Proposta di un modello organizzativo per il Nucleo di Assistenza Territoriale per le malattie rare

Con deliberazione del Direttore Generale n. 184 del 3 agosto 2020, l’Aress Puglia ha approvato il modello di organizzazione del NAT – Nucleo di Assistenza Territoriale all’interno del Centro Territoriale Malattie Rare (CTMR) di ciascuna Azienda Sanitaria Locale per facilitare la gestione delle Cure Domiciliari Integrate (CDI).

L’attivazione dei NAT all’interno dei Centri Territoriali delle Asl pugliesi è supportata dall’analisi dei dati riferiti al territorio di competenza estratti dalla banca dati del Sistema Informativo Malattie Rare delle Regione Puglia (SiMarRRP) e dai bisogni evidenziati dalle famiglie e dalla Associazioni di volontariato della Rete malattie rare. In coerenza con il Piano Nazionale per le malattie rare si prevede di migliorare l’assistenza dei pazienti con tali patologie e di rendere più efficienti i servizi sanitari dedicati alla prevenzione e all’assistenza.

 

Le finalità sono molteplici:

  • Dare risposte concrete ai bisogni dei malati rari e dei loro familiari per un miglioramento della qualità della vita (Azione 12 del Piano Programmatico 2013-2016 del CoReMar Puglia)
  • Creare migliori condizioni organizzative che consentano di offrire una risposta appropriata ed efficace ai bisogni assistenziali dei pazienti nelle diverse fasi della vita, individuando gli attori coinvolti e i compiti specifici di ciascuno
  • Collaborare alla progettazione e strutturazione, attraverso il gruppo interdisciplinare specialistico che ha dato vita a “Il filo di Arianna”, di percorsi di cura dall’età pediatrica a quella adulta
  • Migliorare l’assistenza a domicilio del paziente ad alta complessità assistenziale con particolare attenzione alla garanzia di presa in carico globale
  • Azioni di sorveglianza sanitaria infettivologica, al domicilio dei pazienti complessi, in particolare in caso di eventi pandemici
  • Supporto per alleviare i disagi del paziente e del suo contesto familiare derivanti dalla condizione (maggiore flessibilità nella fruizione delle prestazioni e/o servizi)
  • Attivare strumenti di informazione e formazione dedicati agli operatori sanitari che intervengono nelle CDI nonché ai pazienti, ai loro familiari e ai rappresentanti associativi
  • Ridurre la condizione di solitudine e restituire la fiducia, la credibilità e la speranza nella società civile e nelle istituzioni ai pazienti e alle famiglie
  • Transitional Care: progettazione e strutturazione di percorsi di cura da attivare nel momento di passaggio, se le condizioni generali del paziente lo consentono, dall’età pediatrica a quella adulta
  • Creare un nucleo di connessione tra le diverse componenti della Rete delle malattie rare e della rete del territorio a garanzia di un iter clinico/assistenziale più efficiente e razionale
  • Attuare procedure di teleconsulenza
  • Controllare e verificare la qualità delle prestazioni erogate nei casi di esternalizzazione dell’assistenza

Il NAT completa il Centro Territoriale malattie rare “Il Filo di Arianna” della Asl ed è coordinato dal SSVD (Struttura Semplice a valenza dipartimentale). Per la ASL di Bari, in ragione della maggiore prevalenza di malati, è prevista l’attivazione di 2 NAT in capo al CTMR.

L’organico previsto comprende due medici di specialistica ambulatoriale interna (pediatria e medicina interna) con formazione e esperienza con le malattie rare, sei infermieri esperti nell’assistenza del malato complesso in età pediatrica e adulta, due fisioterapisti esperti anche di riabilitazione respiratoria, un operatore socio sanitario esperto nell’assistenza di utenti con patologia rara e un rappresentante associativo dei pazienti individuato dal CoReMaR Puglia.

» Deliberazione del Direttore Generale AreSS n. 184 del 3 agosto 2020
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Data di pubblicazione:

03/08/2020

Ultimo aggiornamento:

23/09/2020