi di tipo qualitativo di terreni e campioni di latte da agricoltura biodinamica e convenzionale"

    Data di pubblicazione:

  14. Ospedale della Murgia "Pochi mesi all'attivazione della banca del sangue"

    Nota del Presidente del Gruppo consiliare “Noi a Sinistra per la Puglia”, Enzo Colonna. 
    “Finalmente. Dopo anni, è ormai prossima, forse già all’inizio del 2018, l’attivazione, con il Servizio Trasfusionale, della Banca del Sangue presso l’Ospedale della Murgia ‘Fabio Perinei’, tra Altamura e Gravina. Una struttura che rende più efficiente e mette in maggiore sicurezza tutti gli interventi per i quali si rendono necessarie trasfusioni, evitando di far ricorso alle sacche ematiche conservate presso altre strutture regionali. 
    Nel mentre da alcuni giorni vengono ad arte alimentate nel territorio murgiano polemiche del tutto infondate, basate su notizie del tutto false (come quella su presunti macchinari del valore di centinaia di migliaia di euro abbandonate e impolverate), posso dar conto con grande soddisfazione dell'ottimo lavoro compiuto in questi mesi dalla ASL Bari e finalizzato ad istituire e organizzare il Servizio Trasfusionale presso l’Ospedale della Murgia. 
    Un lavoro che, assieme al Presidente Emiliano, ho sollecitato e seguito costantemente (di settimana in settimana) per dare attuazione, nei tempi previsti, alla deliberazione della giunta regionale n. 900 dello scorso 7 giugno 2017 (pubblicata nel Bollettino Ufficiale del 26 giugno). 
    Come scrissi a giugno, la delibera di giunta costituiva una tappa decisiva che adottava e regolamentava definitivamente il modello organizzativo della rete trasfusionale regionale e che sanciva, in via definitiva, la previsione del Servizio Trasfusionale presso l’ospedale murgiano in quanto classificato come ospedale di 1° livello dal piano di riordino ospedaliero. 
    Con riguardo alla ASL Bari, dopo una serie di passi e verifiche e dopo un intenso lavoro preparatorio predisposto dal Direttore del Dipartimento Medicina Trasfusionale, dott. Michele Scelsi, determinante è stata la riunione operativa, per l’attuazione nel barese degli indirizzi fissati nella delibera di giunta, che il Direttore Generale Vito Montanaro ha tenuto con i responsabili delle diverse aree organizzative della ASL lo scorso 28 settembre. 
    Sulle conclusioni e determinazioni emerse da tale riunione ho avuto modo di confrontarmi con lo stesso Direttore Montanaro in un colloquio avuto ieri. 
    Per quanto riguarda l’Ospedale ‘Perinei’, il Direttore Generale ha fornito disposizioni per acquisire le ulteriori necessarie attrezzature e per assicurare il personale indispensabile per l’attivazione del servizio trasfusionale. 
    Sotto quest’ultimo profilo, se per le figure di infermieri non ci sono problemi in quanto già disponibili, si procederà allo scorrimento di una graduatoria concorsuale già esistente per tre medici trasfusionisti che saranno assunti a tempo indeterminato da novembre e saranno individuati tre tecnici di laboratorio ad esito di un concorso le cui prove si stanno svolgendo in queste settimane. In attesa dell’acquisizione delle attrezzature necessarie e del completamento delle procedure di accreditamento, i medici e i tecnici assunti per il servizio trasfusionale della Murgia svolgeranno un periodo di formazione presso gli ospedali San Paolo e Di Venere di Bari. 
    L’ASL di Bari, in funzione di capofila, ha avviato, inoltre, le procedure per avviare un sistema unico informatico di tutta la rete trasfusionale pugliese che consentirà di mettere in rete le banche dati relative al materiale ematico e quindi di gestire l’assegnazione degli emocomponenti e garantire la sicurezza delle trasfusioni. 
    Insomma, tutti passi ineludibili e decisivi compiuti nella direzione dell’attivazione del Servizio Trasfusionale presso l’Ospedale della Murgia ‘Fabio Perinei’. 
    Completata la dotazione di personale e attrezzature, il Servizio Trasfusionale dovrà, per essere operativo, conseguire l’accreditamento da parte del Ministero della Salute. Se non vi saranno ritardi legati a tali procedure, il servizio dovrebbe essere operativo già all’inizio del 2018. 
    In questo modo, ricordo, sarà possibile passare ad un vero e proprio Servizio Trasfusionale (con la possibilità, quindi, non solo di raccogliere, ma anche di conservare e disporre in sede del sangue necessario per le trasfusioni), rispetto all’attuale semplice ‘Unità Fissa di Raccolta Sangue’ presso cui, nei soli primi nove mesi di quest’anno e grazie anche ad un grandissimo lavoro delle associazioni di volontari del territorio, si sono raccolte ben 4500 unità di sangue intero, in notevole incremento rispetto al dato già lusinghiero del 2016 (3470 unità di sangue intero). 
    Ricordo inoltre che già dallo scorso aprile, presso la stessa ‘Unità Fissa di Raccolta Sangue’, grazie anche al grande impegno dei volontari dell’associazione donatori midollo osseo (ADMO) di Altamura, è possibile effettuare i prelievi ematici destinati alla tipizzazione dei donatori di midollo e alla successiva iscrizione al registro nazionale, che rende accessibile ad ogni singolo paziente in attesa di trapianto un pool di donatori compatibili. In appena cinque mesi di attività quasi 600 sono stati i prelievi effettuati per tali tipizzazioni. L’avvio del Servizio Trasfusionale renderà stabile e strutturata l'attività di prelievo di materiale ematico finalizzato alla tipizzazione e potrebbe consentire all’ospedale murgiano di divenire un vero e proprio polo di reclutamento con funzioni di ricerca dei donatori di midollo osseo, valutazione dell’idoneità, identificazione del donatore, prelievo ematico. 
    Insomma, un grande e importante obiettivo per tutto il territorio murgiano è ormai prossimo. 
    Ringrazio per il prezioso lavoro svolto il Direttore generale della ASL Bari, Vito Montanaro, il Direttore del Dipartimento Medicina Trasfusionale, dott. Michele Scelsi e tutto il personale coinvolto nel processo di definizione (e ora di attuazione) della rete trasfusionale. Ringrazio altresì il Presidente Emiliano e il Direttore del Dipartimento ‘Salute’ della Regione Puglia Ruscitti per aver seguito con attenzione e in costante contatto con i vertici della ASL Bari questa delicata fase di programmazione e organizzazione”. 

    Data di pubblicazione:

  15. 10 - 17 ottobre H-Open Day Salute Mentale 18 - 22 ottobre H-Open Day Menopausa

    L'Ospedale San Paolo, inserito nel network dell'Osservatorio Nazionale per la salute della donna (ONDA), già insignito di vari "Bollini Rosa" per l'attenzione dedicata alla promozione della salute al femminile, e il Centro di Salute Mentale di Bari, in occasione delle Giornate Mondiali della Salute Mentale e della Menopausa, anche quest'anno aderiscono all' H-Open Day Salute Mentale dal 10 al 17 ottobre 2017 e  e  H-Open Day Menopausa dal 18 al 22 ottobre 2017 mettendo a disposizione dei cittadini,servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi alla popolazione femminile (consulenze e colloqui, esami strumentali, conferenze,info point e distribuzione di materiali informativi).

    I servizi offerti dal 10 al 17 ottobre per la salute Mentale e dal 18 al 22 ottobre per la menopausa sono consultabili sul sito: http://www.bollinirosa.it con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione:

    entra nel sito e clicca sul banner in home page “consulta i servizi offerti”.

    Potrai visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti e i servizi che offrono.

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    Iniziative di Informazione e Sensibilizzazione  - Hopen Day Menopausa:

    18 ottobre, dalle ore 9,30 alle 12,00

    "Menopausa, chi sei?"

    Incontro aperto a tutti
    Specialisti ed esperti (ginecolgo, cardiologo, dietista, ecc.) rispondono a domande libere sugli aspetti fisiologici e non della menopausa (sintomatologie, rischi, stili di vita, sessualità) per superare pregiudizi e falsi miti e promuovere il benessere al femminile in questa importante fase della vita della donna. 
    Ingresso libero, non è necessario prenotare.

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    20 ottobre, dalle ore 9,30 alle 11,00

    "Le problematiche mediche della menopausa"

    Incontro aperto a tutti
    Expert meeting informativo sugli aspetti clinici e ginecologici della menopausa
    Ingresso libero, non è necessario prenotare.

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    20 ottobre, dalle ore 11,00 alle 12,00

    "Le problematiche vascolari post-menopausa"
    Incontro aperto a tutti

    Expert meeting informativo sugli aspetti clinico-vascolari della post-menopausa
    Ingresso libero, non è necessario prenotare.

    Data di pubblicazione:

  16. Settimana nazionale della Dislessia 2 - 7 ottobre 2^ edizione

    In occasione della Settimana Nazionale della Dislessia, promossa da AID Italia www.aiditalia.org, il Servizio di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza di Bari - area metropolitana, mette a disposizione i propri operatori sanitari per fornire informazioni e supporto a famiglie, docenti e a chiunque voglia confrontarsi su tematiche inerenti i Disturbi Specifici dell'Apprendimento scolastico (DSA).
    L'iniziativa ha l'obiettivo di aumentare la conoscenza delle risorse e delle caratteristiche di apprendimento di ragazzi con DSA e migliorare il lavoro di rete tra le agenzie educative e la sanità pubblica.
    Gli operatori saranno disponibili dal 2 al 6 ottobre 2017 c/o il "Centro Colli" in viale Cotugno, 47 (BA) nella fascia oraria 10-12, previo appuntamento.
    Per fissare un appuntamento è possibile telefonare allo 080/5617245. Referente: Logopedista Francesca Verni.

    Data di pubblicazione:

  17. Ospedale Di Venere disponibile il Test Non Invasivo in Diagnosi Prenatale - NIPT

    Dopo aver chiuso una fase di validazione e messa a punto su 100 pazienti sottoposte a diagnosi invasiva, da Ottobre sarà disponibile presso il Laboratorio di Genetica medica della ASL BARI (Di Venere) lo screening su DNA fetale (NIPT, Non Invasive Prenatal Testing).

    Il test si basa su un prelievo di sangue materno eseguibile a partire da 9-10 settimane di gravidanza, isolamento del DNA fetale e analisi mediante sequenziamento ad alta processività (NGS) per escludere con probabilità molto alta (> 99%) le più comuni aberrazioni cromosomiche (trisomia 13, 18 e 21). Sinora era solo disponibile privatamente con costi sino a 700 euro per le gestanti.

    Il traguardo è stato raggiunto grazie ad un Progetto regionale (DIEF 2107/2018) e consentirà alla Regione Puglia, prima al Centro-Sud, di offrire gratuitamente il test a 2000 gestanti risultate a rischio intermedio allo screening integrato del I trimestre. Le pazienti saranno selezionate dalla UOC di Medicina fetale, Centro di Riferimento Regionale per la patologia fetale.

    Alla data attuale il test NIPT non rientra nei LEA. L’obiettivo del  Progetto è quello di fornire alla Programmazione Sanitaria della Regione dati utili per definire la possibilità e la modalità di implementazione del test in gravidanza, ad un costo minimo possibile per consentire un accesso a tutte le donne/le coppie.

    Informazioni e prenotazioni presso il Laboratorio di Genetica medica (tel. 0805015002 h 11,00-13,00 Lun-Ven).

    NOTIZIA: http://bari.repubblica.it/cronaca/2017/09/22/news/bari_via_al_test_genetico_in_gravidanza_l_esame_all_ospedale_di_venere_costera_200_euro_invece_di_700-176145857/?refresh_ce

    VIDEO:https://youtu.be/RLOwtOOkjmc

    Data di pubblicazione:

  18. Vaccini, semplificate le procedure per le scuole

    Sottoscritto un accordo tra Regione Puglia, Anci e Ufficio scolastico regionale.
     

    Per andare incontro alle esigenze delle famiglie e delle scuole, la Regione Puglia ha sottoscritto con Anci e Ufficio scolastico regionale un accordo che semplifica gli adempimenti amministrativi relativi all'attuazione della legge sui vaccini.
     
    Grazie all'intesa sottoscritta, le scuole potranno trasmettere direttamente alle Asl, territorialmente competenti, gli elenchi degli alunni iscritti. Le Asl, ricevuti gli elenchi, procederanno alla verifica della situazione vaccinale di ogni iscritto attraverso le proprie anagrafi vaccinali e successivamente contatteranno le famiglie che risulteranno non in regola.  Questa possibilità è stata estesa anche alle scuole comunali grazie al coinvolgimento di ANCI.
     
    Non sarà necessario, dunque, che le scuole segnalino alle Asl la posizione di ciascun alunno, poiché la verifica degli obblighi vaccinali potrà essere effettuata direttamente dagli uffici preposti incrociando i dati relativi agli alunni iscritti con i dati presenti nell'anagrafe vaccinale regionale informatizzata.
     
    Si tratta di una semplificazione importante considerate le cifre. I minori (0/17 anni) in Puglia sono circa 680.000 (679.848), di cui all'incirca 600.000 i minori iscritti nei 664 istituti scolastici.
     
    Sulla trasmissione degli elenchi si è già espresso positivamente il garante della Privacy sul parere richiesto dalla Regione Toscana. Si sta lavorando in queste ore per la messa a punto dei dettagli tecnici ed operativi dell'attività.
     
    Dopo l'intesa, dunque, con le Farmacie che in pochissimi giorni ha dato la possibilità a più di 40.000 alunni di acquisire le attestazioni di regolarità vaccinale, è stato definito un altro accordo importante a servizio delle famiglie pugliesi.

     

    Data di pubblicazione:

  19. Forum 2017 Mediterraneo in Sanità

    “Ospedali tra piani di efficientamento e riqualificazione alla luce del DM/70” Bari 13 settembre 2017
    Esperti a confronto – tecnici della Sanità e Direttori Generali di Aziende Sanitarie Locali ed Ospedaliere pugliesi e di altre regioni – sul tema dei Piani di efficientamento e riqualificazione delle Aziende Sanitarie, declinato prevalentemente in termini di opportunità per il management, grazie agli strumenti del Controllo di Gestione e della Contabilità analitica.
    Apre il confronto Benedetto Pacifico – Dirigente della Sezione AFC Dipartimento promozione Salute – con una prima provocazione ed un interrogativo: “I piani di efficientamento e riqualificazione sono davvero efficaci ed utili? Dai dati nazionali disponibili, sembrerebbe che gli Ospedali consumano 600 milioni in più rispetto alle disponibilità. Considerato che i costi degli ospedali sono fissi, per tagliare i costi è inevitabile ridurre il numero degli stessi ospedali. 
    In Puglia la produttività degli ospedali è molto bassa; molto alto il consumo e la spesa dei dispositivi medici
    E’ indispensabile concentrare l’attenzione sul controllo di gestione per capire dove e come si produce non già sull’analisi dei costi.
    Tra le regioni benchmark la Puglia è quella con una spesa inferiore ma, durante il periodo di rientro, ha registrato un notevole incremento della spesa farmaceutica che ha assorbito le risorse destinate al personale.
    Pacifico conclude ribadendo la necessità di riservare la massima attenzione al controllo di gestione nel management delle Aziende sanitarie ma lancia una provocazione “Possiamo fare tutto quello che vogliamo in termini di programmazione e management ma il vero cambiamento può solo venire dal basso, dagli operatori , dalle loro capacità professionali e relazionali (ndr)”.

    Il Direttore Generale della ASL di Bari Vito Montanaro apre il suo intervento con la premessa che il contenuto dello stesso, le valutazioni , le analisi ad ogni livello e decisioni assunte sono il frutto di un lavoro condiviso, in primis dalla Direzione Strategica aziendale nonchè con tutto il gruppo dei Dirigenti ai vari livelli aziendali. Illustra il percorso di condivisione seguito iniziato “dal punto più semplice: la sottoscrizione del budget fino ad arrivare ad un sistema di reportistica direzionale disponibile nella rete intranet per ciascuno dei Dirigenti”
    Premette che “ per riorganizzare la rete degli Ospedali “non possiamo prescindere dal territorio e dal potenziamento in primis, dei Presidi Territoriali di Assistenza” e che “ la situazione della ASL di Bari è resa ancora più complessa dalla presenza di un elevato numero di Strutture Private accreditate e convenzionate, dagli Enti Ecclesiastici, IRCCS pubblici e privati e Azienda Ospedaliera Policlinico e dai complessivi 3300 posti letto da queste ultime generati a fronte dei 1300 posti letto della ASL BA.
    Illustra quale rete ospedaliera regionale è prevista dal Piano di Riordino ( 4 Ospedali di 1°livello e 1 di 2°livello) e presenta il Progetto del nuovo Ospedale di Monopoli, pensato secondo i più moderni sistemi e nel rispetto degli standard nonché delle caratteristiche del contesto ambientale in cui andrà ad inserirsi. Costo previsto 125 milioni di euro; data inizio lavori 1° aprile 2018 per una durata dei lavori di 1260 giorni.
    Continua precisando che “non si può prescindere dagli interventi sulle strutture fisiche già esistenti e che la ASL di Bari ha largamente effettuato recuperando finanziamenti che si stavano perdendo per fare efficientamento e riqualificazione degli Ospedali”.
    Particolare attenzione è stata rivolta al potenziamento dell’assistenza territoriale con l’attivazione di 10 Presidi Territoriali di assistenza finalizzati alla gestione delle situazioni di minore complessità per le quali è possibile evitare il ricovero ospedaliero. Diversi i progetti di “gestione integrata ospedale –territorio delle patologie croniche che hanno portato alla diminuzione del tasso di ospedalizzazione.
    Montanaro ha concluso sostenendo che “abbiamo lavorato due anni sul ciclo dei costi, ora dobbiamo passare a quello dei ricavi”.
    Il Direttore Generale dell’Azienda Policlinico Vitangelo Dattoli ha sottolineato la peculiarità della propria azienda i cui costi e risultati devono necessariamente tener conto delle esigenze rivenienti dalla attività didattica e di formazione.
    Il Direttore Generale dell’Azienda Tutela Salute della Regione Sardegna Fulvio Moirano, ha evidenziato che in Italia il 50% delle Aziende Ospedaliere non ha i conti in equilibrio e che è indispensabile ridurre la spesa farmaceutica per destinare i fondi ad altre spese assistenziali.
    “I Piani di riordino ospedaliero e il DM/70 nasce come strumento per decurtare i fondi assegnati; è indispensabile una adeguata programmazione nel rispetto delle peculiarità delle diverse realtà ma ancora più necessaria è la forza decisionale della politica che deve evitare le pressioni campanilistiche fonte di distorsione e allocazione impropria dei fondi. Il Controllo di Gestione può rappresentare un utile strumento al processo manageriale ma solo se in mano a persone competenti”.
    Il Presidente della FIASO Francesco Ripa di Meana ha esordito ricordando che la FIASO ha da subito assunto una posizione a favore del Piano di efficientamento e riqualificazione come occasione per il management delle Aziende di governare la spesa. “Considerato che i tagli lineari sono stati già stati effettuati in precedenza e il piano di rientro non può essere considerato tale, la norma deve essere utilizzata come stimolo alla riorganizzazione quale unica strada per il controllo della spesa; può inoltre rappresentare una occasione per negoziare con la propria regione anche il Piano di Sviluppo”.
    Il Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Foggia Antonio Pedota dice che “ la norma che sembra ingessarci, in realtà può rappresentare una opportunità per i manager nonché una sfida soprattutto rispetto ad alcune regole limitative per gli ospedali pubblici come la spesa per il personale”

     

    Data di pubblicazione:

  20. Screening Senologico - quello che c'è da sapere

    Il tumore mammario è una patologia ampiamente diffusa, con un importante impatto
    sociale e psicologico nel mondo femminile. La diagnosi precoce è senza dubbio l’ arma
    più efficace per combatterlo.
    Lo screening mammografico è un programma di sanità pubblica che rappresenta una
    “rivoluzione culturale” per la donna che vuole fare prevenzione per il tumore della mammella,
    così come accade per gli altri screening oncologici.
    Uno degli attori principali, insieme al Radiologo Senologo e agli altri specialisti che
    compongono la Breast Unit, è il Medico di Medicina Generale che deve informare
    consapevolmente la donna sul percorso diagnostico da intraprendere.
    A tale proposito abbiamo invitato i massimi rappresentanti del GISMA (Gruppo Italiano
    Screening Mammografico) ad illustrare i principi dello screening e il protocollo diagnostico-
    terapeutico successivo.
    Ampia rilevanza sarà riservata alle nuove tecnologie radiologiche impiegate, non solo
    nella pratica clinica quotidiana, ma anche in fase di screening, le cui evidenze scientifiche
    dimostrano che migliorano l’accuratezza diagnostica.
    Saranno, inoltre, illustrati i risultati dei programmi locali e nazionali alla luce dei dati
    epidemiologici provenienti dall’ Osservatorio Nazionale Screening (ONS).
    Infine, verra’ data voce alle Associazioni delle donne che si esprimeranno sui percorsi
    di carattere assistenziale.

    Data di pubblicazione: