Panchina rossa all'ospedale Dimiccoli di Barletta

“É un gesto simbolico con il mio quale vogliamo sottolineare la nostra attenzione sul tema della violenza sulle donne - ha detto Tiziana Dimatteo, DG Asl Bt - stiamo definendo un percorso interno di gestione delle donne che subiscono violenza mentre è già attivo e operativo un centro di Cura del Trauma che collabora con i centri attivi sul territorio”.

Una panchina rossa all’ingresso dell’Ospedale Dimiccoli di Barletta in segno di lotta contro la Violenza sulle Donne. La Asl Bt ha aderito agli Stati Generali delle Donne e ha organizzato un evento corale per lanciare un segnale di attenzione.
All’evento hanno partecipato Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt, Chiara Porro e Giuseppe Guglielmi Presidenti dei Corsi di laurea in infermieristica e in Tecnici di Radiologia del polo di Barletta - Unifg insieme con una rappresentanza di studenti, Micaela Abbinante, Presidente Cug Asl Bt (Comitato Unico di Garanzia), Emanuele Tató, Direttore sanitario Ospedale Dimiccoli.
 
“É un gesto simbolico con il mio quale vogliamo sottolineare la nostra attenzione sul tema della violenza sulle donne - ha detto Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale ASL Bt - stiamo definendo un percorso interno di gestione delle donne che subiscono violenza mentre è già attivo e operativo un centro di Cura del Trauma che collabora con i centri attivi sul territorio”.
 
“La presenza degli studenti è stata fortemente voluta - ha detto Chiara Porro, Presidente del corso di laurea Infermieristica - a loro dobbiamo parlare, loro sono il nostro futuro, loro sono i portatori del cambiamento culturale di cui abbiamo urgenza”.
 
“La violenza è nei gesti, nelle parole, negli atteggiamenti - ha detto Micaela Abbinante, Presidente Comitato Unico di Garanzia della ASL Bt - la violenza non ha gradi e va contrastata tutti i giorni, a tutti i livelli. Ci impegniamo a sostenere iniziative di promozione culturale e di formazione”.
 
"Attraverso questi gesti creiamo attenzione, memoria ma soprattutto rimarchiamo l'importanza dell'istruzione, del sapere come agire, cosa fare  - ha detto Raffaele, studente al primo anno del corso di Infermieristica - può capitare di assistere a situazioni scomode, difficili ma non sapendo cosa fare si tende a scappare". 
 
"E' molto importante che la giornata sulla violenza sulle donne non si ricordi solo il 25 novembre - ha detto Valentina, studentessa al primo anno del corso di Infermieristica - è importante parlarne tutti i giorni, bisogna fare rumore. La violenza c'è, esiste e bisogna estirparla. Dobbiamo guardarci dentro per capire cosa possiamo fare per estirpare questo fenomeno". 
 

Inserito da :

UOSVD Informazione, Comunicazione, Polo Universitario e Formazione

Data di pubblicazione:

27/11/2023

Ultimo aggiornamento:

08/01/2024