Scuola in ospedale - Istruzione domiciliare

 

La scuola in ospedale è nata intorno agli anni ’50 quando in alcuni reparti pediatrici, con la collaborazione di insegnanti di scuola primaria, sono state aperte delle sezioni speciali. L’obiettivo era permettere ai piccoli pazienti ricoverati per lunghi periodi il proseguimento degli studi e lo sviluppo di capacità e competenze per evitare quanto più possibile le difficoltà tipiche del rientro in classe.


L’esperienza episodica nel tempo si è evoluta in un programma nazionale del Ministero dell’istruzione inquadrato dal punto di vista normativo e con una sua precisa identità, riconoscibile e integrata. Ad oggi la scuola in ospedale è diffusa per tutti gli ordini e gradi di scuola nei principali ospedali e reparti pediatrici del territorio nazionale ed è coordinata da Tiziana Catenazzo, dirigente dell’istituto comprensivo Pejron di Torino e capofila nazionale del progetto.


La peculiarità del suo modello educativo è che, oltre a garantire agli studenti una continuità didattica, fornisce sostegno ai disagi emotivi e psicologici originati dalla malattia.
Si approccia a bambini e ragazzi con rispetto e comprensione, con la consapevolezza che hanno diritto a restare se stessi e a crescere con serenità. Rilevante è il ruolo dell’insegnante per sostenere e guidare i pazienti attraverso il piano didattico ma soprattutto come figura di riferimento tra i diversi momenti: quello della terapia, quello educativo e il collegamento tra ospedale-scuola e famiglia.


La scuola in ospedale, infatti, mette in pratica il “modello integrato di interventi” ed è un esempio di come istituzioni e operatori di diversi settori, ciascuno con obiettivi specifici, possano non solo incontrarsi ma anche interagire per contribuire al processo di guarigione del paziente, favorendo situazioni di normalità in contesti che tendenzialmente sono delicati o addirittura critici.

Documenti e Modulistica