Donna con malattia rara salvata al Buccheri la Ferla di Palermo

Un caso di “buona sanità” nell’ambito delle malattie rare dall’ospedale Buccheri la Ferla di Palermo.

Una donna palermitana di trent’anni, al sesto mese di gravidanza, si è presentata al Buccheri la Ferla di Palermo in condizioni serie: grave emorragia in corso e distacco completo della placenta.

Sottoposta a un cesareo di emergenza, purtroppo il feto non ce l’ha fatta. Nel post-operatorio la donna ha mostrato rialzi della pressione, disturbi alla vista e un’alterazione dei valori ematochimici, che hanno portato i medici a valutare la presenza di una grave forma di gestosi, detta help syndrome. Il quadro clino è peggiorato con l'insorgenza di problemi respiratori e blocco urinario e necessità di trattamento dialitico.
L’équipe medica, quindi, ha cominciato a considerare la presenza di un’altra patologia simile, ma più rara. Insieme al Centro di malattie rare dell’ARNAS Civico è stata diagnosticata alla donna una Sindrome Emolitico-Uremica atipica (SEUa).

 

La patologia rara è caratterizzata da anemia emolitica microangiopatica, trombocitopenia e insufficienza renale e elevata mortalità materno-fetale; nel 60% dei casi è legata a un’anomalia genetica nella via alternativa del complemento, con un’incidenza di 1-2 casi ogni 5 milioni di abitanti.

 

Decisiva in questo caso si è rivelata la collaborazione tra medici e la capacità di perseguire come obiettivo la salute del paziente.

La donna, infatti, pur essendo ancora in terapia intensiva, è fuori pericolo di vita.

Data di pubblicazione:

06/05/2021

Ultimo aggiornamento:

06/05/2021