III Rapporto sui farmaci orfani - Ossfor

Aumentano i farmaci a disposizione e diminuiscono i tempi per la messa in commercio, ma è ancora lungo il tempo fra la designazione orfana e la richiesta di autorizzazione a Ema – European medicines agency. Sono i punti salienti del III rapporto annuale prodotto dall’Osservatorio farmaci orfani (Ossfor) pubblicato nel novembre 2019.

Si è lontani, sottolinea l’Ossfor, dalla procedura dei 100 giorni, stabilita nel 2013 grazie al decreto Balduzzi. Secondo la legge n. 189 del 2012 infatti dovrebbero adottarsi procedure accelerate per la classificazione dei farmaci destinati alla cura delle malattie rare e per la rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale. Anziché 100 giorni, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ne adotta 239, oltre il doppio.


Ogni giorno di ritardo è un giorno senza cura, una sofferenza aggravata dalla paura che la terapia non arrivi in tempo per motivi burocratici, dopo che la scienza ha già fatto tanta strada. Purtroppo il ritardo medio di oltre 4 mesi non è l’unico, perché se la procedura dei 100 giorni è una contrattazione su base nazionale, bisogna tener presente che su questa s’innestano poi le procedure di approvazione regionali, spesso non uniformi nei tempi e fonte di disuguaglianze nel diritto all’accesso”. Così commenta all’Osservatorio malattie rare (Omar) Francesco Macchia, coordinatore Ossfor che però propone anche una soluzione: “adottare per i farmaci orfani la stessa procedura in vigore per i farmaci innovativi”.

» III rapporto annuale Ossfor
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Data di pubblicazione:

22/09/2020

Ultimo aggiornamento:

22/09/2020