I vincitori della seconda edizione del Festival dei corti Oltre la Penultima verità

"Sono state tre serate di vera condivisione e di partecipazione - afferma la DG Tiziana Dimatteo - per cui ringrazio tutti gli operatori del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche, l’ufficio comunicazione dell’Asl Bt e tutti coloro che, a vario titolo, hanno partecipato nell’organizzazione di questa seconda edizione della rassegna dei corti". 

È stato il corto Madonne coraggiose (Cooperativa Sociale “Questa Città” - regia di Sebastiano Inchingolo) ad aggiudicarsi il premio della giuria come miglior corto della seconda edizione del Festival “Oltre la penultima verità” che si è svolto dal 13 al 15 settembre presso Piazza Catuma ad Andria. 
 
Sono stati 10 i corti, selezionati dal comitato organizzativo della rassegna tra le 32 opere giunte, che sono stati proiettati e valutati dalla giuria di esperti nelle tre giornate del Festival. 
 
La giuria è stata presieduta da Michele Sinisi, attore e regista, ed è stata composta da: Pietro Nigro (Psichiatra, Direttore del servizio psichiatrico di diagnosi e cura SPDC di Putignano – Asl Bari), Giuseppe Salamina (Dirigente medico in servizio presso la Direzione generale del Ministero della Salute), Tiziana Dimatteo (Direttrice Generale Asl Bt), Davide Guadagno (referente del Fare Assieme).
 
Questi i vincitori: miglior corto Madonne coraggiose (Cooperativa Sociale “Questa Città” - regia di Sebastiano Inchingolo); miglior interprete protagonista Francesca Di Maggio di Come un animale (Effetto Kulesov - regia di Antonio Petruccelli.); miglior interprete non protagonista gli attori di Soffione (circoli didattici Bosco-Venisti di Capurso, Marconi di Casamassima, Licei Cartesio di Triggiano - regia di Fabio Salerno e Dario Lucky);premio della critica Pappo e Bucco (Antonio Losito - regia di Antonio Losito); menzione speciale Una persona importante (Cooperativa Sociale “Questa Città” - regia di Michele Bia). 
 
“Sono state tre serate emozionanti - afferma Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale dell’Asl Bt -  fatte di parole, gesti e proiezioni che hanno portato gli spettatori a vivere sentimenti contrastanti nella ricerca di andare oltre la penultima verità. Un esempio di come andare oltre lo stigma e la colpevolizzazione a cui vanno spesso involontariamente incontro gli utenti e le loro famiglie. Sono state tre serate di vera condivisione e di partecipazione per cui ringrazio tutti gli operatori del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche, l’ufficio comunicazione dell’Asl Bt e tutti coloro che, a vario titolo, hanno partecipato nell’organizzazione di questa seconda edizione della rassegna dei corti. Il percorso di crescita collettiva sulla salute mentale sono certa che proseguirà anche il prossimo anno, dopo i successi di queste due prime edizioni del festival, con la stessa sensibilità ed attenzione”.
 

Inserito da :

UOSDV Informazione, Comunicazione, Polo Universitario e Formazione

Data di pubblicazione:

19/09/2023

Ultimo aggiornamento:

18/10/2023